Il tessile sul biologico 2°

Oggi pubblico i commenti fatti sulla questione del biologico tessile fatti dai colleghi dott. agr. Paolo Guarnaccia e dott. agr. Umberto Anastasi (ce n'è anche uno mio).

• Paolo Guarnaccia La verità è che la Monsanto e le altre multinazionali della chimica e degli OGM hanno molta paura dell'Agricoltura Biologica.
• Umberto Anastasi Certo, ma è solo acquisendo evidenze scientifiche robuste che si potranno contrastare queste lobbies. Dunque, la ricerca in questo settore ha un ruolo essenziale e andrebbe adeguatamente indirizzata e sostenuta. Diversamente, si continuerà all'infinito con uno sterile rimpallo...
• Paolo Guarnaccia Ricerca sostenuta e incoraggiata dal buon senso, dai principi etici, dai valori della sostenibilità, che parta dalle esigenze delle aziende agricole, anche quelle dei piccoli produttori, e non appiattita intorno agli interessi delle multinazionali! Corrado Vigo che ne pensi?
• Corrado Vigo Caro Paolo Guarnaccia, è più semplice, ma controverso al tempo stesso, di come sembra. Nei posti giusti non ci sono quasi mai le persone giuste! E di ciò, poi, ce ne accorgiamo quando avvengono queste cose appena descritte. Mi pare davvero assurdo che la fibra, derivante da una coltivazione biologica, non possa essere definita tale. Ma in quella Direzione Generale ... qualcuno ha mai spiegato "il tutto"? Personalmente a maggio ho scoperto che esiste una commissione "agrumi" che si riunisce due volte all'anno, e dalla quale scaturiscono norme e regolamenti che, supinamente, adottiamo; e spesso non sono consoni alle nostre realtà. C'era qualche italiano (a parte Salvo Laudani della Oranfrizer)? NO! Però c'erano ben 9 spagnoli, che "tiravano e combattevano" per la "loro" agrumicoltura. Quindi? Dovremmo capire quali sono questi "posti chiave" e andarci a sedere lì, battagliare e spiegare le cose che ... a ben 1.600 chilometri di distanza ... loro Europei non capiscono! Infine, lo sottolineo da tecnico: può una agricoltura di tipo mediterraneo, qual'è la nostra, essere paragonata e confrontata con quella continentale, qual'è la loro? NO!
• Paolo Guarnaccia Assolutamente d'accordo con te Corrado Vigo! Per essere forti a Bruxelles (avevo tanto sperato in Giovanni La Via) occorre avere le idee chiare in Sicilia.  E questo purtroppo non avviene. Il 'sistema agricoltura' non esiste, non esiste un vero progetto di valorizzazione delle nostre incredibili risorse agroalimentari, non esiste un tavolo tecnico, non capisco di cosa si occupino le associazioni di categoria, gli ordini professionali, so che la ricerca e l'assistenza tecnica sono spesso lontanissime dalle esigenze delle aziende agricole. So, e la cosa mi angoscia, che in Sicilia abbiamo 400.000 ettari abbandonati e ogni anno importiamo 7 miliardi di € di prodotti alimentari!!!
• Umberto Anastasi Fino a quando persistera' questo regime di accordi dettato da sovrastrutture a livello europeo e globale (PAC, WTO,...) e in Italia e in Sicilia, continueremo ad avere burocrati ignoranti e sordi al Ministero e all'Assessorato, parlare di sistema agricolo nazionale e siciliano e' come affermare che gli asini volano