Pesche a 2,60 €/kg??? Sapete qual’è la quotazione in campagna in questo momento di queste pesche? Appena € 0,35/kg!!! Come sempre la sperequazione fra il prezzo pagato al produttore, che rischia un intero anno, e quello che paga il consumatore è a dir poco scandaloso! Come si può far lievitare un prezzo da 0,35 a 2,60 €/kg????
Quanto gli agricoltori si metterano in testa che si devono riunire sul serio e non sulla carta, allora potranno avere un utile maggiore?
RispondiEliminaD'accordo: occorrerebbe stilare una serie di idee e principi comuni e largamente condivisi per fare durare questa "associazione". Per evitare un altro fallimento...
RispondiEliminale cooperative di soli agricoltori sono destinate al fallimento,e quanto piu sono i vagoni consorziati tanto piu velocemente falliscono,per il semplice fatto che per volumi grandi(dai cento vagoni in sù)dovrebbero strappare consistenti quote di mercato e posteggi nei mercati all'ingrosso ai commercianti che già operano,e questo è difficilissimo(ad es:. ricordatevi che un mese fa nel mercato ortofrutticolo di fondi-il primo per volumi in Italia- sono stati arrestati alcuni boss calabresi,che stabilivano chi dovesse scaricare la merce, e che imponevano il prezzo dei prodotti;notizia riportata sulla 'Stampa' e sul sito Fleshplaza.it).La cooperazione funzionerà solo quando i commercianti,titolari delle O.P,decideranno di fare sul serio!
RispondiEliminaAhia!!! Qui casca l'asino....
RispondiEliminaahia???.... 'un sceccu di unni casca si susi'...i problemi si risolvono partendo dalla realtà,e la reltà è questa!!!Non è che gli agricoltori non vogliono associarsi(personalmente conosco tanti agricoltori che per 0,15 centesimi sarebbero disposti pure a conferire trecento vagoni e passa)...e che nessuno se li vuole adottare,...già adottare...nessuno gli vuole fare da padre...perche si preferisce l'occasione ,l'affare facile,alla programmazione della produzione e dei contratti commerciali,come fanno gli spagnoli.
RispondiEliminaAllora gli agricoltori veri saranno sempre i poveri, mentre coloro che non rischiano nulla saranno sempre i ricchi che faranno il bello e il cattivo tempo.
RispondiEliminanon deve essere una guerra tra agricoltori poveri e commercianti ricchi,...la ricchezza non deve crescere togliendola ad altri,ma creandone di nuova che va nelle tasche di tutti...col gioco cooperativo,a differenza del gioco egoistico,si raggiungono obiettivi e ricchezza superiori alla somma dei singoli vantaggi personali(uno si mette assieme ad un'altro quando da solo non riesce a fare una cosa)...agricoltori e commercianti si devo voler bene...il vero nemico della nostra agrumicultura è che si esporta all'estero poco(appena il 5%, dieci anni fa era del 7%) mentre la Spagna esporta il 30% producendo il doppio di noi(300.000 vagoni contro i 630.000 della Spagna)...ma se i commercianti non si programmano quì all'estero come ci vanno,con le biciclette?
RispondiEliminaIl problema è uno solo: siamo siciliani.
RispondiEliminaPerchè questo non accade ai prouttori di parmigiano della Lombardia o ai produttori di mele del Trentino?
i produttori di mele della commercializzazione se ne sono fatti un problema da risolvere trent'anni fa,...qui tutto è lasciato alla deriva,e se ce qualcuno che propone soluzioni,piuttosto che sostenerlo e ascoltarlo,viene fatto passare 'pi cretinu',oppure gli si dice 'a tu chi ni sai??'...i problemi vengono semplicemente messi sotto il tappeto!
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