Ricevo dal collega dott. agr. Marco Vacirca, che ha seguito il progetto del mio amico Pippo Pizzino, e pubblico.
Ciao Corrado,
ti invio l'articolo de la Sicilia sezione Caltanissetta relativo alla raccolta meccanica del cotone a Gela.
Giovedì pomeriggio 13 Ottobre è stata chiesta la macchina all'Esa e all'assessorato e in 6 giorni lavorativi la macchina è stata messa a nuovo dopo 15 anni di totale abbandono, assicurata e trasportata a Gela.
A quanto pare quando c'è la volontà la burocrazia siciliana riesce pure ad essere rapida ed efficiente.
Marco Vacirca
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Rivolta all'agronomo Vacirca che ha segnalato l'articolo: certo lo sforzo dell'ESA è meritevole di apprezzamento come tempestività visto al giorno d'oggi le lungaggini burocratiche che caratterizzano gli enti pubblici, su questo non ho nulla da obbiettare, invece osservo dalle foto la fibra filante verso il basso dovuta alle piogge e tantissimo cotone ancora da raccogliere. La mia domanda è questa: la macchina è stata trasportata in campo solo per farla vedere agli agricoltori gelesi, visto che ormai il cotone aveva perso i requisiti qualitativi da giustificarne la raccolta? Oppure per trarne un beneficio economico dalla commercializzazione della fibra o ricavare dei dati di resa?
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