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Siciliani fuori dal CONAF 2°

Ricevo dal collega dott. agr. Ernesto Guerrieri e pubblico.
Cari colleghi,
da ex presidente di Ordine (seppure per pochi mesi), dimessosi a seguito del precedente fallimento delle ultime elezioni all'EPAP che hanno escluso la Sicilia, nonostante il maggior numero di iscritti alla cassa tra le regioni, sento la necessità di intervenire perché il disagio provato in quest'occasione è più forte che in passato dove, "tra i trombati", ero coinvolto in prima persona.
A prescindere dalle considerazioni di chi mi ha preceduto e dalle responsabilità tipiche della nostra "malsana sicilianità", devo precisare che vi sono, in quest'occasione, gravi responsabilità e inaccettabili comportamenti tutti propri del Conaf uscente, o meglio di quel presidente (con la "p" minuscola) "uomo-solo-al-comando", che con un profilo morale di cui lascio a voi il giudizio, ha bellamente preso per i fondelli tutti i presidenti siciliani e molti loro colleghi di altre Regioni meridionali, per arrivare ad un Consiglio nazionale che non ne mettesse in ombra la leadership. Andrea Sisti è l'unico responsabile di un Conaf dalla connotazione sempre più leghista e antimeridionale. L'esclusione delle principali regioni del sud è frutto di un disegno preciso di chi ambisce a contornarsi di "pecore", piuttosto che ad essere capo tra i leoni. Adesso è si, il caso di riaccendere gli Ordini, specie nelle vaste aree del Paese scientemente escluse dal consiglio nazionale. Oggi io mi permetto di chiedere a tutti voi, a prescindere dai diversi programmi, di mettere da parte il contrasto tutto interno tra chi c'era e chi ci sarà per un disegno che ridia dignità al ruolo degli Ordini del Mezzogiorno nella costruzione di una opposizione nazionale non preconcetta, ma seriamente tesa a dimostrare che Papa Sisti II, non può più permettersi di dare un piatto di lenticchie qua e là, utilizzando persone, regioni e rappresentanze di migliaia di iscritti come dei clinex a proprio uso e consumo. 
Propongo, e sono a disposizione senza necessità di ricoprire cariche, di organizzare formalmente un Conaf ombra, che riunisca tutti i candidati trombati per "eccesso di quoziente intellettivo e professionale", che produca opposizione seria e non preconcetta, organizzi autonomamente la propria formazione e i propri congressi, magari in concomitanza alle vacanze da "turismo congressuale" di cui si sono celebrati i fasti negli ultimi anni, che non si faccia irretire dalla figura presidenziale paterna e amichevole che ipocritamente li carezza, perché in presenza di un vero e proprio "Conte Ugolino".
Auguri a tutti coloro disposti a spendersi per la categoria. Per mio conto non mi sento più di rappresentare i colleghi, in una Federazione Siciliana rassegnata al ruolo di "Colonia" di Papa Sisti.

Ernesto Guerrieri (ex consigliere EPAP,ex Presidente Ordine AAFF di Ragusa, e "fortemente tentato" ex consigliere dell'Ordine di Ragusa) 

Commenti

  1. Sarebbe interessante capire un paio di cose:
    1) il,reale senso di questa letterra o sfogo;
    2) chi dovrebbe ricoprire la carica di presidente ombra, vista la nostra mala sicilianita e poi a che pro;
    Ed ancora se nn si sanno fare le alleanze la colpa di chi è e poi è poi e poi ...... Forse è meglio caro collega tacere;

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