21 febbraio, 2011

Misura 112 – stiamo freschi - 2° puntata

vaikiskos paslaptys

Ricevo un’altra email dal collega dott. agr. Enrico Catania e pubblico.
Stiamo freschi (parte 2°)
Corrado…
Nel ringraziarti per avere pubblicato la mail che ti avevo inviato in merito a possibili fanta archiviazioni riferite alla misura 112, ero desideroso di aggiornarti sullo stato della vicenda, anche perché sono stato tempestato da mail e chiamate di solidarietà e confronto da colleghi da tutta la Sicilia. Il quadro che emerge dopo tutti questi contatti è disarmante: la volontà di archiviare il maggior numero di pratiche possibile viene, ovviamente, dall’alto.
Colleghi da svariate commissioni provinciali mi dicono che da Palermo arriva un messaggio categorico ed impegnativo per tutti: “attenersi strettamente e letteralmente al testo del bando”, perciò dimentichiamoci istruttorie che tengano in alcun conto dei contenuti, delle idee e delle innovazioni. Del resto come si potrebbe, visto che abbiamo aspettato solo per oltre tre anni il bando della misura 112 e che ora la Barresi impone alle commissioni una graduatoria veloce in meno di tre mesi dalla nomina delle commissioni (il tempo stringe).
piangereStiamo davvero freschi.
Un carissimo collega mi riferisce che al momento sarebbero sospese anche tutte le istanze presentate da società che non recano su tutta la documentazione presentata la firma di tutti i componenti della stessa. In pratica già s’impiegava oltre mezz’ora per far apporre tutte le firme, al legale rappresentate di un’istanza di misura 112 con relativa documentazione, per assimilazione tutti i soci (massimo tre) di una società tipo impiegherebbero quasi un intero pomeriggio solo per le firme.
Devo confessarti che, nonostante sia stato sempre un ottimista per carattere, non riesco più a vedere un futuro nell’attività di consulenza alle imprese agricole mirata ai bandi comunitari e i motivi di questa sfiducia sono innumerevoli (ne cito solo alcuni per evitare travasi di bile):
1)   impossibilità di programmazione delle attività professionali;
2)   tempi di attuazione mai preventivabili; ho presentato la prima misura 121 durante il mese di Novembre 2009, ad oggi non abbiamo ancora visto un solo euro e i lavori sono stati completati da oltre tre mesi. Sulla stampa poi si legge continuamente che vengono spesi milioni e milioni di €uro e che la Regione Sicilia è in linea con le previsioni di spesa degli aiuti comunitari. Ma dove? Forse tra noi e l’amministrazione esistono due dimensioni parallele;
3)   impossibilità ed inadeguatezza degli uffici periferici a sostenere il lavoro necessario per le istruttorie del PSR;
firmare4)   i tecnici che come noi stanno sul territorio, vengono per logica valutati per i risultati che riescono ad ottenere e per i problemi che riescono a risolvere alle aziende assistite. Tutto il PSR non ha fatto altro che ingigantire la macchina burocratica facendo aumentare a dismisura i problemi per le aziende e noi tecnici ne subiamo (oltre alle stesse aziende) le tragiche conseguenze;
5)   Ho perso le parole… non riesco più a spiegare ad un mio cliente che tutti gli sforzi fatti per predisporre un’istanza, possano essere vanificati per una firma mancante o solo perché la data di stampa di un’astrusa domanda non coincide con quella del rilascio!!!;
6)   Ho perso le parole, perché allo stesso modo dovrò riferire ai miei collaboratori che nonostante siano molto preparati e professionali, circa il 30% del lavoro fatto sulla 112 è andato in fumo perché magari hanno perso troppo tempo a compilare scrupolosamente un PAI che sicuramente non leggerà mai nessuno ma che, in tutti i casi, solo pochi saprebbero leggere.

