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La PAC dopo il 2013; il convegno 3°

Avevo promosse per oggi la pubblicazione del video del mio intervento.
Non so cosa si sia "inceppato" ieri su Youtube e chi volesse può scaricare quello che mi ha fatto il mio amico dott. Giuseppe Occhipinti che , però, era seduto a metà sala. Potete scaricarlo cliccando qui.
Entro domani, spero, dovrei avere quello in HD, girato proprio da sotto il palco, con qualità video ed audio migliori.
Riassumo qui cosa ho detto:

1) Innanzi tutto ho ribadito che la PAC non può appiattire il premio/ettaro, atteso che noi qui operiamo con colture che sono assai diverse da quelle Continentali, ed inoltre abbiamo costi superiori, come quelli scaturenti dall'acquisto degli elementi produttivi, o quelli del trasporto dei nostri prodotti; inoltre le nostre colture arboree hanno costi di impianto e di conduzioni molto diversi da quelle dei paesi del centro Europa;

2) Poi ho suggerito la proposta di semplificazione totale della burocrazia, mostrando una copia di una progetto di miglioramento fondiario del peso di Kg. 3,123! Il Commissario Ciolos ha strabuzzato gli occhi, al pari del Ministro Catania.
Qual'è, in sintesi, la mia proposta - a costo zero ed immediatamente fattibile?
a - autenticare noi professionisti la firma del cliente e tenere noi le copie in originale
b - trasmettere per PEC all'Amministrazione TUTTA la documentazione necessarie (possibilmente snellita al massimo)
c - produrre al Funzionario Istruttore, dopo l'approvazione dei progetti, la relazione tecnica, il computo metrico estimativo ed i disegni, affinchè possa lavorarci
d - produrre per PEC tutta la documentazione di collaudo (fatture comprese)
In questo modo l'Amministrazione con due semplici email ha il progetto iniziale e quello di collaudo.
Per i controlli: gli originali, che deterremmo noi, andrebbero solo esibiti se la pratica andasse "a controllo".
Se noi professionisti sbagliamo, ad es. ad allegare un documento, PAGHIAMO!!! E qui corre l'obbligo dell'Assicurazione Professionale, già obbligatoria per legge.

3) Ho invitato il Ministro a verificare che, essendo in piena emergenza occupazionale, la possibilità di azzerare i costi previdenziali scaturenti dall'assunzione degli operai, e le relative trattenute, a condizione di assumere un lavoratore ogni due assunti; ciò facendo ... si rimetterebbe in moto l'economia dal basso ... si riprodurrebbe con maggiore qualità a parità di costi ... e le tasse che "provvisoriamente" perde lo Stato dalla tassazione diretta ... le riguadagnerebbe centuplicate dalla tassazione indiretta di chi ... ricomincia a muoversi ed a spendere.

Ribadisco di essere MOLTO SODDISFATTO
Spero di aver premuto ancora una volta "il tasto dell'ascensore" - adesso altri dovranno costruirlo!
... continua ... domani ... con le notizie "dalla cena"

Commenti

  1. Grazie dott. agr. Corrado VIGO,
    un intervento davvero profondo e molto importante; c'è bisogno davvero di cambiamento... per arrivare alla svolta, ed i suoi suggerimenti dati al Ministro credo che siano sicuramente i primi passi per la ripresa. Speriamo bene e che abbino ascoltato profondamente.
    Cordialmente
    dott. agr. Sebastiano RIOLO

    RispondiElimina
  2. Francamente sono spiazzato da queste proposte.
    Evidentemente nella Piana di Catania, la situazione non è così drammatica come in altre provincie o settori.
    Spero che Corrado Vigo, non me ne voglia, ma queste sono le mie tre riflessioni sulle sue proposte, conscio che probabilmente si tratta di punto di vista esclusivamente personale, visto l’alto numero di commenti entusiastici che ho letto :
    1)alcuni settori, come quello orticolo ad esempio, non percepiscono un euro dai pagamenti diretti, pur essendo tra i più esposti alla globalizzazione, ed anche tra noi granicoltori i titoli PAC sono distribuiti a macchia di leopardo sulla base di un diritto acquisito oramai 10 anni fa (sulla base dei ringrani effettuati, peraltro). Molti tra i granicoltori che oggi coltivano le terre, in uso o affitto annuale, non percepiscono alcun contributo. L’appiattimento dei titoli tra le regioni italiane (al Nord percepiscono anche 4-5 volte i nostri importi) e tra i vari settori agricoli, mi sembra il minimo per garantire un minimo di equità. La posizione di Ciolos la ho sempre trovata condivisibile.

