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La vergogna

Nella Finanziaria, blindata dal voto di fiducia, manca sia la proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali, che la proroga delle agevolazioni sulle accise per il gasolio agricolo. Una vergogna immane. 215 Deputati e 103 Senatori (tutti quelli del Mezzogiorno d'Italia) non sono stati i grado di far riapparire in Finanziaria le proroghe attese. E nel frattempo l'INPS "vola" a 32,00-35,50 euro/giornata lavorativa ed il gasolio a 1,210-1,275 euro/litro. Nei prossimi giorni farò un calcolo di quanto questi aumenti incideranno sui prodotti agricoli, e ... se questo è far ripartire l'economia ... allora io sono un capellone!
Il blog ... è a lutto ....

Commenti

  1. Partecipo commosso, come agronomo e come agricoltore, al dolore profondo provocatoci non dalla scomparsa(non c'è mai stata) ma dalla inestistenza di una efficiente classe dirigente.
    Per tiraci un po sù in questo momento di lutto Vi racconto una storiella:
    Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini.
    Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di oltre un chilometro. Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra.
    Il top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì dopo molte analisi che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano. In questa situazione di crisi il management diede una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana.
    Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare. Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi. Inoltre si introdusse una serie di punti per ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità.
    L'anno dopo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri. La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato.
    Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa.

    Anche i nostri dirigenti sono impegnatissimi a studiare chissà che cosa per noi poveri rematori.

    Nino Miceli

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  2. Se volete, andate a vedere l'interrogazione dell'On. La Via e la risposta ricevuta:

    http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2010-0387+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT

    Commenti sulla risposta?

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  3. si u dutturi vicu si misu a luttu co blogghi voli diri ca jè ncazzatu niuru!

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  4. Paolo Giovanni Alberto28 luglio 2010 alle ore 09:34

    Per Brancolatore:
    Ho compreso la domanda, mi sono perso nella tecnicità della risposta ... va bene se commento con il classico booooh?

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  5. Nooooooooooooo, il calcolo no. Al CERN di Ginevra dovranno inventare un nuovo tipo di numero negativo per esprimerlo!

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  6. Adesso Sua eccellenza La via si può mettere il cuore in pace. Il suo lavoro l'ha fatto.

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