Con il DPR 137/2012 viene istituita l'assicurazione professionale obbligatoria.
Il nostro CONAF, dopo il silenzio totale, in data 06-08-13 ci "fulmina" con una email con la quale ci indica quale data di attivazione della polizza obbligatoria il 14 agosto scorso, in periodo di ferie ..., ma il termine ultimo per stipulare la polizza è il 10 settembre p.v.
Nel frattempo, con apposita polizza "giusto giusto" stipulata a fine luglio e senza concorrenti (infatti la gara indetta dal CONAF ha avuto un solo concorrente) ci viene esposta una tabella che, quasi sempre, non collima con "fatturato/massimale di rischio" corrispondente alle nostre esigenze.
Chi aveva già una polizza, come me, è bastato inserire la tipologia, il massimale, il premio ed il numero di polizza ed "è fatta", ma chi non l'aveva? In fretta e furia ... dovrà provvedere ... senza deroga ... senza proroghe (chiamiamo una volta tanto la dott.ssa Barresi per farne un'altra).
Il tutto con Ordini Provinciali chiusi per ferie, Compagine di Assicurazione chiusi per ferie, Colleghi in ferie ... l'Italia dei misteri ... l'Italia del "provvisorio/definitivo", l'Italia del "tutto approssimativo"!
Provo a pensare con un po di fantasia come funziona il discorso nel contesto della libera professione, correggetemi se sbaglio:
RispondiEliminaTizio lavora poco, solo occasionalmente, ma è iscritto all'albo, ci tiene al titolo tanto sudato, ha in mano un paio di lavori, quindi stipula una polizza anche retroattiva; poi il lavoro non arriva e la sospende, poi la stipula di nuovo e lavora un po, ma un buon cliente ha detto che lo pagherà tra due anni, alla fine sospende ancora la polizza.
Mentre la polizza è sospesa un ex cliente gli chiede un danno di due anni prima (tanto i professionisti hanno l'assicurazione! ..anche dal dentista si sente dire: tanto lei ha l'assicurazione!).
Quindi corre a stipulare una salata polizza retroattiva, anche se non lavora da 1 anno; poi passati un paio di anni senza lavoro, ma più tranquillo si cancella dall'albo e sospende la polizza!
Si iscrive alla camera di commercio come società semplice, con solo 1 euro(!), e realizza giardini e ogni tanto fa anche altri lavori, usando le sue competenze per la sua ditta.
Si iscrive all'associazione degli artigiani con tanto di Dott. (ci sono artigiani che sono laureati!): come dottor idraulico va da un professionista che sta iniziando l'attività: ha fatto un grosso progetto, ben fatto e gli chiederà se lo può firmare, magari per pochi spiccioli. Il giovane professionista lo potrebbe mettere in curriculum e avere altri lavori! E magari anche altri suoi colleghi.
Poi inizierà a fare corsi per artigiani e chissà forse anche per i professionisti in formazione: un po di spiccioli fan sempre comodo per arrotondare: la colf, la casa al mare, l'aperitivo serale, il taxi, alla fine costano!
Poi un bel giorno qualcuno lo segnala al consiglio dell'ordine: cosa succede?
E l'assicurazione? L'artigiano ha l'obbligo di assicurazione infortuni, non professionale, è un imprenditore, non un professionista.
Se anche, fosse così non arrabbiatevi, che è agosto e la spiaggia è piena di belle ragazze e da qui a settembre tanto ce ne passa!