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Il peso dello SPOT di Striscia la Notizia

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Quella che vedete è una pianta di arancio Tarocco (non taroccato, ma nemmeno marchiata IGP), che ha preferito lasciarsi andare dopo aver visto lo SPOT pubblicitario andato in onda su Striscia la Notizia, e che ha sollevato una marea di polemiche.
Una vera occasione mancata, anzi: un danno incalcolabile per tutti noi che produciamo con coscienza e con grande sacrificio.
Ieri c’è stato un coro di proteste, alle quali mi associo.
Vi segnalo alcuni link, interessanti, ed esprimo al collega Giuseppe Pasciuta del Consorzio Arance di Ribera la mia più grande solidarietà, perchè se lottiamo per frutti essenzialmente diversi in un mondo economico che fa davvero pena e schifo, ecco che la trasmissione ha danneggiato tutti.
- CIA contro lo spot
- Consorzio di Ribera contro lo spot
- Bufardeci contro lo spot
Mentre le arance cadono per terra, mentre la Grande Distribuzione Organizzata fa affari d’oro alle nostre spalle, mentre avviene lo sfacelo del territorio, mentre si sta affossando una economia, mentre avviene tutto ciò avevamo davvero bisogno di quel bruttissimo e deleterio SPOT pubblicitario????
No, per niente affatto!
La pianta si è accasciata come molti di noi. E se quello che abbiamo visto è l’eccellenza per le nostre arance, allora è meglio di chiudere definitivamente.

Che triste post questo di stamattina; molto triste, ma sincero e reale.
Mentre l’Assessorato spara a mitraglia Bandi risibili ed inutili, l’economia agricola affonda ed i bandi restano solo documenti ed atti creati per dare le premialità alla Dirigenza Superiore … questo dovrebbe dirsi a Striscia la Notizia, come dovrebbe dirsi della vergogna delle arance vendute a 10 centesimi sulla pianta e vendute al consumatore a 2-3 euro al chilo!!!!83163386
Una tristezza senza pari, altro che la promozione scellerata dell’uva inventata dall’ex Assessore Cimino, ad oggi il peggiore in assoluto persino peggio di Leontini e di Aiello, promozione che ha innescato il dòmino dei prezzi.

Un appello al nuovo Assessore: si guardi intorno. Scorga le professionalità e le faccia trottare. Siamo tutti al palo, ma il palo è infracidito!
E con questo mi fermo. Non ha senso più nulla.
Sono disgustato, schifato!

Cosa di chiudere il blog e insultare tutti dal primo all’ultimo!!!!

Commenti

  1. Il danno di immagine è stato di una gravità inaudita.

    Il Presidente Alessandro Scuderi deve pensare alle sue dimissioni e non fare il ... ridolini dell'arancia rossa, in un momento di profonda crisi (vedi i prezzi in azienda).

    Voglio ricordare che l'Igp viene riconosciuta in un' area delimitata per qualità, reputazione e caratteristiche del prodotto.


    Quanto danno ha fatto lo spot !

    RispondiElimina
  2. stiche un presidente di un consorzio Igp cparli del suo prodotto,del suo bollino è normalissimo....tutte le pubblicità televisive della frutta ruotano attorno il concetto del 'bollino'(banane-mele-pere-ecc)...in Italia è legale anche la pubblicità comparativa,quello che si è fatto in parte nello spot......per giunta quel poverino non ha mai nominato il nome 'Ribera'(quelli di ribera voglio prendere la palla al balzo e mettersi in mostra loro???!!).
    Prima che si dimetta per questa cosa Scuderi,prima di lui ce ne sarebbero tanti,prendetevela con quelli...
    Questa situazione comunque ribadisce una bestialità tutta siciliana:che a non fare niente,stare bassi e zitti,e a sguazzare nella mediocrità quotidiana conviene.
    Scuderi ha cercato di fare gli interessi del suo prodotto giustamente,ma la CIA che apre bocca 'ca fattu' per le arance non bollinate che sarebbero di sua competenza,'nenti',sta scoprendo a Gennaio che gli agrumeti sono carichi(non lo sapevate che era annata di carica e che il frutto è di calibro piccolo???)....i sindacati stanno solo montando la gravità della situazione per ottenere'lo stato di crisi' e far calare le giornate di disoccupazione ai braccianti.

