Il Ministro Luca Zaia ci snobba o ci ignora?
Il silenzio sulle molteplici lettere inviate, non pubblicate, ed alle quali non c'è stata risposta continua.
Lo Zaiasilenzio imperversa per la Sicilia.
Caro Corrado,che dire? Nulla di nuovo! La Lega è sempre stata NEMICA della SICILIA! Non lo stiamo scoprendo adesso con l'on.Zaia! La nostra Terra è sempre stata il bersaglio preferito dei LEGAIOLI padani...Ancora è viva nella mia mente la vergognosa campagna razzistica contro la Sicilia dell'allora LEGA LOMBARDA...Da alcuni anni,la Lega,grazie a Berlusconi,è al governo con il centrodestra...Cura il suo aspetto,indossa il doppiopetto,tiene pronti i "fucili",cerca "alleati" fra i sudici,governa a "senso unico"... Cosa attendersi,caro Corrado da chi crede di appartenere ad una "razza" superiore alla nostra? Nulla di buono. Anzi,proprio NULLA! Comunque....colgo l'occasione per dirti che ,dal 1 dicembre,A Rarika ti mette a disposizione un post giornaliero per un tuo intervento,su qualsiasi argomento:lo chiamerò "IL POST di VIGOPARLANDO".... Cordialità e fraternità,Orazio Vasta ****** Ps:quello che segue è un documento della Lega...: A cura della Segreteria Politica Federale della Lega Nord Padania LA TUTELA DELL’AGROALIMENTARE NEI CONFRONTI DEL MERCATO GLOBALE E DELLA CONCORRENZA SLEALE La Lega Nord è il movimento che più di ogni altro può spendere una visione totalmente proiettata al mantenimento delle tradizioni e delle culture locali, anche e soprattutto nell’ambito agricolo ed alimentare. A fronte di una legislazione comunitaria importante ma, molto spesso, insufficiente a tutelare in ambito internazionale le mille peculiarità agroalimentari che caratterizzano il nostro comparto agricolo di tipo continentale, il Movimento sottolinea che lo sforzo da perseguire è quello di centrare, sempre di più, l’obbiettivo della qualità e della promozione delle nostre produzioni, legandole sempre di più al territorio. Le tutele offerte dai marchi comunitari sono importanti strumenti di valorizzazione ma si vede la necessità di ridefinire con maggiore chiarezza molti disciplinari di produzione e di ricercare tutti gli strumenti legislativi che possano mantenere i nostri prodotti qualitativamente validi e al riparo dai mille tentativi di imitazione e dalla concorrenza sleale. In questo ambito il pericolo, specialmente sul versante orientale, è fortissimo: nel 2007 sono quasi triplicate le importazioni di pomodoro concentrato dalla Cina (+163 per cento) equivalente a circa un quarto dell'intera produzione di pomodoro coltivata in Italia. Al pari del pomodoro, e con numeri altrettanto preoccupanti, dalla Cina arrivano sulle nostre tavole aglio, mele e funghi in scatola. Una situazione, che nel tempo della globalizzazione, impedisce la trasparenza negli scambi commerciali e che va superata a vantaggio delle imprese e dei consumatori. E’ quindi indispensabile, a fianco dell’impegno ad una maggiore chiarezza in etichetta (con la provenienza della materia prima) e all’estensione dell’obbligo della stessa per tutti i prodotti alimentari, la predisposizione di misure di protezione dei nostri mercati attraverso l’uso dei dazi per mantenere un livello competitivo che, a fronte di uno squilibrio normativo e di costi con l’oriente, possa preservare il nostro mercato evitando di farlo diventare territorio di conquista. Nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza nei confronti del consumatore è indispensabile, attraverso accordi con la GDO, predisporre reparti esclusivamente dedicati ai prodotti “locali”, siano essi di provenienza nazionale o regionale. Febbraio 2008
