L’esplosione del vulcano islandese Eyjafjallajokull fa venire in mente ciò che abbiamo passato in Sicilia Orientale nell’ottobre 2002 e fino a gennaio 2003.
A suo tempo venimmo sommersi dalla cenere, che cadeva copiosa ogni giorno. In alcune zone, quali Trecastagni, Nicolosi, Pedara, la cenere è stata anche di 15 centimetri, spalmata su tutto il territorio.
A suo tempo la cenere arrivò anche a Cipro, e patimmo danni immensi. L’agrumicoltura venne decimata al 50%, ma nessuno, in testa l’ex Assessore Giuseppe Castiglione, si interessò del problema. I danni li patimmo e ce li piangemmo (come al solito del resto) noi e basta!
Sotto pubblico alcune foto dell’epoca … e speriamo che non abbia a verificarsi un’altra eruzione simile.
Preferisco la pizza a Castigli...one !
RispondiEliminaIo ho reso l'Europa veramente unita: da Nord a (o verso) Sud.
RispondiEliminaSe il vento continua a tirare bene verso est forse forse dicono che ce la scampiamo, o ch almeno non arrivano a calare abbastanza da fare lo smeriglio.
RispondiEliminaFai tutte le macumbe che conosci, Corrado, tutte.