E’ ovvio che dobbiamo, insieme, fare di tutto per evitare archiviazioni coatte ed indiscriminate, ma prova a tirarmi su, se ci riesci, io oggi mi sento davvero “archiviato”…
Un abbraccio
Enrico Catania

DSC_9123Caro Enrico,
a volte, anzi spesso, penso che tutto ciò non accade solo per ignoranza, ma viene volutamente costruito a tavolino per creare contrasti, dissapori, ma soprattutto per creare “piccoli centri di potere”.
Se una cosa funziona, non c’è bisogno di chiedere a questo o a quello.
Se, invece, non funziona, bisogna andare a chiedere e … si innesca così il do ut des, che è sempre più frequente nella Pubblica Amministrazione, checché ne pensi il Ministro Brunetta!
Nel caso in questione, non solo prosegue l’affermazione e l’arroganza del do ut des, ma l’ignoranza fa la sua parte, perchè chi scrive questi bandi non ha per nulla contatto con la realtà, ma soprattutto non torna indietro anche se palesemente ha sbagliato. E tutti possiamo sbagliare … anche nei “forzati copia/incolla”.
Che aggiungere? Una delle poche frasi che, in questi casi, dico al Funzionario di turno che nel suo “centro di potere” fa ostruzionismo, e che per fortuna non solo non passa di moda, ma fino ad oggi ha funzionato “io sono qui ed aspetto che lei vada in pensione; ho molta pazienza. Più di quanto lei possa sospettare ed aspettarsi”.
Ciao – Corrado

30 commenti:

  1. non ho letto tutta la penosa vicenbda descritta dal tuo amico agronomo. Dico solo una cosa: il tuo amico La Via che occupa un seggio nel parlamento europeo legge i tuoi post? Legge quanto scrivono gli operatori dell'agricoltura? Perchè non interviene? Sono indignata e la prossima volta che lo inviti alla pizza blog lo faccio cucinare nel famoso forno di quella piece teatrale di Osborne.

    RispondiElimina
  2. Lo sgomento appartiene a tutti coloro che per vivere e comprare il pane "lavorano". Quel lavoro che produce ricchezza, indotto, arricchisce le persone con nuove informazioni. Avevo uno studio professionale ed altro. La totale assenza di programmmazione del PSR, le difficoltà degli imprenditori agricoli a dare anticipi su progetti che prevedevano opere murarie (la famosa cantierabilità) - vi siete chiesti quanto costa solo "il genio civile" per realizzare una semplicissima tettoia? Analisi del terreno, relazione geologica, calcoli statici, relazione tecnica...una tettoia...insomma, sono stufo di vedere che chi vende parole si arrichisce a dismisura e chi invece crea ha continue difficoltà ad andare avanti. Risultato: ho licenziato 7 dipendenti, dovrò continuare a licenziare presto altri. Cassa integrazione. Spero che un giorno si verifichi ciò che sta accadendo nel Nord Africa...sono stanco di pensare 7 giorni su 7 di come devo pagare i dipendenti ogni mese e le maledette tasse

    RispondiElimina
  3. bravo Anonimo! Scrivi e denuncia. Non si può lavorare con i mezzi che abbiamo e le lentezze burocratiche. Il Parlamento quando interviene riesce a fare leggi inapplicabili o inutili oppure punitive per le categorie interessate. Parlo ad esempio degli avvocati: quel brutto anatroccolo del Ministro Alfano e la coorte dei giuristi che si ritrova hanno escogitato un rimedio: accorciare i tempi per le impugnative o per le richieste istruttorie.Per il resto , tutto rimane come sempre. Mi ribello.

    RispondiElimina
  4. La rivolta al di quà del Mediterraneo è attesa da un momento all'altro.

    Solamente con una novella ghigliottina si potrà ripulire l'alta,la media e la piccola burocrazia siciliana.

    Gli elenchi sono già pronti si aspetta il simun ( descritto da Erodoto come un vento rosso che soffia nel Sahara, e che uccide e seppellisce ogni cosa che incontra) o ghibli (vento del deserto, molto caldo e carico di sabbia, che soffia per circa trenta giorni l'anno sui territori della Tunisia, della Libia e dell'Egitto)!