Egr.Signor Beppe.S,ha ragione lei,NON CAPISCO...Non capisco perchè lei accusa l'attuale Presidente della Regione Siciliana di essere "il vero responsabile delle nostre disgrazie agricole". Lombardo è Presidente della Regione Siciliana da meno di 6 mesi,ripeto sei mesi...e,con tutti i disastri che potrà combinare,non credo che,oggettivamente,l'on.Raffarele Lombardo sia l'artefice del disastro in cui versa l'agricoltura nell'Isola. Non capisco...ma credo che la distruzione dell'agricoltura siciliana sia da ricercare in una politica di stampo neocolonialista che tutti i governi "nazionali"-dico TUTTI!-hanno praticato nei Nostri confronti. Politica neocolonialistica spalleggiata da una classe politica Isolana ASKARIZZATA sino al midollo,che ha permesso la spoilazione delle Nostre campagne,l'imposizione di colture estranee alla nostra agricoltura,il controllo MAFIOSO delle vaste zone rurali,l'annientamento sistematico della Nostra cultura contadina,la burocratizzazione selvaggia delle attività agricole,le mille tasse,le mille tangenti "di stato",il pizzo alla mafia,gli ipermercati delle multinazionali.... Non capisco...ma credo,che,concludendo,Egr.Signor Beppe S.,che come Siciliani dobbiamo chiedere al Presidente della Regione Siciliana l'applicazione dello Statuto Speciale dell'Autonomia Siciliana,legge costituzionale dello Stato,cioè parte integra della stessa Costituzione italiana. Non l'applicazione formale,cioè,UNNI E QUANNU CI CUMMENI(Dove e quando gli conviene)! Applicazione che,per esempio, impedirebbe a qualsiasi Zaia di passaggio di fare finta che in Sicilia non ci sono gli ulivi. Che farà Raffaele Lombardo?... Il resto,caro Signor Beppe.S,è politica dei partiti. Non m'interessa. Cordialmente,Orazio Vasta
LETTERA DI UN SICILIANO LEGHISTA:"Sono nato a Trapani, e dopo tanti anni di sottocupazione e disoccupazione sono emigrato in Italia. A sentire tanti siciliani sarei dovuto rimanere in Sicilia a fare il lavapiatti, e non venire qui in Italia dove sono quasi un capofabbrica. Poi, indagando, si vede che questi siciliani se la passano economicamente bene, in molti casi con misteriosi posti statali o parastatali ottenuti con chiamata diretta o designazione dall alto. E' facile amare la Sicilia in queste condizioni!!!! Sono iscritto alla Lega, e non sono l'unico siciliano. Noi siamo i più attivi e i più violenti, perchè abbiamo visto che razza di cancro sia la sicilia, e come sia INUTILE sprecare soldi ed energie per aiutarla. Tanti, tanti anni fa partecipai ad un corso professionale indotto dalla regione e pagato con i soldi della Comunità Europea. Mai visto tanto spreco e ruberie in vita mia... Trecentomila euro di fondi comunitari spariti nel nulla, insegnanti fantasma (quasi tutti parenti degli organizzatori),corsi inutili, materiali che esistevano solo sulla carta, servizi promessi e mai arrivati e tante altre cose che non vi sto a raccontare. Venti persone nel corso, venti disoccupati! Nessuno di loro è riuscito a sfruttare minimamente il "titolo" o a essere riconfermata dopo lo stage. Trecentomila euro tutti in gola alla mafia... Ho partecipato ad un altro corso di formazione in Italia. Il risultato? Novantamila euro per trovare lavoro a venticinque persone. TUTTI hanno trovato lavoro il mese dopo, alcuni sono stati addirittura confermati dopo lo stage!!! E'inutile aiutare la Sicilia. Tutto quello che vi viene versato va in gola ai mafiosi. Prima di rispondere, fatevi un esame di coscienza. Tante volte mi è capitato di parlare di persona con siciliani che mi accusavano di "non aver avuto pazienza" odi "non avere amore per la tua terra", per poi scoprire che avevano il posto "capitato" da papà o dallo zio. Prima di accusare gli altri, cercate di capire se non siete voi parte del