Finalmente il sogno si corona!
L'11 dicembre potrò installare sul mio pc il sistema operativo Free Linux, a cui facevo la "corte" da tanti anni.
L'anno scorso ero in punto di farlo, ma ... è arrivato LUI: il PAI, che gira solo con windows ...
Quel maledetto PAI costato quanto una Rolls Royce ... andrà in pensione.
E' durato dal 15/12/2009 e fino al 10/12/2010 ... perchè la 4° sottofase della Misura della 121 non c'è più, e quindi questo PAI è del tutto inutile!
Ahhhhhhhhhhhh posso installare LINUX ...
Stamattina presso una qualsiasi sede IPA della Regione Siciliana, per caso, ho trovato quello che ogni volta si è costretti a fare da se: una CHECK-LIST per la verifica degli innumerevoli parametri di progetto PSR.
RispondiEliminaMi chiedo: ma perchè non renderle pubbliche ed ufficiali, queste fantomatiche check-list, così che le regole siano uguali per tutti? Perchè questa ottusa competizione tra pubblico e privato? Perchè redigere un progetto deve essere come giocare al superenalotto? Perchè, perchè, perchè?
cerco di dare una risposta ai perché di Brancolatore. Trovandomi all'aeroporto di Fiumicino ed avendo bisogno di un carrello, mi sono accostato ad un operatore che spingeva un trenino di carrelli e si era fermato per darne uno ad un amico. Gliene chiesi un altro per me, ma lui ripartì spingendo il suo trenino e mormorando: "se lo vada a prendere". Qua c'é la filosofia che impronta i rapporti col pubblico in Italia: la gestione del potere a livello più o meno miserabile. Il funzionario che impedisce l'accesso al meccanismo di check list non segue un processo mentale diverso da quello del facchino di Fiumicino: si gestisce il suo meschino potere.
RispondiEliminavero, concordo con vito sardo, ogni italiano tende a crearsi la sua fetta di potere non importa se piccolo o meschino: anche il ragazzo (dipendente) che carica le casse usate sui camion davanti il mercato ortofrutticolo gestisce il suo piccolo potere.
RispondiEliminaRipescando nel cassetto dei ricordi ... ricordo un allora funzionario che mi disse, più o meno testualmente: "noi dobbiamo fare il nostro dovere anche se non dovremmo mai dimenticare come abbiamo ottenuto questo nostro POSTO DI LAVORO". La check-list è uno strumento di lavoro ed è bene che l'utenza, sia i tecnici che i beneficiari, abbiano gli stessi strumenti che utilizzano i funzionari pubblici nel valutare un progetto; nel rispetto reciproco del proprio posto di lavoro. Perchè, signori, di questo si stà parlando: di LAVORO!
RispondiEliminaC'è una procedura per l'attribuzione non discrezionale di un punteggio? C'è un massimale di disponibilità finanziaria? C'è un tetto di spesa procapite? Sono questi tre elementi che devono fare la differenza e nient'altro. A parte il PAI che, come la cacca, chhù a rimini e cchiù fa fetu....