05 febbraio, 2010

La forbice

scissors_uk_517x303In questi giorni si assiste allo scempio della rovina delle arance Siciliane, fra prezzi alla produzione vergognosi (da elemosina) e prezzi al consumatore elevatissimi (quasi da gioielleria).
In questi giorni le arance tarocco (sia col bollino IGP che senza) vengono acquistate a 10 centesimi al chilo, e anche a 8.
Oggi il sito internet SMS Consumatori riporta la vendita di arance tarocco a 3,35 €/Kg, ma con una media nazionale di 1,45 €/Kg.
Qualcuno bara; qualcuno non dice tutta la verità. Eppure la forbice fra il prezzo al produttore e quello al consumatore è troppo elevata. Da 10 centesimi a 1,45 euro (o peggio 3,35)!
Aggiungiamo ai 10 centesimi che vanno al produttore 30 centesimi di costi di raccolta, lavorazione e spedizione in caso di “retine” e di 45 centesimi in caso di confezioni classiche. stk178118rke
Beh ... si arriva a 40 o 55 centesimi al chilo … ma per arrivare a 1,45 … ne mancano abbastanza.
Dove vanno a finire questi soldi? Non si sa????
L’Assessore Titti Bufardeci, col potente accompagnatore, non hanno ancora trovato una soluzione, che da questo blog viene sollecitata sin dai primi giorni del mese di dicembre. E siccome la Dirigenza Assessoriale legge con assiduità il blog … non può cadere dalle nuvole!
Da lunedì, occhi aperti … orecchie aperte il blog darà una serie di “ricette” per risolvere in tempi brevi la crisi agrumicola … con la speranza che Mickey Mouse venga rimosso, ed al pari tanti altri!
La Vigoricetta verrà esposta in semplici 5-6 punti! Di rapida e semplice attuazione! Altro che PENNA VELOCE…o Lampada di Cimino …

11 commenti:

  1. dopo le Sue 5 ricette per la crisi,ci tocca di accendere un lumino,rosario in mano,e sperare che i santi di pietra inizino a sudare...la crisi agrumicula è un problema sociale e macroeconomico così grande, che allo stato attuale nessuno ha la capacità o le inteliggenze per risolverla in maniera definitiva...

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  2. @ Aiace: non solo non hanno la capacità ma neanche la voglia.

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  3. Il commerciante scrofani in un intervista pubblicata su "la sicilia" asserisce che la arance valgono poco in campagna perche la grande distribuzione non applica alcun ricarico sulle arance, le Svende per attirare clienti: La, gdo compra a prezzi bassi, li impone del resto. Poi sempre la gdo rivende e mica carica il prezzo, no! la gdo vende quelle arance a prezzi bassi nei supermercati perche l'interesse dei grandi gruppi è attirare clienti.

    Una bell'articoletto non c'è che dire.

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  4. come al solito, diffido dalle grida di allarme che rimangono " voci nel deserto".Tuttavia mi chiedo: dove sono i giovani siciliani che hanno voglia di lavorare?Vogliono tutti il posto di vigile urbano per imboscarsi e rubare lo stipendio?Perchè non creare società cooperative per la raccolta del frutto?

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  5. il termine lavorare è una brutta parola, mentre aspettare il posto è stupendo, per non fare nulla.

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  6. si può lavorare anche 26 ore al giorno,sì 26 ore,ma quando non ce prezzo per il lavoro che fai non ne basterebbero manco 30 ore al giorno per portere il pane a casa...la realtà è che i commercianti che operano in sicilia non danno alcun valore alla qualità del prodotto,e lo si denota dalla loro classica battuta 'galli o galletti,pi mia su sempre a 15 centesimi'...fino a quando la contrattazione in campagna sarà corpo o a peso la situazione rimarrà tale...bene diceva il Presidente Lombardo di fare una società mista(pubblica e privata) gestita dal pubblico che garantisca la trasparenza dei prezzi,e aggiungo io che compri le arance a pezzatura,cosi come si fa in trentino per le mele,cosi chi le fa grosse le arance le vende per grosse,chi le fa piccole le vende per piccole.

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  7. Paolo Giovanni Alberto7 febbraio 2010 alle ore 01:56

    Ma si va, facciamola un'altra bella società mista gestita dal pubblico ... sisì mi sembra proprio la ricetta giusta per risolvere i problemi dell'agricoltura siciliana; Ci mettiamo qualche altro amico a farla funzionare e siamo a posto. E' risaputa l'efficienza e la trasparenza delle aziende pubbliche. Mah
    P.S. Il problema non è tanto raccogliere il prodotto quanto commercializzarlo ...

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  8. Quindi...... siamo bravi ad aspettare solo la manna dal cielo e stop.

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  9. Signori, finiamola di proporre ricette astruse, e guardate in Direzione Nord.

    Produzioni: Mele
    Luogo di Origine:Trentino alto adige
    Qualità del prodotto: niente di eccezionale, bello fuori ma scarsa serbevolezza all' interno

    Strategia di marketing: semplicemente massacrante, un vero ariete, ha sfondato ovunque. Imponente la pubblicità nei canali televisivi (supportata dalla Regione Autonoma!).

    Volumi di merce: imponenti
    Dimensioni medie delle aziende: 2 Ha!!
    Capacità di aggregazione delle aziende: totale

    Superficie produttiva totale:migliaia di ettari

    Conclusioni: non raccontiamo balle sul fatto che quelle sono mele e i nostri sono agrumi..
    In Trentino sono solidali tra loro. Noi no.
    In trentino tra gli agricoltori regna l' umiltà e la consapevolezza che l' unione fa la forza. Tra noi no.
    In quella regione la politica è REALMENTE AL SERVIZIO DELL' AGRICOLTURA.

    In Sicilia è l' AGRICOLTURA AL SERVIZIO DELLA POLITICA (E DEGLI APPARATI BUROCRATICI CONNESSI)!!

    Così sarà finchè tutti - agricoltori, tecnici del settore, classe politica - lo vorranno.

    Analisi impietosa, ma reale..

    Amen

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  10. a Fabbrizio la carrubba:mi è piaciuta la tua analisi...aggiungo poi che se il consumo delle arance si è un pò ridotto è perchè la gente 'gli stessi soldi',e sottolineo 'gli stessi soldi', li dirotta per comprare piu mele,e anche kiwi.
    Aiace.

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  11. I agree with you Mr. La Carruba: there is no business without organization!

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