problema!!! Intanto, indosso orgoglioso la camicia verde come molti meridionali assieme a me!". _____________________ Questa lettera è stata postata da Orazio Vasta nel suo blog ed è stata ripresa da un giornale di Trepanani. CHE DIRE?,si chiede Vasta. Molte cose dette dal siciliano bossiano le sottoscrivo! Invece,NON CONDIVIDO il fatto che da lontano lui si permetta di sentenziare sui siciliani che,a differenza sua,non rinneghiamo la nostra madreterra siciliana.Non solo,siamo qui a lavorare-e non tutti siamo "amici degli amici"-e a scontrarci-e siamo in tanti-con il malaffare.Molti siciliani, che sono in Sicilia, lottano la mafia,rischiano la vita,senza sputare sulla Sicilia,perchè LA MAFIA E' CONTRO LA SICILIA,e ne sa qualcosa il mio amico Vasta. Poi,c'è Corrado Vigo,che,con questo blog tiene alto il fronte della resistenza siciliana alla prepotenza e all'ignoranza. Ci siete tutti voi che seguite e animate questo blog.E,poi,sinceramente,come padre di due ragazze, mi sentirei un fallito,come padre e come uomo se dovessi,rinnegare la Sicilia.Mi sputerei in faccia ogni volta che mi troverei davanti ad uno specchio. Impegniamoci,denunciamo,lottiamo,scriviamo,facemu budellu per cambiare la Sicilia.Non per rinnegarla! Corrado, e voi tutti amici del blog,che ne pensate? Distinti saluti da Trecastagni,Pippo Barbagallo
Dico che chi non ama la Sicilia fa bene ad andarsene! E' molto facile stare a giudicare come fa questa persona a partire dai soliti luoghi comuni, classicamente leghisti, ovvero che i Siciliani non siano altro che mantenuti (in soldoni era questo il concetto)! Cosa vera, attenzione, ma la domanda che non si fa questa persona è: in che termini? Chi vuole sinceramente una Sicilia indipendente, ANTIMAFIOSA, come credo la voglia la maggior parte di chi legge questo blog, sa bene che chi MANGIA i così detti 'aiuti' alla Sicilia non sono i Siciliani, ma la Mafia (come chi ha scritto questa lettera ribadisce), ed è proprio da questo sistema che un vero Siciliano vuole distaccarsi. Nonostante ciò sia appurato, i soldi di 'aiuto' arrivano comunque alla Sicilia senza alcuna cautela di sorta, quindi vien da pensare che il problema stia a monte! Solo per fare un parallelismo su diversa scala, quante opere di beneficenza esistono per sostenere le zone più disastrate dell'Africa? Molte, direi, anche troppe... eppure il problema della povertà e della fame non è stato eliminato, e ciò perché il problema sta a monte anche in questo caso: i soldi che entrano all'Africa sono un miliardesimo di quelli che ne escono e che vanno nelle tasche delle multinazionali sanguisuga. Così appare inutile sostenere l'Africa in questo modo, se non viene eliminata la causa prima della povertà africana. Su scala ridotta, ciò avviene anche in Sicilia: ciò che esce (legalmente o meno) è sproporzionatamente di più di quanto entra, e questo l'Italia lo sa molto bene, perché è così che le cose devono andare! E così arrivano i leghistelli 'terroni' indottrinati e con il cervello lavato dall'ambiente in cui ormai si sono abituati a vivere, con il loro sicuro e bel lavoro, a venire a fare la ramazina a noi, poveri illusi siciliani che non conoscono la situazione in cui verte la Sicilia e su cui loro, loro stessi che si sono arresi scappando e diventando razzisti verso il loro stesso 'popolo', pretendono di aprirci gli occhi... Che questa persona stia dove sta: sostenga i suoi cari 'omini verdi' e continui pure a credere a ciò che vuole.
Firmato: uno studente prossimo laureato disoccupato, senza alcuna amicizia politica.
Caro Corrado,che dire?
RispondiEliminaNulla di nuovo!
La Lega è sempre stata NEMICA della SICILIA!
Non lo stiamo scoprendo adesso con l'on.Zaia!
