Ricevo dall'avv. Lina Arena e pubblico. Lei mi scrive di commentare la storia, ma ha già scritto in modo eloquente, e pertanto non aggiungo altro.
Caro Corrado, ti chiedo di dedicare un angolino del tuo blog alla storia di Amelia e di Elisa Testa.Ti mandfo alcune foto scattate mentre vive nella sua casa di lusso o gioca con Elisa la ragazza che l'ha salvata da sicura morte e che le consente, grazie ai suoi sacrifici, di vivere come una gattona normale.
Amelia è rimasta vittima del traffico automobilistico di Ognina ed ha riportato una paresi alle zampe posteriori.Muove la coda e avverte leggeri sintomi di sensibilità in una delle due zampe che non può articolare.I veterinari della clinica dove è stata ricoverata dopo l'investimento diagnosticarono la paresi e consigliarono di farla giungere a miglior vita con i sistemi di eutanasia , accettati e validi solo per gli animali.La reazione dei familiari di Elisa e di quest'ultima in particolare che aveva destinato alla gatta , al tempo della sua piena validità, la vetrina di un negozio di oggetti marinari di lusso in quel di via Marittima n.1 aCatania e che non si rassegnava a perderla definitivamente.Amelia, grazie ai sacrifici quotidiani di Elisa e della famiglia,vive in un appartamento di Tremestieri trascinando la sua vita, resa allegra da Elisa e dal fratello Danilo, da una camera all'altra su una sfilza di tappetini che le impediscono di farsi del male.Miagola e dialoga con gli uccelli di una campagna vicina, gioca con i gomitoli di lana e attende Elisa ed i suoi in una saletta o sul balcone per poi passare il resto della serata a giocare sul letto dei ragazzi. In un'epoca in cui i giovani pensano solo allo sballo, alle danze in discoteca, alle riunioni pasticcate o alle banalità dello struscio, rimango stordita di fronte al sacrificio di una ragazzina di appena 14 anni che ha superato con lode il corso scolastico di studi e che dedica tante ore della sua giornata alla vita di Amelia , la gatta con la paresi,per farla sentire eguale alle altre e per far capire agli umaniche frequentano il negozio di via Marittima 1, dove prima faceva bella mostra di sè, che Amelia non è più merce marinara di lusso ma è diventata una casalinga che vive e gioca grazie all'affetto ed alla dedizione di Elisa Testa.
Mi piace offrire ai lettori di questo blog il sacrificio di Elisa perchè viviamo in un momento storico in cui la stampa del luogo preferisce i volti delle sciurette o delle aspiranti miss e velinette ma nega agli amanti degli animali uno spazio, una rubrica o un commento per mostrare un esempio di vita civile che ancora alberga nell'animo di tanti giovani , sconosciuti o ignorati dai frequentatori delle movide paesane.
Educazione, sensibilità e senso di responsabilità. Non necessariamente nell'ordine.
RispondiEliminaalla gatta Amelia ed alla sua amica-badante sarà conferito un premio, come del resto si conviene per ogni opera buona ed eccellente.Alla gatta sarà donato un collarino con brillantini ( ovviamente falsi ) mentre all'amica badante un libro o un calendario dedicato alle ragazze-copertina.Da notare che la stessa premiazione costituisce il negativo della buona azione.La propongo perchè mi piacciono le manifestazioni fondate sul ridicolo.La buona azione non ha bisogno di pubblicità. Sono i tempi che suggeriscono la reclame quasi come reazione al dilagare dell'orrido.
RispondiEliminaLezioni di vita dalla nuova generazione. Saremo in buone mani!
RispondiEliminaAttento, Vercingetorige, le nuove generazioni non sempre sono buone e affidabili. Molto dipende dalla generazione che li ha generati e poi " educati".Se manca l'educazione come purtroppo avviene in molti casi la "nuova" potrebbe anche essere peggiore della " vecchia".L'amore e la cura per gli animali o quello per la natura in genere si acquistano anche per l'educazione ed i valori coltivati in famiglia.
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