Ricevo un’altra email da G.F. e pubblico.
Leader…… alla siciliana! Ultima ?
Si vi confessiamo che ci voleva una vacanza lunga. 40 giorni in giro per il mondo per disintossicarsi dallo squallore della quotidianità agriburocrazia. Non vi nascondo che ho perso perfino il filo del discorso(..leader alla siciliana!) anche se in effetti forse con la testa siamo ancora in giro, perché perdere il filo del discorso delle nefandezze descritte nella saga leader alla siciliana è veramente difficile, molto difficile……
A proposito di burocrazia e agriburocrazia, vi raccontiamo un episodio, che ho letto poco tempo fa, che fa molto riflettere, e che forse spiega anche tante cose. La scena è questa, molto comune e molto quotidiana: uno arriva in una piccola bottega, di un piccolo paese. Deve comperare il pane, e siccome non c’è nessuno, nemmeno le addette alla vendita, si mette bene in vista . E infatti l’addetta arriva, però non viene servito: viene servito il signore che è arrivato dopo , perché lui, aveva preso il biglietto col numero all’apposito distributore.
Una regola di buona educazione? Se fosse capitato, a parti invertite, avrei detto: prego, io ho preso il biglietto ma ho visto che c’era prima lei. Invece no, vado anch’io a prendere il numerino, non si sa mai che arrivi qualcun altro: e non sto neanche a discutere perché ormai so come va il mondo, e soprattutto mi sembra che questo piccolo episodio sia da tenere bene a mente, perché è molto significativo.
Io sono cresciuto in un mondo dove non c’erano i distributori di bigliettini numerati. I distributori di numerini per le code sono una cosa molto recente, così come le obliteratrici. Anche in Posta, anche in Comune o negli ambulatori medici, il bigliettino col numero era una rarità. E dunque, come poteva funzionare il mondo? Funzionava, funzionava benissimo: negli anni ’60 e ’70 e ’80 e ’90 c’è stato il boom economico e siamo diventati una delle nazioni più ricche nel mondo. Adesso invece c’è la recessione e la crisi economica, crisi e recessione gravissime: però abbiamo le obliteratrici e i distributori di numerini, le smart card, le fidelity card, e tante tante tesserine col microchip.
Non che io non mi renda conto dell’utilità del numerino: c’è in giro molta maleducazione, il numerino evita inutili discussioni. Un altro mondo è possibile, e non solo è possibile ma c’è sempre stato: invece alla gente la burocrazia piace, è questa la triste verità. “
Non resta che prenderne atto: tutti questi discorsi sulla casta che si fanno quotidianamente vanno letti in un altro modo, che provo a riassumere qui sotto.
La saga dell’ormai famosa leader alla siciliana conferma un’atroce verità, la casta e la burocrazia piacciono o non piacciono a seconda della posizione in cui ci si trova: se siete al di là dello sportello, la agriburocrazia piace perché è un sistema per comandare e fottere, per raggirare le leggi, per snobbare le circolari, per sperperare risorse e perfino udite udite per elargire favori e privilegi che in troppi ( T R O P P I )fanno finta di non vedere. C'è perfino chi utilizza il ruolo pubblico a fini personali.
……nauseante vero?
P.S l’Ultima?........no, c'è ancora tanto da raccontare!
il tuo amico ha solo trascurato di riferire che le cariche politiche e quindi pubbliche servono per dispensare prebende, favori e ...tanti soldini ad amici e figli di amici. Da recente ho appreso , ad esempio, che la figliola di un dirigente di recente nomina lombardiana ( mi chiedo perchè consentire queste vergognose nomine di consulenti e dirigenti amici ) ha procurato anche alla figlia un incarico a Bruxelles dove la giovinetta vive allegramente a spese dei siciliani. Vi pare poco? Come questa tipetta che l'on. del PDL al parlamento europeo deve certamente conoscere, ve ne sono tante e tanti che vivono a spese dei siculi e per fare poco o niente.Perchè non si mandano a lavare le scale e le sale dei nostri musei invece di scorazzare per le strade di Bruxelles?
RispondiEliminaUltimissime dal ministro Brunetta: si dichiara favorevole alla abolizione dei certificati antimafia..speriamo bene.
RispondiEliminaPiano.
RispondiEliminaLa certificazione antimafia non può essere modificata perché è uno strumento indispensabile per combattere la criminalità organizzata e, in particolare per contrastare le infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici.
Il governo ha appena approvato il Codice delle leggi antimafia ed ha riscritto la normativa sulla certificazione antimafia per renderla più efficace e rapida, venendo incontro anche alle richieste del mondo delle imprese.