La nostra Terra è sempre stata il bersaglio preferito dei LEGAIOLI padani...Ancora è viva nella mia mente la vergognosa campagna razzistica contro la Sicilia dell'allora LEGA LOMBARDA...Da alcuni anni,la Lega,grazie a Berlusconi,è al governo con il centrodestra...Cura il suo aspetto,indossa il doppiopetto,tiene pronti i "fucili",cerca "alleati" fra i sudici,governa a "senso unico"...
Cosa attendersi,caro Corrado da chi crede di appartenere ad una "razza" superiore alla nostra?
Nulla di buono.
Anzi,proprio NULLA!
Comunque....colgo l'occasione per dirti che ,dal 1 dicembre,A Rarika ti mette a disposizione un post giornaliero per un tuo intervento,su qualsiasi argomento:lo chiamerò "IL POST di VIGOPARLANDO"....
Cordialità e fraternità,Orazio Vasta
******
Ps:quello che segue è un documento della Lega...:
A cura della Segreteria Politica Federale della Lega Nord Padania
LA TUTELA DELL’AGROALIMENTARE NEI CONFRONTI
DEL MERCATO GLOBALE E DELLA CONCORRENZA SLEALE
La Lega Nord è il movimento che più di ogni altro può spendere una visione totalmente proiettata al
mantenimento delle tradizioni e delle culture locali, anche e soprattutto nell’ambito agricolo ed
alimentare.
A fronte di una legislazione comunitaria importante ma, molto spesso, insufficiente a tutelare in
ambito internazionale le mille peculiarità agroalimentari che caratterizzano il nostro comparto
agricolo di tipo continentale, il Movimento sottolinea che lo sforzo da perseguire è quello di
centrare, sempre di più, l’obbiettivo della qualità e della promozione delle nostre produzioni,
legandole sempre di più al territorio.
Le tutele offerte dai marchi comunitari sono importanti strumenti di valorizzazione ma si vede la
necessità di ridefinire con maggiore chiarezza molti disciplinari di produzione e di ricercare tutti gli
strumenti legislativi che possano mantenere i nostri prodotti qualitativamente validi e al riparo dai
mille tentativi di imitazione e dalla concorrenza sleale.
In questo ambito il pericolo, specialmente sul versante orientale, è fortissimo: nel 2007 sono quasi
triplicate le importazioni di pomodoro concentrato dalla Cina (+163 per cento) equivalente a circa
un quarto dell'intera produzione di pomodoro coltivata in Italia. Al pari del pomodoro, e con numeri
altrettanto preoccupanti, dalla Cina arrivano sulle nostre tavole aglio, mele e funghi in scatola.
Una situazione, che nel tempo della globalizzazione, impedisce la trasparenza negli scambi
commerciali e che va superata a vantaggio delle imprese e dei consumatori.
E’ quindi indispensabile, a fianco dell’impegno ad una maggiore chiarezza in etichetta (con la
provenienza della materia prima) e all’estensione dell’obbligo della stessa per tutti i prodotti
alimentari, la predisposizione di misure di protezione dei nostri mercati attraverso l’uso dei dazi per
mantenere un livello competitivo che, a fronte di uno squilibrio normativo e di costi con l’oriente,
possa preservare il nostro mercato evitando di farlo diventare territorio di conquista. Nell’ottica di
una sempre maggiore trasparenza nei confronti del consumatore è indispensabile, attraverso accordi
con la GDO, predisporre reparti esclusivamente dedicati ai prodotti “locali”, siano essi di
provenienza nazionale o regionale.
Febbraio 2008
Ma non avete capito niente.
RispondiEliminaLe sfere di influenza LEGA e MPA sono state definite da Calderoli e Lombardo.
La spartizione è già avvenuta tra il Nord ed il Sud.
Lasciate perdere ZAIA ed attacchiamo LOMBARDO.
Detto signore è il vero responsabile delle nostre disgrazie agricole !
