La Regione Abruzzo per la presentazione delle istanze del PSR impone la redazione di un Piano Aziendale di Sviluppo (PAS) che trovate qui, a disposizione dal 14 settembre 2008.
E’ un file in Excel, e quindi utilizzabile con molti programmi open Source, e con piattaforme diverse da Windows.
Il bambino può continuare a dormire tranquillo; non verrà vessato dal MOSTRO PAI della regione Siciliana.
E siamo arrivati a metà dello stivale d’Italia.
Che cosa ci riserverà il futuro?
Intanto il bambino dorme; al suo risveglio nessuna “nota stonata”!
18 ottobre, 2009
PAI: siamo alla 13° regione esente
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Egr. Dott Vigo
RispondiEliminala smetta di lamentarsi del nostro
assessorato all'agricoltura.
Lei veramente pensa che una miriade di funzionari, direttori generali,capi sottocapi, assessori e consulenti tecnici esterni possano avere commesso errori per quanto riguarda in toto la misura 121. Abbiamo, alla regione, fior di cervelli e ce lo dimostrano ogni giorno.
Siamo sicuramente noi a non capire il loro linguaggio, a non saper fare funzionare gli applicativi che ci mettono a disposizione, anche per facilitare il nostro lavoro.
Lei veramente crede che 310.000 Euro siano troppi per il file di access, come lei lo chiama, malfunzionante.
E' il prezzo giusto per una cosa malfunzionante, pensi se avesse funzionato quanto sarebbe costato.
Almeno il triplo. Questo è stato preso d'occasione per fare economia e mettere i soldi risparmiati a disposizione dello sviluppo.
E poi consideri quante versioni del pai ci hanno fornito e quante ancora ne forniranno.
All'anonimo.
RispondiEliminaSono sergio e faccio il tecnico da sette anni. Mai vista una cosa del genere. E anonimo ti lamenti? Che fai? Lo stipendiato regionale?
Applaudo l'iniziativa del dottore Vigo che analizza e sbatte in faccia la realtà.
Chi ha voluto questo pai? chi lo ha commissionato? chi ha pagato!
Magari, prudenzialmente ed in via assolutamente cautelativa, ma così ... solo per non fare la figura dei soliti siciliani clientelisti ed arruffoni ... FARE UNA GARA D'APPALTO? ... magari un paio d'anni addietro quando i vertici AAFF avevano già scelto il business plan quale gogna per l'agricoltura isolana che intende ancora investire dei soldi?.
RispondiEliminaE poi, a pensarci bene, com'è possibile che nelle facoltà di Agraria della Regione Siciliana non è reperibile alcuna risorsa accademica in grado di sviluppare un PAI?
Che sia stato uno scotto da pagare per l'irrobustimento dell'asse Roma-Palermo?
E possibile mai che nel novero dell'esercito di dipendenti regionali non ci siano risorse in grado di fare ciò? E se così fosse CHI sarà in grado di verificare la veridicità o, peggio, la congruità dei dati scaturenti dalle elaborazioni del PAi nella sua forma attuale?
Non penso che il mio sia un esercizio di retorica; ritengo, anzi, che siano domande che meriterebbero una risposta leale e sincera.
Che ne pensano i lettori del Blog?
Sono un collega di Genova e sto seguendo da un paio di giorni questo dibattito.Ho provato a scaricere il piano aziendale sicialiano ed in effetti messo alla prova mi sembra molto più difficoltoso di quello che usiamo da anni qui.Per fortuna non lavoro in sicilia.
RispondiEliminaCollega Vigo - che omonimia con concittadini - la esorto ad andare avanti.
Caro Sergio forse non hai colto la sottile ironia fra le righe o forse non sono stato bravo ad esprimerla. Saro più chiaro e diretto.
RispondiEliminaFaccio il tecnico da 12 anni e sono stanco di continui rinvii, ritardi, bandi e misure ogni volta rivedute e corrette, faq integrative, criteri di graduatoria delle domande sempre diversi (fino ad arrivare all'ultimo del 2008- ricordi il 13-10-2008?).
Sono stanchi i tecnici, sono stanchi gli imprenditori agricoli,è stanco l'indotto che gira attorno all'agricoltura. Siamo tutti stanchi di avere sempre a che fare con una miriade di incompetenti che ci propinano scelte a dir poco cervellotiche.E va sempre peggio. Cambiano i Governatori, cambiano gli assessori, cambiano i direttori generali, cambiano i funzionari ( o per meglio dire ruotano),l'unica cosa che rimane immutata è la secolare incapacità al lavoro che da sempre contraddistingue la classe impiegatizia dell'amministrazione pubblica.
Dove tutti occupano il tanto agognato posto in cui non si fa niente, quel poco che si fa meglio farlo fare ad altri, si prendono ottimi stipendi, straordinari(????), missioni, dove ci sono dipendendi che stanno 11 mesi in malattia ed 1 mese in ferie ogni anno, che sono sempre presenti quando si parla dei loro stipendi, alle riunioni sindacali per i loro aumenti di stipendio o qualifica ecc.
Nei vari assessorati esistono migliaia di miracolati politici, a tempo indeterminato, che occupano dei posti creati ad hoc per loro con qualifiche che esistono solo qui da noi, vi è un'altra infinità di altrettanti miracolati,a tempo derminato, con incarichi ecc che non sanno nemmeno loro cosa fare se non recarsi in banca il 26 di ogni mese.
Siamo stufi di mantenere quest'esercito di nullafacenti e quel poco che fanno lo fanno malissimo. Vedere lo scopiazzamento dei vari POR,POP, PSR che con i taglia ed incolla hanno fatto per noi. Leggeteli bene e ci si accorgerà, da quello che contengono, da quali REGIONI sono stati copiati, male.
La soluzione qual'è ???
Occupare permanentemente il palazzo della regione, gli assessorati, gli uffici ecc?
Nominare un governatore Esterno che licenzi finalmente gli inetti?
Passarli tutti quanti per le armi dandogli quindici giorni di fucilazione alla schiena?
Io sono disposto a tutto pur di avere un'amministrazione al livello, esagero ?, quasi al livello, di quella di tutte le altre regioni italiane, esagero ancora?, diciamo allora al livello del più sottosviluppato paese in via di sviluppo.
Siamo noi siciliani???
Allora facciamoci governare dai non siciliani.
La storia ci insegna che i momenti di splendore la Sicilia li ha avuti con dominazioni e governi esterni. Romani, Greci, Arabi, Francesi, Spagnoli.
Eleggiamo un governatore lombardo,non di nome, ma di nascita; facciamoci amministrare dagli emiliani, dai veneti,dai friulani, da gente che sa come si fa.
Noi non abbiamo la cultura del lavoro pubblico.
E' il mometo di mettere paura al dipartimento circense capeggiato da penna veloce! Sono sicuro che tanti dei lettori di questo blog ogni giorno vengono a conoscenze di scempiaggini e sperperi ad opera della nostra beneamata amministrazione; bene non resta che renderli pubblici, circostanziandoli con documenti prove e quant'altro.
RispondiEliminaPenna Veloce, è arrivato il momento di lavorare sul serio!