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il mio blog

Prendo spunto da una frase che una persona stamane mi ha detto: "dott. Vigo scrivi meno e ragiona di più". Non sono riuscito a intavolare una discussione perchè quello è andato via, mentre ero al cellulare impegnato in una discussione. Avrei preferito parlarne. Certo che scrivere senza ragionare non è bello, ma buttare la pietra e scappare nemmeno. Pazienza. Lo aspetto qui per discutere. E se ho sbagliato in qualcosa, sempre che lui riesca a convincermi, chiedo scusa e torno sui miei passi, come ho sempre fatto fino ad oggi. Faccio un passo indietro, e ricordo che dopo 10 anni di "onorato" servizio col mio vecchio sito, chiuso per motivi che non sto qui a raccontare, ancora oggi le persone mi ringraziano del servizio reso. Questo è un blog. E' una cosa diversa del vecchio sito, squisitamente professionale, che anch'io rimpiango, ma che è gelosamente custodito all'interno del mio pc. I blog, così come qualunque giornale, qualunque sito internet, qualunque programma televisivo, qualunque film ai cinema, è libero. Quindi ognuno può decidere di collegarsi o no. Detto questo, rimarco il fatto che l'ho voluto chiamare "Vigopensiero" proprio perchè è il mio pensiero, che scrivo dopo averne ragionato i contenuti. C'è chi può essere d'accordo e chi no. Ovvio, scontato, ma soprattutto giusto. Con ciò non voglio bandire il blog a nessuno, ma sentirmi dire ciò che ho sentito oggi, senza saperne i motivi, e poi per di più senza poter interloquire ... no! E proprio per l'educazione che mi contraddistingue non solo non faccio il nome della persona, ma nemmeno il contesto dove l'ho incontrata, la città. Se lui vuole può rispondermi qui, senza nascondersi, o anche un altro giorno dove lui sa. Io finchè ne ho voglia scrivo, perchè mi piace, e perchè sento di farlo; non me l'ha ordinato il medico! Il blog resta aperto e aggiornato finchè mi va, e quando voglio, senza darne preavviso o comunicazione ad alcuno lo chiudo, lo cancello ..... scrivo, grido ....

Commenti

  1. Caro Corrado, come più volte ti ho detto pubblicamente attraverso le pagine del blog o privatamente attraverso gli "altri canali della libera comunicazione" viviamo, almeno in apparenza, in un paese libero dove ognuno può esprimere, con il garbo e nei modi che ritiene più consoni, ciò che vuole.
    Sicuramente, qualche volta, i toni da te usati sono stati forti ma, é pur vero che ci vuole forza a smuovere alcune muraglie e, come in tutte le battaglie, occorrono le "truppe d'assalto". Con ciò non voglio attribuirti un grado militare ma certamente significarti la mia serena approvazione di un modo di fare giornalismo (perché di questo, ritengo, si tratti) pulito e senza peli sulla lingua.
    Oltretutto, se permetti, in quella simpatica elencazione di tipologie di agronomi che hai pubblicato alcuni blog fa, hai dimenticato la rara figura del libero libero professionista (attenzione non é un refuso: ho proprio scritto libero libero).
    E da questo mio pensiero mi allaccio indirettamente alla lettera di risposta del nostro Presidente Epap.
    Io rimango fermamente convinto che chiunque svolga ruoli istituzionali debba indossare una giacca a doppiopetto e spogliarsi di ciò che istintivamente vorrebbe fare per svolgere ciò che il ruolo gli impone di fare.
    In questo specifico caso, il Presidente Epap avrebbe comunque dovuto mantenere le distanze formali da un fantomatico Vigo (autore di blog) e da altri "tagger" ed evitare di scendere a livelli, oserei dire, di estrema banalità discorsiva lasciando trasparire tutto il rancore per le persone che non hanno capito il suo operato.
    Operato comunque lusinghero poiché so quanto possa essere difficile gestire ordinariamente le problematiche di un Ente rappresentativo di migliaia di Professionisti: figuriamoci la gestione di una emergenza come quella relativa all'affare "crollo di banche mondiali".
    Tuttavia, caro Corrado, senza la tua puntuale e precisa informazione, anche se con toni ironici, pesanti, sfottenti, ripetitivi e tutto ciò che vuoi, noi non avremo modo di ...sapere.
    Sta poi ad ognuno di noi andare a selezionare o approfondire ciò che ritiene utile per il proprio soddisfacimento culturale, professionale, umano, ecc..
    Quindi, continua così!
    Giovanni Greco

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  2. Caro collega mi ero collegato per aggiungere un commento ad un tuo precedente "pensiero" che avevo letto ieri sera. Ma alla fine mi sono fermato qui.
    Innanzi tutto ti devo ringraziare per quanto hai fatto con il tuo sito e quanto continui a fare attraverso il blog.
    Quest'ultimo essendo anche un "luogo" di sfogo e di esternazione dello stato d'animo si presenta ovviamente alquanto vario. A volte vengono postate notizie con tono serio, a volte con ironia, a volte con un tono veramente inc...to, ecc.
    Ma questo è proprio il senso del blog!!
    In ogni caso attraverso questo blog spesso vengono attenzionati ed evidenziati aspetti tecnici, procedurali, ecc. fondamentali per la categoria. Spesso viene assolto il compito che altri non svolgono(es.: la "dormiente" pubblica amministrazione).
    -Si purtroppo la ns P.A. è dormiente e si cura solo di godersi beatamente i propri sogni (le premialità dei dirigenti, la collocazione del parente nell'ufficio di "gabinetto", ....) e di tanto in tanto si sveglia e propone la prima c...a che gli passa per la mente. - (Volevo scrivere di questo)
    Comunque, grazie Corrado
    Continua così!!
    Santo Orlando

