Ieri mattina sono ritornato nella zona incriminata dell’ex Pantano di Lentini.
Ecco la situazione: l’acqua arrivata nei giorni scorsi dai canali maestri ristagna perchè attualmente ci sono delle mini pompe idrovore che fanno poco e niente; tre mini pompe provvisorie, posizionate in tutta fretta. Le idrovore “vere” … quelle sono solo un ricordo … dismesso …
Nella zona sud due mini pompe emungono appena 300 litri al secondo; nella zona nord una mini pompa emunge appena 100 litri al secondo.
Quanto tempo ci vorrà, con questo andazzo, a svuotare questo enorme serbatoio di 1.550 ettari?
Faccio quattro conti: se da 1.550 ettari togliamo appena 300 litri al secondo, vuol dire che togliamo ogni ora 1.080 metri cubi, ovvero 25.920 metri cubi al giorno.
Ponendo una altezza media del pelo libero dell’acqua dal piano di campagna di almeno 15 centimetri, e ponendo un franco di coltivazione di almeno 1 metro, si ha un’altezza di 115 centimetri di acqua da eliminare.
Ebbene 115 centimetri moltiplicata la superficie di 1.550 ettari fa la somma di “appena” 1.782.500 metri cubi!
Quindi … se dividiamo i metri cubi accumulati per inerzia ed inefficienza dell’Amministrazione Pubblica per i metri cubi che le tre mini idrovore provvisorie scopriremo che per eliminare l’acqua attualmente presente ci vogliono solamente 688 giorni (due anni), sempreché non avvengano altre piogge in questi due anni … e venerdì … arrivano altri 50-60 millimetri di pioggia …
A questo punto … sarebbe meglio passare al “PIANO B”: realizzare una bella autostrada sopra il nuovo Pantano di Lentini, accenderlo “a giorno” come l’Ospedale mai aperto, e sotto la strada realizzare delle risaie-ombraie, un porto fluviale, un allevamento di cozze, uno di tonno rosso bianco e verde (come la bandiera Italiana), i “babbaluci” (alias lumache in dialetto lentinese), e … far rivivere nuovamente la zona.
In alternativa c’è il “PIANO C”: tutte le Amministrazioni Pubbliche potrebbero fare OUTING e depositare nei 1.550 ettari tutta la carta accumulata con le assurde, inutili e vessatorie richieste, dismettendo il “tesoretto cartaceo”. Tutta questa carta costituirebbe una bel “tappetino” che risolverebbe il problema.
Poi c’è il “PIANO D”: utilizzare il METAFERT per eliminare l’acqua, al pari di come si dovrebbero eliminare azoto, fosforo e potassio … secondo quest’altra castroneria Assessoriale … con migliaia di tonnellate di carta assorbente …
In ultimo c’è il “PIANO E”: mandare a casa i responsabili. In primis l’Assessore che … non dice nulla! Forse “E” sta per Epurazione????
Oggi scrivo a Striscia la Notizia!
02 marzo, 2011
Progetti ambiziosi
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un mio Amico diceva ".. questo è un T. P...", tempo perso!
RispondiEliminaUna bella risaia mi sembra un' ottima idea...o forse è meglio ..ridere per non piangere???
RispondiEliminaCosa aggiungere a quanto già detto!!? Tutto sarebbe superfluo... mi affido alla saggezza antica... "a coppe è a iucata".
RispondiEliminaFormidabile Corrado!
RispondiEliminaI nostri Amministratori e gli alti Dirigenti ventisettisti,dovrebbero mettere la testa ,come gli struzzi ... nella sabbia,pardon nel fango del Pantano di Lentini.
E come togliere l'acqua di sentina utilizzando un guscio di noce.
Risate ... per i diversi Piani !