Questa estate l’Etna ha fatto bella mostra di sè, ma la cenere ce la siamo trovata dappertutto.
E chi si dimentica ottobre 2001/gennaio 2002 quando decine e decine di centimetri di cenere ci accompagnarono per tutto l’autunno? E i danni a tutte le colture? Ve li ricordate? Nessuno ci rimborsò … nemmeno un centesimo!
Oggi mostro alcune foglie di arancio, in contrada Gerbini, dove la cenere emessa qualche giorno fa si è depositata.
Quella potenzialmente dannosa è quella posta fra i frutti.
Che fare in questi casi, in assenza di venti che possano far cadere questa cenere? Dei passaggi con il turbo-atomizzatore “a vuoto”, cioè senza acqua, ma solo con la ventola accesa alla massima velocità in modo da simulare un vento forte e far cadere la cenere.
Speriamo solo che l’Etna abbandoni l’attività stromboliana …
Commenti
E' difficile che l' Etna abbandoni la fase stromboliana (più correttamente<definita "parossistica")..In ogni caso l' attuale fase nulla ha a che vedere con le imponenti eruzioni di quel periodo, anche se si prevede che sia il preludio ha una vera e propria eruzione in grande stile.
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