A sinistra vedete la cartina d’Italia con le Regioni infette dal PTV (Pai Tristeza Virus). E’ giunto il momento di stilare la PAI PARADE!
Regione | Voto |
Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia, Trentino, Friuli, Veneto, Emilia, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna | 10 |
Calabria | 8 |
Lazio e Sicilia | 0 |
La tabella parla: la regione Lazio e la regione Sicilia … sono ampiamente battute nella PAI PARADE! E non vorrei scoprire cosa succede nel resto dell’Unione Europea, per esempio cercando in Spagna il “plan de desarrollo de negocios”, o in Bulgaria il “Бизнес план за развитие”, on in Ungheria il “Üzleti terv Development”, e chissà in Giappone “ビジネスプランの開発” o in Cina “商業計劃書”. Meglio che fermiamo la ricerca all’interno dell’Italia, altrimenti chissà quante altre cose scopriamo!
E lo chiamano sviluppo rurale!
RispondiEliminaMa a quale sviluppo è destinato un Paese in cui ognuna delle sue Regioni programma per proprio conto, fissa regole proprie e propri metodi di valutazione.
Questo è già di per se una sorta di federalismo prima delle imposte e, quindi, ha ragione la Lega signori: a queste condizioni che i proventi dell'imposizione fiscale restino nei territori che l'hanno prodotta.
Qui in Sicilia, vedrete vedrete, per manifesta cagionata impossibilità di impiego di parte dei fondi UE questi saranno poi dirottati in opere pubbliche (ho un vago sospetto che un buon punto di allocazione si trova tra Scilla e Cariddi); ergo: ci sarà uno sviluppo imprenditoriale a scartamento ridotto con tutto quello che ne consegue in termini di mancato incremento del reddito e mancato aumento di gettito fiscale.
E lo sviluppo? vedrete che con la prossima programmazione e poi con la prossima e poi con la prossima ....
Corrado se vuoi monitorare, Tu o qualche altro volontario del Blog, lo sviluppo rurale in altre regioni d'Europa basta utilizzare questo link:
http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/countries/index_en.htm
armarsi di pazienza e studiare, studiare, studiare ... fino a quanto gli occhi non faranno pupipupi.
Cordialità
Che sia rurale non c'è dubbio, in quanto siamo realmente terra-terra.
RispondiEliminaIn quanto allo sviluppo, se deve passare attraverso tutto questo..
Due miei clienti, Titolari di aziende di discreta dimensione economica, avevano voglia di investire per avviare alcune migliorie, anche di discreta portata.
Trattasi di figure imprenditoriali di comprovata capacità di gestione economica della loro attività.
Appena hanno saputo che con il P.A.I. dovevano rendere pubblico il loro saldo di C/C, per principio hanno rinunciato. E non perchè avessero qualcosa da nascondere..in qualità di loro consulente di fiducia da diversi anni ho avuto modo di conoscerli bene.
Il danno per il sottoscritto è quantificabile per almeno 13-15000 euro per mancato incarico di consulenza.
Esorto altri colleghi a fare presente tutto ciò. Diciamo chiaramente le cose come stanno!!
Chi in Assessorato si ritrova immancabilmente, il 27 del mese con una profumata busta paga in tasca, ha mai riflettuto sul fatto che lo deve anche grazie al nostro lavoro e alla voglia di investire (NONOSTANTE TUTTO!)delle aziende agricole??
Stendiamo un velo pietoso che è meglio!
Fabrizio La Carrubba
Sembra che le lezioni del colendissimo Vigo,hanno sortito il loro effetto.
RispondiEliminaLa Regione Sicilia (sezione agricoltura) ha raggiunto il massimo bizantinismo.
Mi dispiace per dr.Motisi che ha cercato di scusarsi sul come gli Agronomi Siciliani sono stati costretti ad impantanarsi - senza stivali ed a casa - nel " Pantano PAI "(scusate il bisticcio di parole) e l'ultima figuraccia della Sig.ra Barresi !
Si rammenta che grazie al Ricercatore PAI Vigo (NUOVA FIGURA PROFESSIONALE),si è scoperto che ogni Regione d'Italia ha il suo PAI semplificato e solamente noi - forse per essere " spetti ",abbiamo il Piano Aziendale ... demenziale.
Complimenti Signora.
Long-list & PAI
RispondiEliminaNon è emulando il peggio del peggio, che si creano le condizioni per lo sviluppo,anzi, ne tanto meno la linea del 'così fan tutti' in merito alla questione dei PAI (poi abbiamo scoperto grazie a Vigo però, che la stragrande maggioranza delle amministrazioni non fanno così)****** Oggi ci occuperemo alle long-list della misura 341 del PSR, davvero poco confortante perché, il ricorso indiscriminato a questo strumento non è affatto una buona pratica da emulare. Da tempo abbiamo denunciato la forte discrezionalità che caratterizza le long-list, un metodo che non garantisce alcun rigore nella selezione delle risorse umane . Chi ricopre un ruolo istituzionale dovrebbe improntare la propria azione a criteri di buon senso e trasparenza, piuttosto che ricorrere alla comoda logica del consenso pre-elettorale, con la sola giustificazione che così fan tutti. Lo strumento, presenta aspetti eccessivamente discrezionali e rischia pertanto di diventare uno strumento arbitrario, merita quindi un attento , quando puntiglioso approfondimento.
Nei prossimi giorni archiviato l’affaire PAI, ci dovremmo occupare della famigerata LONG-LIST.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!