La "peste di Dio", come l'ha definita un grosso agrumicoltore, è lì, non muore, non si riesce ad eliminarla.
Nessun diserbante, fra quelli ammessi in Italia, riesce ad eliminarla.
Fin'ora l'unica soluzione è la lotta con l'unico disseccante in commercio, lotta da farsi in primavera.
L'alternativa è abbandonare il diserbo e rimettere "in moto" erpici a dischi, tiller, ecc.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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