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  3. Il Presidente Scuderi ha operato senza alcun dubbio in buona fede, e i suoi trascorsi lo dimostrano..e Aiace ha fotografato perfettamente la situazione. Ciò non toglie che avrebbe dovuto operare con più accortezza, stante la criticità della attuale campagna agrumicola. La sua decisione (che mi è stata comunicata via sms) di chiarire la situazione con un nuovo servizio televisivo di "striscia la notizia" ne dimostra la correttezza.
    Speriamo, se non altro, che tutta questa pubblicità vada, se non altro, a vantaggio dell' intero comparto delle arance siciliane, e non alle sole arance rosse o solo a quelle ombelicate di Ribera.

    E chi scrive queste note non è nenche un produttore, ma è sicuramente un accanito consumatore di arance!!

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  4. Caro Aiace,
    se Alessandro Scuderi avesse detto: "ho qui una retina di arance tarocco ed invece dentro c'è Navelaina, Navael", ecc....mi stava bene.
    Invece: i miei tarocchi nucellari pronti per l'Immacolata, non coloriti, inseriti nel disciplinare IGP, secondo lui sono "non originali" solo perchè non hanno il bollino IGP?
    E chiedilo al mio amico e collega Gaetano Cancellieri: lui da anni è nell'IGP e mai nessuna, mai nessuno gli ha commercializzato le arance come IGP o gli ha dato 1 centesimo in più! Anche lui è "non originale"????
    Mi spiace....è stato uno SPOT e non un "tarocco taroccato".
    Ogni cosa ha il suo nome!

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  5. Compendiare le esigenze di marketing con quelle dello spettacolo non è cosa facile, farlo parlando di frutta diventa anche di pessimo gusto. E già, perché non puoi fare pubblicità comparativa parlando di una cosa viva quale è la frutta ovvero le arance; non la puoi fare in quel modo; non la puoi fare sapendo bene che anche l’altra arancia che presenti come “tarocco non originale” ha invece delle peculiarità riconosciute e protette; perché in ogni caso esalti una parte dei produttori e ne squalifichi l’altra; chi produce le altre arance potrà si migliorarne la qualità, il packaging, la sicurezza alimentare … ma potrà produrre sempre arance con quelle caratteristiche che la natura ha voluto. E anche la storia del bollino …. ma dai!!!! con questo continuare a ritenere che l’utenza sia piena di imbecilli, ignoranti e “mmucca lapuna”, tipico di certa televisione …..
    Mi sembra, come si dice dalle mie parti e con il dovuto rispetto, una storia della serie “u sciancatu cci faci u jabbu o zzoppu”.
    Ma questi “servizi” sono gratuiti? E se a pagamento si avvalgono di qualche provvidenza pubblica?
    Io, se fossi Riberese, per come è stato impostato il servizio, mi seccherei alquanto.

    RispondiElimina
  6. la rettifica di oggi al telegiornale videotre di scuderi secondo me è stata una 'mbracata' all'italiana...io al suo posto non avrei fatto il passo indietro,o al piu avrei lanciato il guanto della sfida a quelli di Ribera a cercare di fare meglio loro...ci manca solo che fa le sue scuse pure agli spagnoli, che anche loro hanno l'arancia bionda igp di Valencia.

    RispondiElimina
  7. mi piace la tua indignazione.Forza, forza!!!Ti posso solo dare una mano a .......spremere le arance !Comunque è così c he bisogna reagire alle storture del mercato e della politica di mercato.

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  8. E' stato uno spot bello e buono, e' giusto chiamare le cose col proprio nome.