    2) Sul PSR: intere categorie di agricoltori per vari motivi non possono accedere al PSR, e quando vi accedono molti di loro, alla fine si trovano con una montagna di debiti, e senza alcun miglioramento del proprio reddito. Sicuro che la soluzione è solo la informatizzazione delle pratiche?

    3) Assumere, sarebbe un problema di elevata contribuzione previdenziale? Solo in parte, per come la vedo io, i margini sono così risicati, che il problema vero è “farci uscire la giornata per l’operaio”. Quindi se non riesco a pagarne due, come faccio a pagare il terzo?

    Non sono convinto che si sia schiacciato il tasto giusto nell’interesse di tutta l’agricoltura siciliana?

    RispondiElimina
  3. Gent.mo Granduro,
    se queste quattro righe suoneranno come una difesa di Corrado, beh, fa nulla anche perché quello che segue è solo il mio personale parere.

    Non penso che Corrado abbia poteri che possano andare oltre il Suo diritto e la Sua capacità di avanzare proposte concrete e circostanziate che riguardino l’intero comparto agricolo siciliano; infatti, se segui per intero il Suo intervento, potrai facilmente rilevare che non sono assolutamente “Catanocentriche” (come le hai definite sul Tuo blog).

    Corrado ha il merito di aver tentato di uscire dal cliché del “blogger” (che assurdità definirlo principalmente in questo modo) e, per quanto mi riguarda, di esserci riuscito; non spetta purtroppo a Corrado dare un riscontro normativo alle Sue proposte e, ammesso e non concesso che vengano recepite, chissà quanto ci toccherà aspettare per vederne i frutti anche se spero di sbagliarmi.

    Corrado ha avanzato delle proposte in tempi stringatissimi e, mi pare, non di fronte ad una platea di soli catanesi; i commenti entusiastici (e gli applausi scroscianti in sala) mi pare che siano la forma più genuina di testimonianza di una esigenza collettiva alla disperata ricerca di una voce chiara e netta che si elevi sulla babele politico-istituzionale, una voce competente in grado di costringere a guardarsi nello specchio i manovratori di una burocrazia oramai asfissiante e sterile; manovratori che, guarda caso, erano tutti presenti in sala.

    Di fronte alla iniziativa di Corrado mi sembra che la cosa più logica da fare sia quella di fornire un contributo di idee per arricchirle queste proposte.

    Venerdì sera è stato senza alcun dubbio schiacciato l’UNICO tasto disponibile e, in quanto unico, può darsi che non fosse quello giusto ma, evviva evviva, qualcuno si è preso la briga di schiacciarlo anziché aspettare che Godot lo facesse in sua vece.

    Ciao, spero che il muro sia venuto su bene.

    RispondiElimina
  4. al dott. vigo và riconosciuto il merito di essersi sostituito a qualcun altro facendo bene il suo lavoro-a chi? alle associazioni di categoria-dovrebbero essere loro a fare pressioni sui politici nazionali ed europei ,invitandoli e facendoli girare su tutto il territorio nazionale per fargli vedere le numerose problematiche che attenagliano il comparto agricolo-invece niente-quindi veramente grazie a Vigo per aver dimostrato che certe cose si possono fare senza invocare i miracoli-

    io sostengo che la debacle elettorale siciliana per la politica tradizionale sia servito da detonare per far si che piu soggetti politici si impegnassero a portare CIOLOS in sicilia,questo per cercare di recuperare credito nei confronti dei cittadini elettori siculi,in vista delle nuove elezioni nazionale che avremmo tra qualche mese-

    l intervento di Ferro sembra da disperato da ultima spiaggia,,ma in realtà è la situazione in cui ci troviamo oggi-

    RispondiElimina
  5. La moderazione dei commenti è un pò antipatica.

    Mi piacerebbe correggere quel punto interrogativo alla conclusione del mio commento. Era un punto esclamativo, in realtà. Spero si sia compreso.

    Brancolatore, rimango con le mie perplessità. Sono proposte parziali, a mio modo di vedere, che salvaguardano un settore a scapito degli altri. Purtroppo il budget UE non aumenterà, quindi se si mantengono premi/ettaro elevati per alcuni, per gli altri non ci sarà nulla, come avviene al momento. E' inevitabile. Spero che Ciolos prosegua la sua linea egualitarista.

    Del resto fu lui a dichiarare qualche tempo fa:
    "Non serve a nulla essere commissari se non si riesce a ridistribuire in maniera più equa i pagamenti diretti."

    Si, il muro sta venendo su bene. Ciao.

    RispondiElimina

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