Troppe carte, l'abbiamo già detto. Troppe ed anche inutili.
Con chiunque parlo. Tutti si lamentano.
Allora a chi piace tutto ciò?
Sicuramente siamo "stretti" e "pressati" da normative europee folli, dettate ed imposte da chi ha una visione diversa dell'agricoltura.
Ma chi aggiunge tutto il resto?
Chi decide in Europa ... non potrebbe essere contrastato dagli euro-deputati? Cosa fanno questi in cotanto affollamento assembleare? I "pianisti"? Parrebbe di sì.
Siamo davvero stanchi di lottare per ridurre questa inutile mole di carte.
Quelle utili, quelle necessarie ... nessun problema ... ma le altre ... per carità!!!
Su tutte queste carte non si posa più nemmeno la polvere, non ne ha il tempo!
E la parte "tecnica", quella pura, quella di campo ... dov'è è andata a rifugiarsi?
Se tornasse Giulio Del Pelo Pardi ... cambierebbe mestiere!
Tutti quelli che incontro, rammaricandosi di leggermi solo qui e non più sul quotidiano LA SICILIA (come ai bei tempi) mi chiede essenzialmente: "ce la farai da solo a fare qualcosa"?
Io rispondo: "combattiamo!", ma so per certo che non posso da solo lottare un mondo di "inventori cartacei". So che sono malvisto da molti, ma sono sempre gli stessi che davanti mi fanno un sorriso e di dietro me ne dicono 4! (anzi 4 sono poche!). Ma dopo tanti anni ormai ho imparato a conoscerli tutti. E ... "combattiamo". Fin tanto che non stanco, con la speranza che qualcuno prima o poi prenda il mio "posto" e riesca a fare di più.
Meno male che stasera rideremo alla pizza-blog!
Amarezza e basta,caro amico Corrado !
RispondiEliminaCaro Dott. Vigo,
RispondiEliminaho avuto già modo di dirLe di aver assistito non più di 45 giorni or sono ad una scenetta trita e ritrita, che i miei occhi hanno visto non so più quante volte: il solito minchione sperto che dice “Corrado, minchia, si sempri u numiru unu! Ci dicisti quattru …!” e poi, assolto questo obbligo “collegiale”, via! a scodinzolare attorno ai vertici istutuzionali …
E’ una vecchia storia, la storia di chi ha bisogno, sempre, di un ombrello sotto cui ripararsi; se piove ci si ripara sotto Vigo e sotto tutti i “Vighi” che onorano la dignità e la conoscenza anche senza mezzi informatici; quando “scampa”, però, si fugge via dall’ombrello per avere più visibilità.
Mi preme dirLe che, al di là del cazzeggio e dell’ironia, il Suo è un sito di servizio, sissignori DI SERVIZIO, un servizio per il quale molti di noi è o dovrebbe esserLe grato per sempre (la gratitudine non è un valore soggetto ad aggiornamento); mi ricordo che, soprattutto nella vecchia edizione, ci si aggrappava proprio al Suo sito per una notizia in anteprima, una informazione tecnica sfuggita da letture troppo frettolose di norme scritte con maggior fretta, per essere avvisati di una proroga e così via.
Quindi, ufficialmente: grazie Dott. Vigo.
Per quanto poi concerne il Suo auspicio per l’avvento di qualcuno che prima o poi prenda il Suo posto mi auguro che cotanta dichiarazione sia dovuta solo ad un “calo di zuccheri” cagionato da astinenza da nutella (che il Dott. Giglio provveda, per favore).
E ora, via, tutti alle postazioni di “combattimento”.