    RispondiElimina
  5. CARISSIMI COLLEGHI DOPO 20 ANNI DI ONORATA PROFESSIONE HO DECISO CHE CHIUDO TUTTO, MI AUTO ARCHIVIO, E COSI' FARO' FELICI I VARI MINISTRI, ASSESSORI E PORTABORSE, CHE DA TANTO ASPETTANO IL COLLASSO TOTALE DELL'AGRICOLTURA, SI RIFARANNO LORO I FEUDI E NOI SAREMO DEI POVERI SCHIAVI AL LORO SERVIZIO. AUTOCONVINCIAMOCI CHE E' COSI' E' TUTTO FINITO.

    RispondiElimina
  6. Non può finire tutto così..Mussolini diceva "Credere,obbedire,combattere". Archiviamo la seconda parola, (siamo stanchi di obbedire e subire)ma adottiamo subito la prima e la terza. E ne aggiungerei un'altra: ribelliamoci.Facciamo tremare questi burocrati, con i mezzi che non ci mancano: con la dialettica, la competenza, l'autorevolezza!

    RispondiElimina
  7. S', MA INIZIAMO VERAMENTE, NON A PAROLE. INIZIAMO A COSTITURE UN SUPER MEGA COMITATO SPONTANEO CONTRO IL PSR, E PROTESTIAMO COME I PAZZI. FACCIAMO LA RIVOLUZIONE!!!!

    QUANDO SI PARTE A FARE CASINO??!!!!

    RispondiElimina
  8. a parole siamo tutti pronti, ma...?

    RispondiElimina
  9. ..ma che parole e parole... io sono per le MAZZATE... anzi per le PIETRATE!!! Invece di stare a sentirli durante quelle pagliacciate di presentazioni di bandi del PSR, dove chi riesce a far loro una domanda si ritiene un miracolato, occorrerebbe portate sacchi di pietre molto pesanti e iniziare a lanciarle in piena fronte a dirigenti, assessori, funzionari e ladroni simili, non appena iniziano a parlare.. Ma mi raccomando tirate forte... molto forte e mandateli all'inferno perchè Dio è da un pezzo che vomita!!!

    RispondiElimina
  10. hai visto sig. anonimo solo parole, parole e sempre parole.

    RispondiElimina
  11. parole ma alla fine solo questo blog si lamenta
    diamo una mano a vigo e facciamoci sentire
    anche io mi sento archiviato dopo avere fatto un sacco di carte inutili

    RispondiElimina
  12. Io dico, aspettiamo l'uscita della graduatoria della misura e subito dopo scateniamo l'inferno mediatico, inondiamoli di proteste e cerchiamo di fare fare sentire alta la nostra voce. A cominciare dai nostri ordini professionali, che a questo punto "devono" dare risposte pronte e prendere obbligatoriamente posizioni perentorie. DEVE FINIRE L'ERA DI "OGNUNO SI FA' I CAXXI PROPRI" BASTA o si reagisce o si và a fondo tutti.

    RispondiElimina
  13. il 31/03/2011 l'ordine esiste

    RispondiElimina
  14. Salve, vorrei sapere se la graduatoria esce entro febbraio, qualuno sà qualcosa??

    RispondiElimina
  15. Si organizzi una bella raccolta di firme di tecnici ed agricoltori per chiedere conto e ragione al governatore Lombardo, all'assessore, ed ai dirigenti funzionari responsabili del PSR.
    Devono spiegare il perchè è in atto una politica intesa alla bocciatura delle pratiche, seguendo un'ottusa osservanza di cavilli assurdi, inventati ed inseriti criminalmente nei bandi, col preciso intento di archiviare poi selvaggiamente le istanze.
    Deve esistere una via legale per avviare un procedimento per danni nei confronti di chi sta rendendo questo PSR un fallimento.

