Sono stato quattro giorni in Spagna, presso l'AVASA, l'Associazione di Vivaisti Agrumicoli della Spagna. Poi ... racconterò perchè.
Ma voglio iniziare a raccontare come e perchè noi, qui in Sicilia, siamo perdenti ... in partenza! E mi dispiace raccontarlo anche perchè l'altra sera l'ex. Ministro Paolo De Castro quando sciorninavo i dati dei costi Spagnoli scuoteva la testa come se lui "remasse contro" e come se ciò che riferivo erano sciocchezze!
Ebbene faccio quattro esempi delle differenze eclatanti che ho riscontrato:
- gasolio ITALIA € 1,700 SPAGNA € 1,289
- costo/giornata operaio ITALIA € 45-50 SPAGNA € 37-40
- costo/giornata contributi previdenziali ITALIA 24,65 (13,65+11) SPAGNA 5,00
- energia elettrica ITALIA € 0,33/Kw SPAGNA € 0,18/Kw
- IMU ITALIA (agrumeti) 700-800 €/Ha SPAGNA € 0,00
- IVA su prodotti (tutti compresi atiparassitari ecc.) agricoli ITALIA 21%, 10%, 4% SPAGNA 10%
Ebbene ... possiamo con queste semplici differenze competere con la Spagna dove (non ci andavo da 15 anni) hanno realizzato strade ed autostrade pazzesche? (Mi sembrava di essere in Germania!)
NO!
Allora ... tutti i politici sia diano una smossa per equiparare i costi in tutta Europa ... altrimenti altro che accordo UE-Marocco ... dai vicini di casa dobbiamo guardarci, e non solo per le strutture commerciali, ma prima di tutto per i costi di produzione "base"!
Allora ... tutti i politici sia diano una smossa per equiparare i costi in tutta Europa ... altrimenti altro che accordo UE-Marocco ... dai vicini di casa dobbiamo guardarci, e non solo per le strutture commerciali, ma prima di tutto per i costi di produzione "base"!
Lo dico che noi non siamo in Europa!
Questi prezzi sono in vigore da diversi anni. Noi purtroppo dobbiamo mantenere la nostra classe dirigete. Mandiamoli tutti a casa, abbaseremo i costi di produzione in modo esponenziale. Salve Dott.
RispondiEliminaCaro Corrado ma sta proprio qui la causa di una crisi profonda da cui non si vede uscita. Abbiamo i costi di produzione più alti d'Europa, (di cosa ti lamenti un primato in Europa lo teniamo)e prezzi di vendita bassissimi paragonabili a quelli di 15/20 anni fa. In queste condizioni, con i mercati ormai globalizzati e in mano a GDO e lobby varie, possono elargici tutti i prestiti agevolati di questo mondo, inventarsi i bandi più disparati,l'unico risultato sarà quello di indebitare ancora di più le aziende. Qui è fondamentale e urgente mettere l'agricoltore in condizione di TORNARE A PRODURRE REDDITO, ma come? Non vedo nessuno, e sottolineo nessuno, dai politici ai nostri sindacalisti (sic), dai luminari di economia agraria, ai grandi manager dei mercati che abbia, non dico fatto qualcosa, ma manco abbozzato soluzioni per abbassare i nostri costi di produzione o evitare di farci strozzare dai soliti noti. Non sono capaci di mettere in atto neanche degli interventi a costo zero di cui tante volte abbiamo discusso.Concludo per non dilungarmi e perchè già sono in ritardo per uscire da casa, io continuo a fare questo lavoro che purtroppo ancora considero il più bello del mondo, cercando di farmi meno male possibile, ma sono stanco di lottare contro i mulini a vento; che il Signore ci aiuti auguro una buona giornata a tutti ciaooo Sandro Tinnirello
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