I furti di rame continui stanno mettendo a rischio le colture estive, tutte!
Gli agricoltori sono impreparati, anche economicamente, a sopportare questa nuova ondata di trafugamenti delle linee elettriche.
Dal canto suo l’ENEL non può “inseguire” i furti con ripristini continui.
E allora che si fa? Molti hanno pensato di ritornare alle vecchie motopompe diesel, ma le problematiche non sono poche.
Chi deve solo rilanciare l’acqua da laghetti, o chi ha pozzi di falda freatica molto alta non avrà problemi nell’installazione di pompe di potenza ridotta, ma chi deve emungere le acque dai pozzi trivellati è nei guai, ma nei guai seri!
E le motopompe piazzate nei laghetti … nei pozzi … chi le guarda? Anch’esse sono a rischio furto!
Insomma l’irrigazione quest’anno è un vero problema, e per la prima volta … non è un problema di mancanza d’acqua!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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