Alcune produzioni vengono "forzate" dall'intervento umano, come nel caso dei limoni "verdelli".
Altro caso di forzatura è quello della produzione dei fichi d'india, quelli che si trovano in commercio.
La produzione "naturale" è di pessima qualità, mentre quelli che troviamo in commercio, di vari colori a seconda delle varietà, sono ottimi.
Anche per i fichi d'india è stato un caso la scoperta di una produzione "forzata": nel periodo di "San Giovanni", ovvero attorno al 24 giugno, vengono eliminati a mano i frutti che le piante stanno producendo. La pianta, a questo punto, rifiorisce ed emette una nuova produzione, i "bastardoni", che sono quelli che noi mangiamo.
Nella foto ... ahimè ... ci sono delle piante di fichi d'india ... all'interno di una canale di sgrondo consortile ... senza manutenzione ...
Di chi sono i frutti che queste piante produrranno? Del Consorzio di Bonifica della Piana di Catania o dei Consorziati?
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
il periodo per effettuare la scozzolatura è esattamente un mese prima,il 20 di maggio...lo diceva in tv un produttore di ficodindia di San cono,io ho seguito il suo consiglio,e ora stanno spuntando i bastardoni,...piu tardi si fa meno ne spuntano,e si posticipa la raccolta fino a dicembre,il pericolo è pero che se si fa troppo tardi possono anche non spuntarne bastardoni.
RispondiElimina