L’arrivo delle buste riciclabili ha “scosso” il modo di fare la spesa.
Tanto tempo fa per evitare il proliferare di buste in plastica venne posta una tassa, che avrebbe dovuto frenarne l’utilizzo. La tassa era davvero bassa, e si andò avanti per tanti anni.
Adesso, invece, le buste riciclabili, quelle morbide, quelle che non sopportano nemmeno due chili perchè si lacerano, quelle che fanno uno strano odore, quelle che lasciano le mani appiccicose, proprio quelle vengono “vendute” a 0,10 €/cadauna.
Ebbene non è un affare colossale, per non dire un costo esagerato?
Così vedete signore/i con le buste rigide, altri con i sacchetti del pane, quelli grandi, altri con cartoni … ecc., ecc.
Insomma le buste riciclabili non vengono utilizzate così tanto perchè costano troppo!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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