15 luglio, 2010

Il ritorno del PAI

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Ricevo da un collega e pubblico.
Caro Corrado, quando ti sei occupato del PAI e ne hai sviscerato i problemi mi sembrava che esagerassi,e quasi fossi diventato monotematico. Ieri per la prima volta,perchè come sai faccio pochi progetti e mi occupo (per fortuna!?!?)di altro,mi sono approcciato al PAI me ne sono dovuto scappare.
Su un computer non funziona,sull’altro zoppica e l’inserimento dei dati-non si sa a che fine e scopo-è ostico e lento:
Alla fine ho desistito.Ho perso 3 ore del mio tempo e sono uscito pazzo.
Oggi mi rendo conto che la tua battaglia era giusta e si era anche nei tempi per far cambiare le cose.Forse veramente ci hanno marciato su su questa cosa ed è diventata un affare per pochi eletti?
Ciao, XXXXXXXXXXXXXX  YYYYYYYYYYYYYY
Caro XXXXXXX YYYYYYYY,
Se fai una ricerca sul blog troverai fiumi di parole contro il PAI, e soprattutto scoprirai che siamo in due sole Regioni a subirlo: noi e il Lazio. Entrambi siamo stati catapultati dentro questo inutile applicativo dalla medesima persona, che ad entrambe le Regioni ne ha convinto l’utilizzo. Bah!!!
Nonostante, però, adesso funziona, lo devo ammettere (in 7 minuti e 10 secondi, avendo tutti i dati a portata di mano, lo compilo), a me sembra sempre una cosa del tutto inutile, e non solo per il costo sopportato dalle casse Regionali, ma soprattutto perchè il Bilancio in Excel che avevamo funzionava già, ed inoltre in molti pc non può essere utilizzato perchè sistema operativo diverso da Windows. Sai quante volte ho desiderato di passare a Apple? O sai che ero lì lì a passare su Linux? Ebbene se devi usare il PAI devi avere Windows, e basta: e nemmeno tutte le versioni!
Il PAI … una cosa inutile. E chissà cosa dovremo vedere durante l’istruttoria dei progetti … meglio non pensarci …
Caro XXXXXXXXXX YYYYYYYYYY, siamo nelle mani di nessuno, e soprattutto continuo a verificare che fra le norme diramate (chissà scritte in quale momento di astinenza sessuale) e la realtà vi è uno scollamento tale da far pensare che … è tutto predeterminato, solo per fare confusione e per creare disservizi.
A dei miei amici che vivono e lavorano in Olanda, che ahimè rientreranno fra qualche anno in Italia (il cui capo famiglia ogni mattina mi legge, e quindi lo farà anche stamane) gli dico che sono pazzi a rientrare qui, ed ogni volta che li incontro qui gli dico “benvenuti nel mondo dei disservizi e delle scaffe” sperando di farli desistere dall’abbandonare una terra dove funziona tutto in favore di una terra in mano di nessuno!

6 commenti:

  1. Corrado ... se dici così rischi di farci venire anche l'ansia da prestazione ...

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  2. la mattina uno si alza è legge solo lamenti, ma finiamola una volta per tutti

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  3. dutturi vicu! u sapi ca ciavi raggiuni?

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  4. Paolo Giovanni Alberto15 luglio 2010 alle ore 10:30

    caro massaro peppe, mi sa che è proprio la è accentata il nodo di tutto ... lex dura lex

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  5. Per gli amici olandesi del Dr. Vigo proporrei il famoso "SEDATAVO" del Dr. Frankeinstein .... MA SIETE PAZZIIIII, qui

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  6. ...dicevo qui si muore di fame... mangiano solo funzionari, dirigenti consulenti, ed altra robaccia, tutti benedetti dalla politica dalla cui tetta essi suggono (verbo meglio conosciuto nella sua forma più volgaretta). Insomma quando sentite parlare dell'italia o, peggio ancora, della sicilia.... toccatevi le palle... altro che tornare!!!

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