Egr.Signor Beppe.S,ha ragione lei,NON CAPISCO...Non capisco perchè lei accusa l'attuale Presidente della Regione Siciliana di essere "il vero responsabile delle nostre disgrazie agricole". Lombardo è Presidente della Regione Siciliana da meno di 6 mesi,ripeto sei mesi...e,con tutti i disastri che potrà combinare,non credo che,oggettivamente,l'on.Raffarele Lombardo sia l'artefice del disastro in cui versa l'agricoltura nell'Isola.
RispondiEliminaNon capisco...ma credo che la distruzione dell'agricoltura siciliana sia da ricercare in una politica di stampo neocolonialista che tutti i governi "nazionali"-dico TUTTI!-hanno praticato nei Nostri confronti.
Politica neocolonialistica spalleggiata da una classe politica Isolana ASKARIZZATA sino al midollo,che ha permesso la spoilazione delle Nostre campagne,l'imposizione di colture estranee alla nostra agricoltura,il controllo MAFIOSO delle vaste zone rurali,l'annientamento sistematico della Nostra cultura contadina,la burocratizzazione selvaggia delle attività agricole,le mille tasse,le mille tangenti "di stato",il pizzo alla mafia,gli ipermercati delle multinazionali....
Non capisco...ma credo,che,concludendo,Egr.Signor Beppe S.,che come Siciliani dobbiamo chiedere al Presidente della Regione Siciliana l'applicazione dello Statuto Speciale dell'Autonomia Siciliana,legge costituzionale dello Stato,cioè parte integra della stessa Costituzione italiana.
Non l'applicazione formale,cioè,UNNI E QUANNU CI CUMMENI(Dove e quando gli conviene)!
Applicazione che,per esempio, impedirebbe a qualsiasi Zaia di passaggio di fare finta che in Sicilia non ci sono gli ulivi.
Che farà Raffaele Lombardo?...
Il resto,caro Signor Beppe.S,è politica dei partiti.
Non m'interessa.
Cordialmente,Orazio Vasta
LETTERA DI UN SICILIANO LEGHISTA:"Sono nato a Trapani, e dopo tanti anni di sottocupazione e disoccupazione sono emigrato in Italia.
RispondiEliminaA sentire tanti siciliani sarei dovuto rimanere in Sicilia a fare il lavapiatti, e non venire qui in Italia dove sono quasi un capofabbrica. Poi, indagando, si vede che questi siciliani se la passano economicamente bene, in molti casi con misteriosi posti statali o parastatali ottenuti con chiamata diretta o designazione dall alto.
E' facile amare la Sicilia in queste condizioni!!!!
Sono iscritto alla Lega, e non sono l'unico siciliano. Noi siamo i più attivi e i più violenti, perchè abbiamo visto che razza di cancro sia la sicilia, e come sia INUTILE sprecare soldi ed energie per aiutarla.
Tanti, tanti anni fa partecipai ad un corso professionale indotto dalla regione e pagato con i soldi della Comunità Europea.
Mai visto tanto spreco e ruberie in vita mia...
Trecentomila euro di fondi comunitari spariti nel nulla, insegnanti fantasma (quasi tutti parenti degli organizzatori),corsi inutili, materiali che esistevano solo sulla carta, servizi promessi e mai arrivati e tante altre cose che non vi sto a raccontare.
Venti persone nel corso, venti disoccupati!
Nessuno di loro è riuscito a sfruttare minimamente il "titolo" o a essere riconfermata dopo lo stage.
Trecentomila euro tutti in gola alla mafia...
Ho partecipato ad un altro corso di formazione in Italia.
Il risultato?
Novantamila euro per trovare lavoro a venticinque persone. TUTTI hanno trovato lavoro il mese dopo, alcuni sono stati addirittura confermati dopo lo stage!!!
E'inutile aiutare la Sicilia.
Tutto quello che vi viene versato va in gola ai mafiosi. Prima di rispondere, fatevi un esame di coscienza.
Tante volte mi è capitato di parlare di persona con siciliani che mi accusavano di "non aver avuto pazienza" odi "non avere amore per la tua terra", per poi scoprire che avevano il posto "capitato" da papà o dallo zio.
