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Forum agricoltura 2°

Martedì scorso, trovate il post più giù, ho pubblicato una segnalazione fattami da un lettore del blog, segnalazione riguardante il Forum sul PSR Sicilia e la registrazione on line ... per "prendere" dati da manipolare (forse) ...
Oggi pubblico altro sulla vicenda della segreteria ... Abruzzese ... (clicca qui).
Pomilio Blumm si aggiudica l’Abruzzo con il logo della Sicilia.Da alcuni giorni ho in mano una ricca documentazione per scrivere un post sulla gara della Regione Abruzzo vinta da Pomilio Blumm. Ho aspettato tanto che l’Indro.it ha sintetizzato perfettamente quello che avrei pubblicato io.
“L’inizio: la Regione Abruzzo indice una gara da 125000,00 euro per “la realizzazione di un nuovo claim, supporto di prodotti grafici e multimediali e proposta di piano mezzi per campagna pubblicitaria”. Attenzione però perché questa gara, che tutto sommato sembra molto piccola, è propedeutica ad un impegno, della Regione, per una campagna pubblicitaria tra i 1.300.000,00 e 1.600.00,00 euro. E attenzione perché questo è un meccanismo molto diffuso proprio per sottrarsi ad una gara ufficiale ed un modo perché chi ha poi vinto la gara dell’importo inferiore possa avere direttamente quella di importo superiore.
I partecipanti alla gara in questione sono 12 . I criteri di valutazione erano 70 punti per l’offerta tecnica (composta da 40 punti per coerenza della strategia, 20 per il piano mezzi e 10 per la qualificazione e quantificazione del gruppo di lavoro) e 30 per quella economica ( e i punti, in questo caso, sono attribuiti con una formula matematica che privilegia il massimo ribasso).
Ma cosa accade? Accade che la prima classificata vince per 10,45 punti sulla seconda (e con un ribasso del 44%) la quale decide di andare a leggere i verbali della Commissione: e qui le cose si complicano perché, per dirla chiaramente, le gare si vincono proprio sui punteggi e se c’è la possibilità, diciamo, di ’parlare’ con la commissione si sa su quale punto ci si aggiudicherà l’appalto. Questo però richiede che tutto il meccanismo sia perfetto.
In questo caso deve essere invece sfuggito qualcosa ai membri della Commissione poiché leggendo gli atti si nota come ad un punteggio massimo, per la società che poi ha vinto, corrisponda un giudizio negativo. Ci sono discordanze tra le tavole presentate e le valutazioni. In una tavola si fa esplicito riferimento ad un’altra regione (facendo desumere ch il piano era già stato presentato per altra gara). Forse c’è stata una violazione della par condicio di gara, una violazione dei criteri di interpretazione delle offerte in relazione all’oggetto della gara.
Ora è tutto in mano al TAR che deve entrare nel merito. Per fare questo la seconda classificata ha dovuto sborsare 4000 euro, oltre le spese legali (e questo perché la manovra finanziaria ha raddoppiato il costo del contributo unificato: e pensare che nel 2009 lo stesso contributo era di 500,00 euro). Si potrebbe ricorrere anche al Consiglio di Stato senza attendere il TAR ma ci vogliono altri 4000,00 oltre le spese legali e comunque occorrono almeno 2 mesi per avere una sentenza ed più o meno il tempo che occorrerà al TAR per entrare nel merito.
Nel frattempo la ditta aggiudicatrice potrà firmare il contratto, iniziare i lavori ed essere pronta per il successivo step della gara più corposa. Conclusione: cosa succederà se chi ha fatto ricorso avesse ragione? Il contratto firmato dall’attuale aggiudicataria sarà valido?”
Della vicenda parla anche il sito PrimaDaNoi.it, il primo quotidiano on line per l’Abruzzo. Qui e qui potete leggere gli articoli.
Alcune puntualizzazioni.
L’agenzia che ha vinto, tanto per cambiare, è Pomilio Blumm, mentre l’agenzia che ha fatto ricorso è la Mirror (qui sotto potete sentire l’intervista del socio amministratore Paola Cimini).
Pomilio Blumm presenta 4 proposte di claim e non una come richiesto.
L’agenzia WHY!COM di Lecce viene penalizzata dalla Commissione per vari refusi mentre la stessa Commissione giudica ininfluente la tavola 37 del book grafico della Pomilio Blumm. In quella tavola il rational parla di proposte per la Regione Sicilia. La Commissione, nella sua memoria difensiva, sostiene che la parola Etna (…) “non va assolutamente a condizionare né inficiare la progettazione e la elaborazione documentale dell’intera proposta la quale risulta palesemente elaborata per soddisfare le esigenze territoriali della Regione Abruzzo.
Ci sono molte altre incongruenze ma raccontarle tutte potrebbe diventare noioso. Credo che tutto quello pubblicato in questo post sia sufficiente per farsi un’idea obiettiva.
Tanti saluti da Bad Avenue.
Donald Draper.

Commenti

  1. Scusate ma...e' come se uno ce l'avesse con l'Abruzzo...

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