La crisi economica colpisce tutti e chi non ha mai fatto un gratta e vinci o una giocata al superenalotto “scagli la prima pietra”!
Ma c’è modo di giocare e modo di giocare!
A me capita raramente e lo faccio quando compro le marche da bollo, quelle per le perizie, o quando compro i francobolli.
Se vinco, anche 5 euro, mi faccio pagare la “mini-vincita”. Non la rigioco mai: è sempre perdente.
E l’altro ieri un signore dopo aver vinto 50 euro si è preso tutti gratta e vinci, anche uno di 20 euro (ne sconoscevo l’esistenza), ed ha perso tutti i 50 euro!
Poi ci sono quelli che si lamentano che non ce la fanno ad arrivare a metà del mese, ma la mattina sono tutti lì accaniti a grattare a più non posso!
E più c’è crisi economica e più si gioca!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Per me è la tassa più iniqua e diabolica messa in atto dallo Stato.
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