Io non sono molto convinto che il 'chilometro zero' sia la soluzione ai problemi dell'agricoltura, poichè le 'masse' vendibili col chilometro zero sono ridotte ed insufficienti ad esitare le produzioni agricole dei fondi degli agricoltori.
Inoltre, siccome la maggior parte dei prodotti, tranne le marmellate, l'olio, i prodotti sottolio, il miele o il vino, sono prodotti assai deperibili ed anche ingombranti (arance, mele, pere, ecc.) come può un'azienda agricola vivere con le vendite effettuate 'col chilometro zero'?
Intanto l'Assessore all'Agricoltura della nostra regione ha emanato un proprio Decreto sul 'chilometro zero' che pubblico qui sotto.
Inoltre, siccome la maggior parte dei prodotti, tranne le marmellate, l'olio, i prodotti sottolio, il miele o il vino, sono prodotti assai deperibili ed anche ingombranti (arance, mele, pere, ecc.) come può un'azienda agricola vivere con le vendite effettuate 'col chilometro zero'?
Intanto l'Assessore all'Agricoltura della nostra regione ha emanato un proprio Decreto sul 'chilometro zero' che pubblico qui sotto.
nel confermare la scarsa efficacia del KM 0 nei confronti della crisi dei prezzi dei prodotti agricoli in campagna,di positivo va però detto che si dà la possibilità di costruire un canale distributivo alternativo alla GDO,che anche se per per piccole quantità fa veicolare il prodotto fuori dai percorsi standard,e dando legittimazione a quel poverino che vende sotto casa senza farlo passare per delinquente e abusivo.
RispondiEliminaIntanto in campagna nel catanese si vedono movimenti febbricitanti di tanti intermediari e commecianti,quando gli riesce si stanno concludendo pure i primi affari:per arance di calibro 90 e 72(di qualsiasi cultivar) il prezzo è di 0,40 euro,ma tanti produttori per il momento chiedono pure di piu.
Anche io sono molto scettico.
RispondiEliminaPer noi produttori di grano duro, poi è un miraggio. In Sicilia si produce 1 milione di tonnellate di grano a fronte di un consumo regionale di circa 1/3, se non ci apriamo ad altri mercati nazionali od esteri, il nostro prodotto rimane invenduto.
Le nostre produzioni (trasformate o meno) devono fare Chilometri e parecchi, altro che Km 0.
Comunque il decreto Assessoriale, puzza di operazione elettorale.
Queste norme, giuste o sbagliate che siano, a protezione dei prodotti locali, almeno sinora, sono sempre state impugnate dal Governo Centrale.
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/asti/2012/09/il-governo-monti-pdpdl-contro-i-prodotti-a-km0.html
http://www.lettera43.it/economia/macro/coldiretti-spesa-di-gruppo-e-boom_4367570097.htm
RispondiEliminaPiu' che il km 0, se altri metodi di acquisto di prodotti ortofrutticoli prendessero piede, forse i redditi agricoli ne beneficerebbero realmente.
Delfo Fusillo
L'art. 2 l'ha scritto Fonziu Purtusu?
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