San Giovanni La Punta
Ecco la situazione nell’unica comoda via di uscita dalla città verso la Tangenziale di Catania.
Da mesi, come già scritto, decine e decine di persone stanno realizzando due piccoli marciapiedi, impedendo al traffico di scorrere, ma soprattutto non finendo mai questa piccola, piccolissima opera pubblica.
Mesi di lavoro di circa una trentina di persone “fuori mestiere” … quanto costa tutto ciò?
Sicuramente costa agli automobilisti … con le file interminabili … poi costa a tutti noi … dalle nostre tasse …
Ce la faranno a finire per ferragosto???
15 maggio, 2011
Cantieri di lavoro 3°
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
l'altra mattina occupavano per intero le panchine della piazza di trappeto
RispondiEliminaLa mattina dopo due giovani ragazze di cui una con evidenti problemi di obesità si avviavano verso le panchine con in mano delle brioches. Tutti perfettamente riconoscibili con le loro tute da lavoro a norma e fastidiosamente linde e intonse.
che bella immagine, oltre che a S. Agata Li Battiati anche a Piedimonte e Linguaglossa...
RispondiEliminaMi vergogno per i turisti che passano e vedono questo scempio e denaro pubblico buttato come al solito...
gente seduta su carriole a prendere il sole e tanto altro...magari faccio una bella foto un giorno.
Chissà quanto vengono pagati tutti questi operai specializzati - mi hanno detto intorno ad € 500.00 - se così fosse vorrei capire perchè a me un operaio costa € 2.000,00.
Che schifo non riuscire a pagare le tasse esorbitanti per poi vedere come vengono utilizzate...non c'è più ritegno nè vergogna
Il tutto potrebbe anche chiamarsi "solidarietà di Stato". Senonchè lo Stato siamo noi ed è come se ci venisse imposto di "assistere" i disoccupati e gli inoccupati(ma una casalinga a tempo pieno può mai essere considerata una "disoccupata"?) e sostenere i bilanci familiari con i soldi delle tasse...
RispondiEliminaIn genere se voglio sostenere un ente benefico lo faccio di mia spontanea volontà e nessuno si sognerebbe mai di impormelo.
Questa è la democrazia. Tutto il resto è coercizione di Stato
POSSO DIRE UNA COSA
RispondiEliminaVOTO
Si chiamano CANTIERI DI LAVORO PER DISOCCUPATI istituiti, pare, per cercare di mitigare l’emergenza sociale della disoccupazione.
RispondiEliminaBasta essere residenti e disoccupati per poter fare "a dumanna"
I lavori realizzati da questi costano a peso d'oro.
RispondiEliminaTra un paio di anni questi vogliono il posto fisso.