Catania
Ecco uno scorcio di un marciapiede di Via S. Euplio, quello accanto al Banco di Sicilia.
In questo piccolo anfratto, posto fra la strada ed il marciapiede, viene esercitato un posteggio selvaggio e abusivo senza precedenti.
Le auto sembrano delle "patatine fritte" disseminate su una padella, e il risultato è che ... a piedi non sono potuto passare!
Io mi domando,ma un povero cieco od un disabile in carrozzella,come si muove !
RispondiEliminaIl minimo è il ritiro della patente a vita altro che Ruby !
Questa si chiama "mala educazione" e, nel caso in specie, colui che ha parcheggiato in tale maniera è affetto da "smartite inversa". Mi spiego: ho avuto modo di notare che i possessori di auto la cui taglia è inclusa tra le Smart e le più piccole microcar hanno il vezzo di parcheggiare in spazi angusti col muso rivolto verso il marciapiede ed il "culo" che sporge per almeno 40 cm verso la strada; costoro si convincono che la propria piccola auto, per definizione, non può rompere i cabbasisi a chi deve transitare, quale che sia la larghezza della carreggiata; sappiamo che così non è. I possessori di auto di taglia superiore, invece, tendono a ripararsi il culo addossandolo al muro e lasciano scoperto verso la carreggiata il muso della propria autovettura. In entrambi i casi si rivelano essere per quello che sono nella realtà: degli autentici CROZZONI! La nostra sventura di poveri idioti, ligi al codice della buona educazione ed al rispetto del prossimo è il dover condividere con costoro questa già grama esistenza terrena. Io non ritirerei loro la patente bensì l'auto ... a vita!
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