    RispondiElimina
  16. “E’ possibile che le stesse persone si occupino dei loro affari privati e di quelli pubblici, è possibile che chi è dedito all’una o all’altra attività abbia comunque una buona conoscenza delle questioni politiche: siamo infatti i soli a considerare chi non se ne interessa persona non tranquilla, ma inutile. Noi siamo gli stessi a giudicare e a ragionare correttamente sulle questioni, perché non pensiamo che i ragionamenti nuociano all’azione, ma che sia invece nocivo non sviscerare le questioni nel dibattito, prima di intraprendere le necessarie azioni. Anche in questo mostriamo la nostra differenza: agiamo con audacia e sappiamo ragionare freddamente su ciò che stiamo per affrontare, mentre per gli altri l’ardimento nasce dall’ignoranza, e la riflessione procura titubanza. A buon diritto dovrebbero essere considerati coloro che hanno la maggiore forza d’animo quelle persone che conoscono con estrema chiarezza ciò che è terribile e ciò che è piacevole, e che ciò nonostante non si sottraggono ai pericoli. Anche per la generosità siamo all’opposto rispetto alla maggior parte, perché ci procuriamo gli amici non traendo ma procurando vantaggi. E’ amico più sicuro colui che fa il bene, perché vuole mantenere la gratitudine che gli è dovuta attraverso il suo atteggiamento di benevolenza nei confronti di colui a cui ha fatto il bene; chi deve ricambiare è invece un amico più fiacco, perché sa che quando restituirà il favore non si procurerà un impegno ma si sdebiterà, E siamo i soli che aiutiamo un altro senza timore, non per un calcolo interessato, ma per la fiducia che deriva dalla libertà.”
    TUCIDIDE, Epitafio di Pericle (II, 40) ca. 420 a.C.

    RispondiElimina
  17. sono anch'io del parere che bisogna unirsi. cerchiamo una piattaforma un modo per unire i nostri bisbigli e renderli una voce grossa. Uniamoci tecnici e agricoltori e chiediamo pretendiamo che chi ci governa ci dia vere risposte

    RispondiElimina
  18. organizziamoci in una community, una chat, facciamo una pagina su facebook e contiamoci, i nostri numeri potrebbero essere veramente un arma. Dott. Vigo, tante volte ho postato sul suo blog, chiedendole di essere il tramite per la nostra aggregazione, ci dia una risposta, ci mandi un segnale

    RispondiElimina
  19. siìììììì,
    facciamo un super gruppo su facebbok, raccogliamo consensi, scambiamoci informazioni, e
    soprattutto iniziamo a protestare.
    Naturalmente fondatore del gruppo
    il dott. Vigo!

    RispondiElimina
  20. Paolo Giovanni Alberto23 febbraio 2011 alle ore 08:57

    Corrado, sai che se tu o altri organizzerete una protesta io sarò al vostro fianco. Non ho sufficiente conoscienza della materia per assumermi io questo ingrato compito. a parte gli agronomi ... le organizzazioni di categoria degli agricoltori? buoni solo a farsi un paio di foto agli stupidi mercati contadini? (per come sono organizzati non per l'idea in se)
    Complimenti vivissimi a Brancolatore per la citazione colta, è sempre un piacere leggerLa

    RispondiElimina
  21. Sono scettico sulla raccolta di firme se non si uniscono in questo in contemporanea 100-200 tecnici e non si mavvia una vera e propria class action...la nostra categoria ha timore di esporsi perchè teme ritorsioni (sotto forrma di accanimento burocratico e antipatie varie) da parte dello stesso apparato burocratico con il quale è costretta ha confrontarsi ogni giorno per mandato dei propri clienti...chi lavora costantemente e esclusivamente con gli Ispettorati dell' Agricoltura purtroppo la sa bene. Molti impiegati e dirigenti sono vendicativi e la mettono spesso sul piano personale, nonostante siano loro stessi vittime del sistema burocratico che li sta stritolando. Dovrebbero ribellarsi pure loro, ma purtroppo non lo fanno. Probabilmente molti sono convinti di fare carriera archiviando più pratiche possibili, in quanto possono così dimostrare di essere stati attenti, bravi e puntigliosi..
    scusate, un conato di vomito mi impedisce di continuare.

