Nel frattempo che le piante di arancio continuano a morire, nel frattempo che l'Assessorato Agricoltura della nostra regione si decide a far uscire il Bando autorizzato dall'Unione Europea ... ecco che l'Unione Italiana Italia Ortofrutta invia il 18 febbraio scorso una lettera al Dirigente Generale dell'Assessorato, dott.ssa Barresi.
Pubblico qui sotto la lettera per intero.
Spett.le Regione Siciliana
Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari
Dipartimento Regionale degli Interventi
Strutturali per l’Agricoltura
91045 – Palermo
Alla c.a. Dott.ssa Rosaria Barresi
Roma, lì 18 febbraio 2013
Prot. n. 65/VF/mc
Oggetto: Misure di contrasto alla diffusione della fitopatia “Citrus Tristeza Virus”
Come è noto, il comparto agrumicolo siciliano vive oggi un momento di criticità senza precedenti a causa della diffusione oramai epidemica sul territorio siciliano del CTV la cui presenza è oggi comune a tutti gli areali di produzione con percentuali di infestazione che in alcuni comprensori come la Piana di Catania raggiungono percentuali allarmanti degli impianti produttivi.
Le preoccupazioni sono amplificate dal fatto che la situazione è destinata ad aggravarsi anche in considerazione del fatto che il principale vettore di diffusione della malattia, l’afide bruno degli agrumi, ha recentemente raggiunto l’Europa e non lascerà a lungo indenne il territorio siciliano, rischiando davvero di infliggere il colpo finale ad un settore già profondamente destabilizzato dalla congiuntura economica attuale con prevedibili effetti negativi anche sul tessuto sociale ed occupazionale visto che l’agrumicoltura è tuttora il perno dell’economia agricola siciliana.
Siamo consapevoli che queste nostre preoccupazioni sono, non soltanto note ma anche sentitamente condivise dalle istituzioni regionali, come dimostra l’adozione di molteplici provvedimenti in materia, da ultimo la L.R. 24.11.2011 n° 25 con la quale l’amministrazione ha ritenuto di indennizzare gli agricoltori per gli espianti e le perdite di reddito conseguenti all’attivazione delle misure di lotta alla fitopatia.
Tale provvedimento non è riuscito purtroppo anche a causa della ridotta dotazione finanziaria a rispondere in modo adeguato alla gravità della situazione.
Quest’aspetto ha infatti rappresentato sinora il principale elemento di debolezza delle misure di contrasto al CTV in quanto l’obbligo di procedere all’abbattimento degli impianti, senza la certezza di poter accedere al sostegno pubblico, costituisce una remora fortissima per i produttori all’espianto degli agrumeti colpiti, vanificando di fatto l’attività di contrasto alla diffusione del virus.
La gravità della situazione impone l’adozione di provvedimenti e risorse economiche straordinarie che non possono non coinvolgere la futura programmazione dei PSR per il periodo 2014-2020.
A nostro avviso è pertanto necessario:
a) attivare nel futuro PSR Regionale la specifica Misura di “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici” (attuale Misure 126 del PSR 2007/2013) che stando all’attuale formulazione recata dalla bozza del nuovo regolamento sullo Sviluppo Rurale (articolo 19 della proposta legislativa) ne estende il campo di applicazione anche
alle misure adottate per eradicare o circoscrivere una fitopatia o un’infestazione parassitaria, prevedendo un contributo nella misura dell’80% delle spese sostenute per l’estirpazione ed i nuovi impianti con cultivar resistenti;
b) riconoscere alle aziende colpite che debbano adottare misure di estirpazione, un indennizzo commisurato alle perdite di reddito subite da quantificarsi in funzione dell’età dell’agrumeto assicurandone la copertura finanziaria utilizzando le risorse dello sviluppo rurale.
A tal fine è necessario rimuovere il vincolo attualmente previsto dal paragrafo 4 articolo 19 della bozza di nuovo regolamento sullo sviluppo rurale, che al momento esclude dall’ammissibilità del sostegno per le perdite di reddito conseguenti agli interventi di eradicazione/contenimento della fitopatia.
Inoltre nella nuova programmazione sullo Sviluppo Rurale tanto la dotazione finanziaria quanto le modalità applicative della misura dovranno essere tali da consentire agli agrumicoltori di poter agire in un contesto di maggiore certezza operativa, garantendo a tal fine che l’esame di ammissibilità delle domande di accesso alla misura sia ultimato in tempo utile per consentire ai produttori di avere certezza sia sull’entità del sostegno sia per quanto riguarda i tempi di liquidazione.
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