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Agronomi Siciliani fuori dal CONAF

Ricevo dal collega dott..agr. Guido Bissanti e pubblico.

Lettera Aperta -Cari Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Sicilia per la seconda volta consecutiva la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali non è riuscita a far eleggere nessun suo iscritto al Consiglio Nazionale (io sono l'ultimo Consigliere Nazionale eletto con i voti della Sicilia).Questa vicenda unita all'ultimo insuccesso nelle candidature all'EPAP denota la mancanza soprattutto di un progetto reale che veda prima degli uomini i reali obiettivi di questa categoria.Sono molto dispiaciuto di tutto questo e, nonostante avessi messo in guardia la Federazione di questo pericolo (vedi verbale del mese di giugno) i fatti mi hanno dato (purtroppo) ragione.Bisogna ricostruire tutto e lo dico con grande rammarico. Ma tutto questo non è possibile senza un nuovo raccordo tra i nostri giovani colleghi e coloro che come me (mi pongo tra gli anziani) credono ancora nel ruolo, prima sociale e poi professionale, di questa categoria.Sono purtroppo lontani i "fasti" degli anni '90 quando nei Congressi di Erice, di Altavilla Milicia o di Acireale raccoglievamo una media di presenza di circa 700 colleghi con la proposizione dei grandi progetti che hanno costruito la nostra categoria.Non vale a nulla però piangerci addosso dobbiamo però comprendere che possiamo avere un unico obiettivo ricostruire un nuovo progetto dove Agricoltura ed Ambiente vedano gli Agronomi e Forestali quali sostenitori di un nuovo Modello Sociale e quindi di una vera e moderna professione.Grazie per ogni contributo e buon lavoro a noi tutti!

Commenti

  1. Non e' possibile che in tempi come quelli che stiamo attraversando non si riesca a mettere d'accordo su due nominativi. Evidentemente ch doveva difendere gli interessi della categoria, ha anteposto altri interessi di portata sconosciuta. In tutti i casi la realtà si e' rivelata peggiore di qualsiasi scenario possibile: ancora per tanto tempo non avremo nessun rappresentante a tutelare gli Agronomi.

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  2. Caro Corrado ti assicuro che l'Ordine di Catania ha mantenuto accesa la luce su questa questione, come per altre. Mi spiace che strumentalizzi questo caso che purtroppo abbiamo subito (i risultati non sono ancora ufficiali). Ti assicuro che una diversa composizione del Consiglio di Catania non avrebbe potuto fare di più. Il rinnovamento, sempre auspicabile, si fa senza protagonismi. Un caro saluto Michele Rizzo

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  3. Cari colleghi, da ex presidente di Ordine (seppure per pochi mesi), dimessosi a seguito del precedente fallimento delle ultime elezioni all'EPAP che hanno escluso la Sicilia, nonostante il maggior numero di iscritti alla cassa tra le regioni, sento la necessità di intervenire perché il disagio provato in quest'occasione è più forte che in passato dove, "tra i trombati", ero coinvolto in prima persona.
    A prescindere dalle considerazioni di chi mi ha preceduto e dalle responsabilità tipiche della nostra "malsana sicilianità", devo precisare che vi sono, in quest'occasione, gravi responsabilità e inaccettabili comportamenti tutti propri del Conaf uscente, o meglio di quel presidente (con la "p" minuscola) "uomo-solo-al-comando", che con un profilo morale di cui lascio a voi il giudizio, ha bellamente preso per i fondelli tutti i presidenti siciliani e molti loro colleghi di altre Regioni meridionali, per arrivare ad un Consiglio nazionale che non ne mettesse in ombra la leadership. Andrea Sisti è l'unico responsabile di un Conaf dalla connotazione sempre più leghista e antimeridionale. L'esclusione delle principali regioni del sud è frutto di un disegno preciso di chi ambisce a contornarsi di "pecore", piuttosto che ad essere capo tra i leoni. Adesso è si, il caso di riaccendere gli Ordini, specie nelle vaste aree del Paese scientemente escluse dal consiglio nazionale. Oggi io mi permetto di chiedere a tutti voi, a prescindere dai diversi programmi, di mettere da parte il contrasto tutto interno tra chi c'era e chi ci sarà per un disegno che ridia dignità al ruolo degli Ordini del Mezzogiorno nella costruzione di una opposizione nazionale non preconcetta, ma seriamente tesa a dimostrare che Papa Sisti II, non può più permettersi di dare un piatto di lenticchie quà e là, utilizzando persone, regioni e rappresentanze di migliaia di iscritti come dei clinex a proprio uso e consumo.
    Propongo, e sono a disposizione senza necessità di ricoprire cariche, di organizzare formalmente un Conaf ombra, che riunisca tutti i candidati trombati per "eccesso di quoziente intellettivo e professionale", che produca opposizione seria e non preconcetta, organizzi autonomamente la propria formazione e i propri congressi, magari in concomitanza alle vacanze da "turismo congressuale" di cui si sono celebrati i fasti negli ultimi anni, che non si faccia irretire dalla figura presidenziale paterna e amichevole che ipocritamente li carezza, perché in presenza di un vero e proprio "Conte Ugolino".
    Auguri a tutti coloro disposti a spendersi per la categoria. Per mio conto non mi sento più di rappresentare i colleghi, in una Federazione Siciliana rassegnata al ruolo di "Colonia" di Papa Sisti.

    Ernesto Guerrieri (ex consigliere EPAP,ex Presidente Ordine AAFF di Ragusa, e "fortemente tentato" ex consigliere dell'Ordine di Ragusa)

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