Non percorrevo da anni la strada statale n. 114, la Sisarusa – Messina, nella zona fra Catania ed Acireale.
Ieri pomeriggio mi sono accorto che è ridotta quasi ad una “trazzera”.
Non dico nulla sulle automobili posteggiate in divieto di sosta, che intralciano la circolazione; non dico nulla sulla manutenzione dei bordi strada del tutto assente, in attesa di qualche piromane …, ma le buche (“scaffe”) presenti sono anche pericolose. E non si limitano solo ad un tratto, ma a tutto il tracciato da Catania ad Acireale: ben 18,3 chilometri sono pini di insidie.
Una “trazzera”, forse, la affrontiamo con maggiore serenità!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Commenti
Posta un commento