Ramacca (CT)
Nel 1989 iniziarono i lavori per la costruzione della diga Pietrarossa, che sarebbe dovuta essere di supporto alla diga “Don Sturzo” per aumentare la disponibilità di acqua agli agricoltori. Il progetto risale, però, al 1982.
I lavori vennero bloccati dalla Soprintendenza nel 1997, in seguito al ritrovamento di reperti archeologici dell’insediamento romano Casalgismondo, contrada ancor oggi esistente e poco distante.
A questo punto inizia un vero e proprio balletto elettorale, o una vera e propria passerella elettorale.
Non c’è elezione, provinciale, regionale, nazionale o europea, che non si tira fuori la questione.
Nei Fondi FAS (che forse non arriveranno mai) sono previsti 5.000.000,00 di euro, ma il deputato regionale on.le Pippo Limoli se ne inventa ben 400.000.000,00 provenienti dal CIPE.
Insomma: la diga Pietrarossa resta incompleta. Langue, e come la diga anche tutti quegli agricoltori che avevano creduto nel suo completamento.
Uno scandalo, come tanti altri, uno scandalo che dura dal 1982 …
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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