29 gennaio, 2009

- 18 (l’autoraccolta)

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Questa foto è stata ripresa in contrada “Casabianca” a Lentini, dal mio amico e collega Gaetano Cancellieri un anno fa.
Ecco cosa successe dopo le gelate.
La pianta si è auto-raccolta.
MA il Ministro tentenna per firmare il decreto di delimitazione.
Il dott. Pennucci mette i bastoni fra le ruote richiedendo a più non posso integrazioni alle relazioni Assessoriali.
Ma nel frattempo con allegria, spensieratezza, aggiungerei ingiustizia ed acrimonia entrambi “fanno passare” delimitazioni del Nord-Italia accadute pochi mesi or sono, così che i fondi, quei pochi che ci sono, vengano dati con priorità a quelle regioni.
Ieri mattina ho comunicato all’Assessore prof. Giovanni La Via che una trentina di persone siamo disposti giorno 16 febbraio (ad un anno dall’inizio dell’evento) a sederci in Caserma dei Carabinieri e denunciare il Ministro Luca Zaia ed il dott. Giuseppe Pennucci per “omissioni e ritardi di atti d’ufficio” (art. 328 del Codice Penale).

2 commenti:

  1. Bisogna imitare MAO: necessita una RIVOLUZIONE CULTURALE.I politicanti di mestiere hanno mostrato di non aver la laurea. Non hanno titolo. Sono ormai privi di cultura in campo socioeconomico ed anche giuridico se proprio ieri leggevo di un intervento del celebre avvocato penalista Amodio in cui lamentava proprio la banalità e la infondatezza delle soluzioni approntate dai politici per risolvere la crisi della giustizia.Identica considerazione credo debba valere per l'agricoltura.Poichè non si muove foglia se dio non voglia, Vi chiedo di promuovere la rivoluzione culturale partendo da Catania , centro glorioso perchè grondante esempi di pessima amministrazione.Altro esempio da rivoluzionare? I rifiuti solidi urbani e quelli umani. Vi par poco?

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  2. “COSA È IL DISEGNO DI LEGGE?
    È la proposta di legge che uno o più deputati, o il Governo, presentano all'Assemblea.
    È ammessa anche l'INIZIATIVA POPOLARE.
    In quest'ultimo caso, la proposta deve essere firmata da almeno diecimila cittadini o presentata da almeno quaranta consigli comunali o tre consigli provinciali, in modo da rappresentare non meno del dieci per cento della popolazione siciliana.
    Il disegno di legge contiene un titolo, una relazione e gli articoli. Il titolo informa sull'argomento, la relazione illustra le ragioni che hanno suggerito la presentazione della proposta legislativa.
    L'articolato, infine, costituisce l'insieme delle norme che compongono la legge.”

    Questo è quanto prevede lo Statuto della Regione Siciliana.
    Nella fattispecie le cose sono leggermente meno sbilanciate verso la parte politica in altre Regioni d’Italia ma, tant’è, noi viviamo in Sicilia.

    Perché scrivo ciò?
    Per collegarmi all’idea che prende forma nel blog e per sottolineare retoricamente come dietro una norma apparentemente democratica si nasconda sempre la condizione irrinunciabile del condizionamento legislativo da parte di chi gestisce il potere decisionale effettuale (per dirla con Sciascia).
    Però c’è una “o” e questa è la vocale magica che può diventare un passepartout sia pure di difficile conquista.
    Comunque, in ultima analisi, perché non provare?
    Cordialità.

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