    Cosa resta di questo triste siparietto? La massaia che va a fare la spesa e si trova di fronte ad una retina di arance tarocco, colorite e pigmentate, ma non dotate di bollino IGP, cosa pensa? Sono originali, non originali, sono navel, sono "tarocco di tarocco"??

    Evviva la confusione!!!

    Ancora una volta diamo l'impressione di andare ognuno per conto proprio, ognuno porta acqua al proprio mulino, ma di strategia di promozione e marketing pianificata e unitaria neanche l'ombra!!!

    Senza contare che le "ARANCE ROSSE DI SICILIA" sempre a 10 cent/euro vengono pagate, con o senza bollino IGP.

    E poi dei veri problemi, come l'ottimizzazione della filiera e la riduzione delle storture della commercializzazione, non si ha la voglia ne' la convenienza a parlarne. Questo vale per tutte le autorita' che dovrebbero difendere i nostri interessi, nessuna esclusa.

    Delfo Fusillo

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  9. In effetti Delfo Fusillo ha centrato il reale problema...è inutile parlare di bollino se le arance, belle o brutte, opache o ben lucidate,con o senza bollino, di prima o di seconda fioritura, vengono pagate al produttore sempre 10 centesimi al Kg. In queste condizioni è inutile fare pubblicità comparativa o spacciare le proprie arance come arance IGP come se fossero le uniche originali arance siciliane, solo perchè sono pigmentate...diventa veramente una guerra fra poveri. E' un vicolo ceco, e non porta da nessuna parte.

    Tutto questo è la prova lampante di come siano stati spesi male (o non spesi affatto) negli ultimi anni i soldi stanziati dalla comunità europea per la promozione dei prodotti tipici..

    la promozione della qualità delle arance siciliane dovrebbe intanto partire da casa nostra, e fintanto ci saranno a Catania e dintorni venditori ambulanti che venderanno arance di 2° fioritura fuori misura e dalle caratteristiche organolettiche vomitevoli, il consumatore non riuscirà a capire un bel niente...penserà che ci lamentiamo per i prezzi ridicoli riconosciuti al produttore ma che non siamo in grado di fare delle buone arance..

    Ben vengano allora gli spot sui mass media, purchè obiettivi, seri e efficaci.Non è stato purtroppo il nostro caso.

    Il consorzio delle Mele della Val Venosta non si sognerebbe minimamente di affermare che le proprie mele sono le uniche che possono essere mangiate tranquillamente, e che tutte le altre non si devono mangiare in quanto avvelenate...

    E' una questione di mentalità, e non di campanilismi.

    RispondiElimina
  10. Concordo con Fabrizio: guerra tra poveri, ecco cosa e' stato il siparietto su Striscia!!!

    Sarebbe stato bello, oltre che piu' utile, valorizzare l'arancia siciliana "in toto", parlando sia dell'IGP Arancia Rossa che della DOP di Ribera, e cercando di esaltare le nostre qualita' rispetto per esempio a tanta merce che entra in Italia dal Nord-Africa, Uruguay, Sud Africa, coltivate in modo dubbio e di qualita' sicuramente inferiore ai nostri agrumi.

    Invece, e' stata solo una pubblicita' confusionaria e inutile del marchio IGP.

    Delfo Fusillo

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  11. Produttore incazzato18 gennaio 2010 alle ore 15:06

    Per citare Freak Antony (e chi altri data la demenzialità dello spot):
    Non ho parole
    Non ho Parole
    Non ho parole
    Non ho parole, ma in certi casi è meglio non averne...

    RispondiElimina
  12. produttore incazzato18 gennaio 2010 alle ore 15:51

    Ancora più incazzato:
    Incuriosito dallo spot che denota grandi capacità di marketing vado nel sito degli "autori". Con mia "grande delusione" trovo che i link per l'adesione al consorzio e l'accesso ai relativi costi non funzionano....
    Ma qual'è la funzione del consorzio????

    RispondiElimina

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