Prima di accusare gli altri, cercate di capire se non siete voi parte del problema!!!
Intanto, indosso orgoglioso la camicia verde come molti meridionali assieme a me!".
_____________________
Questa lettera è stata postata da Orazio Vasta nel suo blog ed è stata ripresa da un giornale di Trepanani.
CHE DIRE?,si chiede Vasta.
Molte cose dette dal siciliano bossiano le sottoscrivo!
Invece,NON CONDIVIDO il fatto che da lontano lui si permetta di sentenziare sui siciliani che,a differenza sua,non rinneghiamo la nostra madreterra siciliana.Non solo,siamo qui a lavorare-e non tutti siamo "amici degli amici"-e a scontrarci-e siamo in tanti-con il malaffare.Molti siciliani, che sono in Sicilia, lottano la mafia,rischiano la vita,senza sputare sulla Sicilia,perchè LA MAFIA E' CONTRO LA SICILIA,e ne sa qualcosa il mio amico Vasta. Poi,c'è Corrado Vigo,che,con questo blog tiene alto il fronte della resistenza siciliana alla prepotenza e all'ignoranza.
Ci siete tutti voi che seguite e animate questo blog.E,poi,sinceramente,come padre di due ragazze, mi sentirei un fallito,come padre e come uomo se dovessi,rinnegare la Sicilia.Mi sputerei in faccia ogni volta che mi troverei davanti ad uno specchio.
Impegniamoci,denunciamo,lottiamo,scriviamo,facemu budellu per cambiare la Sicilia.Non per rinnegarla!
Corrado, e voi tutti amici del blog,che ne pensate?
Distinti saluti da Trecastagni,Pippo Barbagallo
Lettera aperta di un siciliano leghista ...
RispondiEliminaDico che chi non ama la Sicilia fa bene ad andarsene! E' molto facile stare a giudicare come fa questa persona a partire dai soliti luoghi comuni, classicamente leghisti, ovvero che i Siciliani non siano altro che mantenuti (in soldoni era questo il concetto)! Cosa vera, attenzione, ma la domanda che non si fa questa persona è: in che termini? Chi vuole sinceramente una Sicilia indipendente, ANTIMAFIOSA, come credo la voglia la maggior parte di chi legge questo blog, sa bene che chi MANGIA i così detti 'aiuti' alla Sicilia non sono i Siciliani, ma la Mafia (come chi ha scritto questa lettera ribadisce), ed è proprio da questo sistema che un vero Siciliano vuole distaccarsi. Nonostante ciò sia appurato, i soldi di 'aiuto' arrivano comunque alla Sicilia senza alcuna cautela di sorta, quindi vien da pensare che il problema stia a monte! Solo per fare un parallelismo su diversa scala, quante opere di beneficenza esistono per sostenere le zone più disastrate dell'Africa? Molte, direi, anche troppe... eppure il problema della povertà e della fame non è stato eliminato, e ciò perché il problema sta a monte anche in questo caso: i soldi che entrano all'Africa sono un miliardesimo di quelli che ne escono e che vanno nelle tasche delle multinazionali sanguisuga. Così appare inutile sostenere l'Africa in questo modo, se non viene eliminata la causa prima della povertà africana. Su scala ridotta, ciò avviene anche in Sicilia: ciò che esce (legalmente o meno) è sproporzionatamente di più di quanto entra, e questo l'Italia lo sa molto bene, perché è così che le cose devono andare! E così arrivano i leghistelli 'terroni' indottrinati e con il cervello lavato dall'ambiente in cui ormai si sono abituati a vivere, con il loro sicuro e bel lavoro, a venire a fare la ramazina a noi, poveri illusi siciliani che non conoscono la situazione in cui verte la Sicilia e su cui loro, loro stessi che si sono arresi scappando e diventando razzisti verso il loro stesso 'popolo', pretendono di aprirci gli occhi... Che questa persona stia dove sta: sostenga i suoi cari 'omini verdi' e continui pure a credere a ciò che vuole.
Firmato: uno studente prossimo laureato disoccupato, senza alcuna amicizia politica.