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la favola delle “paludi d’oro” 6°

Senza titolo 1

Fatta tutta la premessa nelle precedenti “puntate” veniamo al Decreto dell’Assessorato Territorio ed Ambiente, Decreto firmato guarda caso il 23 luglio scorso, mentre il Presidente della Regione Lombardo preparava la valigia per andar via dallo scranno Presidenziale.
E nel Decreto c’è scritto:
- VISTA la proposta di istituzione della riserva naturale “Pantani di Gelsari e di Lentini”
- CONSIDERATO che la superiore riserva naturale non risulta inserita nel Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
- CONSIDERATO che l’area dei “Pantani di Gelsari e di Lentini”, che fa parte del bacino idrografi-co del fiume S. Leonardo, presenta ampie zone depresse che in passato rimanevano quasi perennemente coperte da acqua dolce e che, oggetto di bonifica da parte del Consorzio di Bonifica “Siracusa 10” ai fini della messa a coltura dei terreni con specie agricole erbacee, in anni recenti, diminuita per vari motivi l’attività, è avvenuto il ripristino del sistema idraulico acquitrinoso preesistente…

Cosa… cosa??? Ma se la “diminuita attività” è stata imposta dal mancato funzionamento delle idrovore rubate negli anni scorsi che ha determinato l’allagamento di una vastissima area? E di più: se l’Assessorato Agricoltura e Foreste (unico vero responsabile di questa scandalosa vicenda) non ha mai approvato i progetti che il Consorzio di Bonifica 10 – Siracusa gli ha trasmesso!!! Solo all’inizio del 2012 l’Assessorato ha approvato un progetto di ripristino di una delle tre idrovore nella zona a sud del fiume San Leonardo, oltre al ripristino del sistema di scolo a monte, con apposita pulizia (che è stata fatta in primavera) dei fossi di sgrondo!
Ma come … mentre la zona affossa … per colpe Assessoriali … un altro Assessorato … ne decreta la definitiva morte … mentre il “malato viene curato in extremis”?

In Olanda si fanno cose da pazzi per “rubare” una decina di ettari al mare creando apposite “dune” e qui … si fa di tutto per “ammazzare” ciò che i  nostri avi hanno a fatica realizzato!

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Per fortuna che i capelli mi sono già caduti … altrimenti questa sarebbe stata davvero la volta buona!

… continua …

Commenti

  1. Seguendo il filo della NON polemica, esorto gli autori dei vari articoli pubblicati da stampa locale su Internet e l’ideatore (o gli ideatori ) del’concetto retrograde del “Ritorno dei Pantani” in aree già da oltre mezzo secolo “Bonificate”, a perfezionare la loro conoscenza circa il comprensorio oggetto della discussione.
    E’ attinente al grandissimo rispetto che personalmente nutro per l’ambiente, per gli animali e per la natura in genere che questa “idea” debba essere abortita in quanto vi sono seri motivi tecnici, di assestamento Idrogeologico oltre che Urbanistico ed Umano.
    Si vuole ignorare che questo vasto comprensorio densamente abitato è “mancante delle reti fognarie” e, senza la funzionalità degli impianti Idrovori di Bonifica, la Flora e la Fauna assieme all’ambiente tanto caro a tutti andrebbero completamente distrutti congiuntamente all’esistenza di chi da oltre 50 anni abita ed opera nel comprensorio Gelsari, dal San Leonardo fino ad Agnone. Fermare la bonifica sarebbe come creare una “enorme camera a gas ed acquitrini velenosi” per la vegetazione, per gli uomini e per gli animali.
    Ma, Legambiente scrive e si mobilita disconoscendo la storia del “Comprensorio Gelsari” e dei due “EX” Pantani, Legambiente non consulta gli Enti Competenti e neanche le Associazioni ed i Comitati dei Cittadini che vivono nella zona e, anziché condannare chi ha operato impunemente la “Interruzione del Pubblico Servizio” e la totale Inadempienza Istituzionale ed Amministrativa locale (Comune di Augusta), pensa di organizzare un pericoloso e devastante disastro Ecologico conseguente al dissesto Idrogeologico di un’area ad alta densità abitativa.
    -per quanto riguarda il D.D.G. 416, è “illegittimo”, il Dott. Arnone ha commesso un “abuso in atti d'ufficio” e, in ogni modo, questo “decreto” dovrà essere annullato.
    Legambiente ed il solerte “funzionario” regionale NON sanno (o fingono di non sapere) che le cosiddette “Oasi” e/o “Aree Protette”, per ovvi motivi, NON possono sussistere contemporaneamente in un contesto urbano ad alta densità abitativa con le circa 15.000 utenze Enel contratte dagli Abitanti, dagli Operatori Economici ed Agricoli del vasto comprensorio di “Contrada Gelsari” dal San Leonardo ad Agnone che sono servite proprio dai due impianti di Bonifica.
    Francesco Sorge
    Comitato Gelsari–San Leonardo

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  2. Pare che il funzionario regionale siciliana (Dott. Arnone dell’Assessorato Territorio ed Ambiente) si stia interessando dell'Agro Pontino (134 mila ettari),con l'intenzione di far ritornare quelle zone (1924) all'acquitrinio (acque putride e stagnanti).

    Dove è finita la Bonifica Integrale ed il buon TASSINARI !

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  3. ma vi rendete conto che la Regione inserisce in un decreto una relazione di Legambiente: ma è un nuovo ufficio tecnico regionale?
    spero vivamente che si faccia luce su questi paraventi strumentale al potere in questi ultimi anni

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  4. ...oltre a un centinaio di ettari di erbacee (che effettivamente scarseggiano in Sicilia...) quante case abusive si dovrebbero "salvare" con le idrovore dai Pantani Gelsari!?!?

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