15 gennaio, 2009

uragano? no, bomba del mediterraneo

Ricevo dal collega Paolo Giglio e pubblico.
Il capo della protezione civile,Guido Bertolaso ha esagerato dichiarando : “ un uragano si è abbattuto sulla Sicilia “. E' stata un'ondata di maltempo (causato da correnti nordafricane) che si è abbattuta in Calabria ed in Sicilia con piogge intense,battenti e localizzate accompagnati da venti forti a 80 km/h. I termini di uragano o tifone sono stati utilizzati impropriamente,in quanto detti fenomeni interessano le zone oceaniche comprese tra i 5 ed i 20° di latitudine (zone equatoriali) e temperatura superficiale dell’acqua superiore ai 27° C. Il Mediterraneo per la sua latitudine e la modesta ampiezza del bacino – rispetto agli oceani,non può essere sede di questi fenomeni violenti,spettacolari e distruttivi anche se la temperatura da noi raggiunge valori pari o superiore a 26°C. Tuttavia,anche se rari da noi si sviluppano strutture abbastanza simili,note come “ bombe del Mediterraneo “ e sono indicati più propriamente con la sigla TLC (Tropical Like Cyclones). Sono ancora oggi poco conosciuti ed in alcuni casi sottovalutati. Questi cicloni classificati come intense depressioni, sono anch’essi caratterizzati dalla presenza di un occhio ben delineato e persistente,circondato da una muraglia di nubi,in prossimità della quale il vento può superare i 130 km/h,causando violente,persistenti ed abbondanti piogge a prevalente carattere temporalesco. Naturalmente occorre per la sua formazione, una bassissima pressione e richiamo di aria calda ed umida (differenza tra la temperatura del mare e quella dell’aria che scorre sopra). Ecco ieri, la tempesta di sabbia sul mare e l'imponente accumulo di celle temporalesche fotografato dal satellite geostazionario Meteosat 9.

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