Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
Il Consorzio sta facendo una prova varietale sulle specie endemiche. Meriro alla loro ricerca scientifica.
RispondiElimina".....Possibilità di incendi ... elevata...."
RispondiElimina.......... a quando!!!!!!!!!!!!!!
e torna!!!!!! massaro peppe non sì cosa di incendi....
RispondiEliminaRiscontro che la verità fa tanto male................
RispondiEliminaalla prossima ti farò la barba con il pirodiserbo
RispondiEliminasaluti
Ma quali specie endemiche! Trattasi di Prhagmites australis, Arundo donax (la comune canna) e Tamarix gallica, e altre graminacee cespistose non identificabili...l' unica cosa che c'è di endemico è il clientelismo e l' inettitudine tradizionalmente presente in ogni comsorzio di bonifica che si rispetti.
RispondiEliminaf.l.c