Oggi è stato il penultimo giorno di scuola per mia figlia.
E’ uscita contenta e con in mano una busta con delle pesche ed una vaschettina di ciliege: le erano state date con l’iniziativa “FRUTTA NELLE SCUOLE”.
Appena ho visto la bustina con le pesche mi sono incuriosito da quella macchiolina scura che si vede nella pesca in alto a destra.
Ho aperto la confezione e … la pesca in questione aveva un inizio di marcescenza, mentre l’altra, quella in basso a sinistra, invece … era già molle e marcescente …
Ecco qui sotto una carrellata di foto … di uno scempio economico!
Invece che insegnare a mangiare frutta ai bambini … così gli si insegna a buttarla non appena si arriva a casa!!!
Può essere che capita solo a me??? Non credo!
Godetevi (si fa per dire) le foto!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Le foto si commentano da sole...abbiamo sempre a che fare con i soliti furbi.
RispondiEliminaSuccede anche ai miei figli.
RispondiEliminaEd io regolarmente penso: "chissà chi si sta arricchendo dietro a questa iniziativa?".Almeno tutto ciò avrebbe un senso.
In teoria l'iniziativa sarebbe molto lodevole, in pratica si trasforma in uno spreco diseducativo.
chissà ? se provassimo a "sapere" che strada fa la frutta prima di arrivare a scuola?
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