Ogni giorno i prodotti provenienti dai paesi africani, dalla cina e dall'india aumentano, e fanno concorrenza sleale ai nostri prodotti, in un'economia che arranca, affanna e non riesce a ripartire.
L'India applica dazi del 100% a tutti quei prodotti importati che vengono prodotti anche in quel paese; in Cina i dazi vengono applicati a tutto, tranne per alcuni prodotti in "interscambio", ovvero quei prodotti che pareggiano la bilancia commerciale.
Le economie in crescita quali Cina, India e nord-Africa, sono economie che sopravvivono per i costi di produzione bassissimi. In Cina un operaio, che lavora mediamente 15 ore al giorno, guadagna 6 dollari, in India per 12 ore di lavoro al giorno un operaio guadagna 3,5 dollari, nei paesi nord-Africani un operaio che lavora 12 ore al giorno guadagna 10 dollari.
Quanto costa un operaio in Italia? Almeno 60 euro al giorno fra salario e contributi previdenziali ed assistenziali, e ... per 7 ore o meno di lavoro.
Con queste differenze dove andremo a finire se non verranno reintrodotti i dazi doganali?
Sono favorevole. I dazi proteggono le nostre produzioni agricole e anche quelle industriali.
RispondiEliminachiudersi a riccio conviene sempre
alfio leonardi
Siamo sulla buona strada, tra qualche decennio i nostri pronipoti non avranno più nemmeno le caratteristiche somatiche di noi Italiani......
RispondiEliminaNon sono d'accordo. I dazi sono frutto di una vecchia politica commerciale. Con l'apertura delle frontiere i dazi sono scomparsi e sono destinati a finire anche in quelle nazioni povere e senza idee.Del resto la GLOBALIZZAZIONE non avrebbe senso con i dazi di accesso .Sono contraria alle tue idee di chiusura dentro i confini della patria che produce.Il mondo cambia e se sono crollati i muri del socialcomunismo debbono crollare i muri del nazionalcapitalismo.
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