La fine di una patrimonio …

2012-04-27 07.51.09 (1024x768)

Da anni i vari Governi che si sono succeduti hanno imposto il trasferimento dei fabbricati “rurali” dal Catasto Terreni al Catasto Urbano.
La manovra “tasse” era alle porte, ma nessuno, forse, ne teneva conto seriamente.
Adesso la tassazione imposta ai fabbricati rurali è insopportabile e molti agricoltori stanno provvedendo alla eliminazione fisica (alias abbattimento del fabbricato con ruspe o scavatori) dei fabbricati rurali disseminati nelle campagne.
Con questa cieca manovra si sta eliminando un patrimonio rurale non indifferente, ma la cosa sembra non importare nessuno.
A ciò si aggiunga che non appena viene effettuato il trasferimento dal Catasto Terreni a quello Urbano … apriti cielo! L’AGEA blocca ogni pagamento perchè è cambiata qualche particella … ed è inutile inviare il frazionamento relativo all’operazione … tutto inutile … l’AGEA blocca i pagamento e basta! Ci vuole almeno un anno per ripristinare “la normalità”.
Ecco che molti distruggono ciò che i nostri avi hanno costruito!

Commenti

  1. se decidete di abbatterlo fatelo bene, altrimenti rischiate di pagare l'IMU al 50%.
    Dovrà risultare "collabente", iscritto alla categoria F2, per essere risparmiati.

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  2. Invece di abbattere i fabbricati, perchè non andiamo direttamente a rompere le corna a questi signori che si ingrassano sulla nostra pelle?
    Basta parlare è il momento di agire, siamo ormai alla fame nera.

    Nino

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