    RispondiElimina
  3. Caro amico mio.
    Non ta risicari a scrivere di meno,come "suggerisce" il qualcuno di turno,che,non so perchè...(SIC!),è e rimane sempre un "anonimo".
    Continua a scrivere,continua...perchè lo sai tu,lo so io e tutti coloro che sanno chi sei e che,in ogni caso,seguono il tuo blog "ropicoglioni",che tutto quello che scrivi è frutto del tuo pensiero,anzi VIGOPENSIERO!
    Scrivi Corrado,scrivi!
    Personalmente,come giornalista,da sempre,spesso e continuo,mi sento dire "ma,lei a scriviri pi fozza?".
    Oppure,ai tempi della mia collaborazione con un settimanale del Nord Italia,le parole non bastarono,e "qualcuno a caso" mi promise dei "bacetti",non certamene quelli con i bigliettini d'amore.
    Scrivi Corrado,scrivi!
    Scriviamo,amico mio.
    Pensiamo,scriviamo,denunciamo.
    Senza farla tragica,siamo in trincea e come dice GIOVANNI GRECO, "siamo in trincea".
    E in "trincea" non devono esistere gli anonimati...chi commenta questo blog non deve essere anonimo.Tu sei Corrado Vigo,io Orazio Vasta,poi c'é Giovanni Greco,Santo Orlando...
    Con affetto,dalla/nella tua/nostra "trincea".Orazio Vasta

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  4. Caro Corrado ti scrivo per ricordare a tutti, soprattutto a chi si infastidisce nel leggere il tuo blog, che se siamo finiti così in basso è proprio perchè piano piano tutti, e mi ci metto pure io, hanno perso la voglia di osservare, di parlare di dire di no, di non asservirsi a qualsiasi richiesta per la sola necessità di non avere seccature per fare approvare con facilità questa o quella pratica, abbiamo perso la voglia di REAGIRE a tutte quelle situazioni che ci vedono umiliati e svuotati di ogni dignità, e ci costringono ad accettare senza potere ormai avere la forza di poter dire la nostra. E così altre professioni cominciano a prendere le nostre competenze, e così ci troviamo a dovere sottostare a follie collettive come la DIA, e così dobbiamo passare le nostre giornate a fotocopiare carte su carte. Bene Corrado proprio grazie al tuo lavoro di questi anni a Palermo abbiamo deciso di dire basta e di aprire una sorta di succursale occidentale del tuo blog, Gli altri agronomi, per essere sempre di più a difendere quello che siamo e quello che ci tocca! Grazie, Grazie, Grazie!

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  5. “A lingua non avi ossa ma rumpi l’ossa.”
    Questo antico adagio, da solo, basterebbe a spiegare tutto.
    La forza dirompente delle parole, soprattutto quando queste, nella loro semplice sincerità, mettono tutti davanti al fatto compiuto, denudano il re; quando in modo schietto vivisezionano i fatti e ne sviscerano l’essenza dando evidenza alle palesi illogicità dei contorsionismi normativi che avviluppano tutti settori economici del paese, che costringono schiere di imprenditori e professionisti a genuflettersi davanti alla magniloquenza del dirigente di turno che, vuoi in ossequio alle direttive comunitarie vuoi in virtù di una sorta di autotutela vojeuristica, ritiene che la contraccezione orale – NO, NO e poi NO – sia il passepartout più sicuro per garantire soddisfazione all’integrità della sua alta figura nella P.A. e successo alle proprie mire espansionistiche.
    So bene che nessun lavoro è facile ma è ancor più difficile quel lavoro che comporta il dover assumere delle decisioni e che viene eseguito senza confrontarsi con la base, con gli utilizzatori di quelle decisioni, con chi utilizzerà quelle decisioni per svolgere il proprio lavoro affinchè altre persone ancora ne possano cogliere i frutti.
    Retorica? Può darsi … ma a me sembrano fatti.
    Chiudo, dicendo:
    IN VIGO VERITAS!

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  6. Caro Corrado, mi associo all'amico Giovanni Greco.
    Continua così !
    Michele Rizzo

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  7. Fammi parlare, cretino! diceva una volta un famoso comico.Adesso il tempo è nostro e dobbiamo scrivere e non parlare per far conoscere il mondo sommerso.Al tuo posto non mi arrabbierei.Sarei ben felice del fatto che qualcuno abbia avvertito le proprie responsabilità e riceve colpi dalle parole.Il fatto di scrivere e denunciare le malefatte della PA e dei politici di turno dev'essere il nostro obbiettivo .Comunque insisti anche per il bene dei lettori. Ti rendo noto che il tuo blog viene da me visitato giornalmente e non solo per le belle foto.

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