Sento sempre più spesso, e come vedete nella foto lo scrivono pure, pronunziare il Tacle come Taclè.
Innanzi tutto la pianta di Tacle proviene da TArocco e CLEmentine, per cui TACLE è senza accento.
Poi ... non proviene dal francese e quindi l'accento finale ... lascia il tempo che trova.
Ed infine ... se per il tarocco Scirè troviamo l'accento sulla e ... ebbene quello proviene da un cognome esistente, giustappunto Scirè.
Tranne che ... siccome tutti chiamano quel tarocco così, Scirè, allora anche il Tacle deve essere chiamati Taclè????
Questione di "lana caprina", ma ci tengo a precisarlo: si chiama Tacle e si pronuncia senza accento.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
taclé è vergognoso ma vuoi mettere taroccò ippolitò o cicciobellò questi sì che fanno moda.
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