    RispondiElimina
  22. Pentito , ma che cosa dici?????
    E tu pensi che ci arrendiamo contro
    i burocrati vendicativi??
    Ma allora non avete capito niente,
    dobbiamo girare gli uffici sottosopra, nn possiamo sentire
    il tuo commento, che sa di meschina ARRESA!!!!!!!!!

    CAMBIAMO!!!!

    RispondiElimina
  23. Era proprio questa la reazione che volevo sentire..il mio post era velatamente provocatorio. Spero di sentirne molte altre come questa.Tuttavia i fatti da me esposti sono reali.

    RispondiElimina
  24. Forse bisogna andare oltre la semplice raccolta delle firme.
    Le firme devono essere riportate in calce ad una lettera, in cui si preannuncia l'avvio di una o più azioni legali, nei confronti dell'amministrazione regionale e dei funzionari responsabili di questa pessima gestione del PSR.
    Bisogna stabilire un piano d'azione, a cominciare dalla sede in cui riunirci. Occorrono dei bravi ed agguerriti legali. Si tratta, insomma, di decidere se fare sul serio o continuare a lamentarci, subendo in silenzio questo scempio.
    Robespierre

    RispondiElimina
  25. credo che l'idea di creare una community o un gruppo su facebook ci possa permettere di comunicare piu rapidamente, creare una sorta di movimento alla beppe grillo. Nel suo blog, puoi collegarti ad una pagina nella quale è possibile previa registrazione scrivere in un forum, fare proposte che insieme si discutono. inoltre è possibile organizzare incrontri sia a livello regionale che provinciale e locale.
    Vigo potrebbe essere una sorta di beppe grillo della situazione.....
    Dott. vigo, ci risponda....vogliamo passare all'azione

    RispondiElimina
  26. No, so Facebook mi rifiuto.
    Mi basta il blog.
    Invece ... facciamo qualcosa sul serio.
    Innanzi tutto chi si lamenta, ma non scrive qui per esempio, cominci a scrivere, a far vedere che c'è.
    Poi "mettiamo mani" negli Ordini. Iniziamo a far capire che siamo stanchi di essere vessati, insultati, derisi, "purcariati", e facciamo valere la nostra profesisonalità.
    Su questo troverete in me un alleato; sempre!

    RispondiElimina
  27. Corrado...
    sono queste le parole che volevo sentire... Abbiamo, tanti anni fà, tentato insieme di cambiare qualcosa a cominciare dal nostro ordine professionale. Ci siamo arresi forse troppo presto, presi anche dal nostro fare quotidiano. Il momento attuale è sicuramente quello giusto (anche perchè nel frattempo mi sono spuntati i capelli bianchi, almeno a me). Costiuiamo un gruppo che cominci a cambiare le cose... Ci vediamo Venerdì per un confronto.

    RispondiElimina
  28. l'idea di facebook, serviva per....
    1)Contarci, gli iscritti avrebbero dovuto usare il proprio profilo ed uscire definitivamente dall'anonimato.
    2)tenerci in contatto con maggiore facilità tramite la chat, un filo diretto tra noi.
    3)condivisione delle nostre idee con un numero maggiore di persone, ogni nostra iniziativa potrebbe facimente essere condivisa da altri che solitamente non frequentano il blog.
    Comunque se lei crede che non sia utile, ci vorrebbe un modo per essere ancora piu vicini, io sono un agronomo di palermo, volevo sapere come potrei mettermi in contatto con altre persone vicino a me per portare avanti le nostre iniziative. Ecco, quello cjhe ci manca sono le iniziative, è inutile la sterile lamentela, dobbiamo attivarti, basta con le intenzioni i fatti i vogliono.
    Grazie

    RispondiElimina
  29. Caro Corrado,

    come detto altre volte, sono dei vostri.

    Spero che altri produttori/appassionati agricoli "incazzati" escano allo scoperto...

    Delfo Fusillo

    RispondiElimina