Passa ai contenuti principali

La nuova PAC - 1° - I Pagamenti diretti

Prendo spunto da quanto ha fatto l'on.le prof. dott. agr. Giovanni La Via, che nelle scorse settimane ha pubblicato la nuova PAC 2013 a puntata, spiegando in maniera "condensata" ciò che è scritto in oltre 660 pagine.
Farò anche io una pubblicazione a puntate, proprio per evitare che ogni post sia troppo lungo e per facilitare la lettura.


Riforma della PAC: i principali elementi


La Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo (PE) hanno raggiunto oggi un accordo politico sulla riforma della politica agricola comune, salva l’approvazione formale in prima lettura da parte del Consiglio e del PE dopo l’ufficializzazione dei testi in tutte le lingue. L’accordo, basato sulle proposte della Commissione dell’ottobre 2011 (cfr. IP/11/1181 e MEMO/11/685), si articola su quattro importanti regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio sulla politica agricola comune (PAC), riguardanti i) i pagamenti diretti, ii) l'organizzazione comune di mercato unica (OCM), iii) lo sviluppo rurale e iv) un regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC. Una serie di questioni saranno trattate separatamente nell’ambito dei negoziati del quadro finanziario pluriennale 2014-2020 (QFP), segnatamente il trasferimento di fondi tra pagamenti diretti (1° pilastro) e sviluppo rurale (2° pilastro), l’assegnazione delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti e per lo sviluppo rurale, le percentuali di cofinanziamento e la questione del livellamento e della riduzione per gradi.
Gli elementi principali delle proposte sono riepilogati di seguito.


1. Pagamenti diretti

Per arrivare a una distribuzione più equa del sostegno, il sistema dei pagamenti diretti della PAC si allontanerà da quello in cui le dotazioni per Stato membro - e per agricoltore in ciascuno Stato membro – si basano su riferimenti storici. Si procederà ad una convergenza chiara ed effettiva dei pagamenti non solo tra Stati membri ma anche all’interno di essi. Inoltre l’introduzione di un pagamento per l’inverdimento - in base al quale il 30% della dotazione nazionale disponibile sarà subordinato all’osservanza di determinate pratiche agricole sostenibili - significa che una quota cospicua del sussidio sarà dedicata in futuro a retribuire gli agricoltori per la fornitura di beni pubblici rispettosi dell'ambiente. Tutti i pagamenti resteranno comunque subordinati al rispetto di determinate norme ambientali
Regime di pagamento di base: gli Stati membri dedicheranno il 70% della dotazione nazionale dei pagamenti diretti al nuovo regime di pagamento di base – meno gli importi impegnati per gli aiuti complementari ai giovani agricoltori, e altre opzioni quali gli aiuti complementari per le zone svantaggiate, il regime dei piccoli agricoltori, il pagamento ridistributivo e sotto forma di pagamenti "accoppiati". Per i paesi UE-12, la scadenza del più semplice e forfettario regime di pagamento unico per superficie sarà prorogata fino al 2020.
Convergenza interna: gli Stati membri che attualmente mantengono le dotazioni basate sui riferimenti storici devono passare a livelli di pagamento per ettaro più omogenei. Possono scegliere tra diverse opzioni: adottare un approccio nazionale oppure regionale (in base a criteri amministrativi o agronomici); conseguire una percentuale regionale/nazionale entro il 2019, oppure far sì che le aziende che ricevono meno del 90% della media regionale/nazionale ottengano un aumento graduale - con la garanzia supplementare che ciascun agricoltore raggiunga un pagamento minimo pari al 60% della media regionale/nazionale entro il 2019. Gli importi a disposizione degli agricoltori che ricevono più della media regionale/nazionale saranno adeguati in proporzione, con l’opzione per gli Stati membri di limitare eventuali “perdite” al 30%.
Gli Stati membri hanno inoltre il diritto di ricorrere ad un pagamento ridistributivo per i primi ettari in base al quale possono usare fino al 30% della dotazione nazionale per ridistribuirla tra gli agricoltori per i loro primi 30 ettari (o fino alle dimensioni aziendali medie se superiori a 30 ettari). L’effetto ridistributivo sarà considerevole. Un’ulteriore opzione possibile è applicare un pagamento massimo per ettaro.
Giovani agricoltori: per promuovere il rinnovo generazionale, il pagamento di base accordato ai giovani agricoltori (di età inferiore a 40 anni) al loro primo insediamento dovrebbe essere integrato da un ulteriore 25% per i primi cinque anni di attività. Il suo finanziamento proverrà fino al 2% dalla dotazione nazionale e sarà obbligatorio per tutti gli Stati membri. Questa disposizione si aggiunge alle altre misure a disposizione dei giovani agricoltori nel quadro dei programmi di sviluppo rurale.
Regime dei piccoli agricoltori: regime facoltativo per gli Stati membri. L’agricoltore che presenta domanda di finanziamento può decidere di partecipare al regime per i piccoli agricoltori e ricevere quindi un pagamento annuo stabilito dallo Stato membro, compreso fra 500 e 1 250 EUR, indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda. Gli Stati membri possono scegliere tra diversi metodi di calcolo del pagamento annuale, incluso quello in base al quale gli agricoltori ricevono semplicemente l’importo che riceverebbero altrimenti, semplificando considerevolmente la procedura sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali. I partecipanti dovranno osservare regole di condizionalità meno rigorose e saranno esonerati dall'obbligo d’inverdimento. La spesa complessiva per il regime dei piccoli agricoltori non può eccedere il 10% della dotazione nazionale a meno che lo Stato membro decida di fare in modo che i piccoli agricoltori ricevano gli aiuti a cui avrebbero avuto diritto senza il regime. È previsto inoltre un finanziamento nell'ambito dello sviluppo rurale per fornire ai piccoli agricoltori consulenze sui finanziamenti destinati allo sviluppo economico e alle ristrutturazioni nelle regioni in cui sono presenti numerose piccole aziende agricole.
"Accoppiamento" facoltativo: per risolvere gli effetti potenzialmente negativi della convergenza interna per settori specifici in determinate regioni e tenere conto delle condizioni oggi in vigore, gli Stati membri avranno la possibilità di concedere pagamenti "accoppiati" di importo limitato, ossia collegati a un prodotto specifico. Questi pagamenti saranno limitati all’8% della dotazione nazionale se lo Stato membro eroga attualmente da 0 a 5% del sostegno accoppiato, o fino al 13%, se l'attuale livello del sostegno accoppiato è superiore al 5%. La Commissione ha la facoltà di approvare una percentuale più alta, se giustificata. È inoltre possibile fornire un sostegno "accoppiato” del 2% per le colture proteiche.
Zone soggette a vincoli naturali/zone svantaggiate: gli Stati membri, o le loro regioni, possono concedere un pagamento supplementare, non superiore al 5% della dotazione nazionale, alle zone soggette ai vincoli naturali specifici definiti dalle norme sullo sviluppo rurale. Questa possibilità non incide sulle opzioni disponibili nell'ambito dello sviluppo rurale per le zone soggette a vincoli naturali/svantaggiate.
Inverdimento: oltre al regime di pagamento di base/regime semplificato di pagamento unico per superficie, ciascun'azienda riceverà un pagamento per ettaro per il rispetto di alcune pratiche agricole favorevoli al clima e all'ambiente. Gli Stati membri riserveranno a questo pagamento il 30% della dotazione nazionale. Si tratta di un obbligo e in caso di inosservanza dei requisiti d’inverdimento le sanzioni supereranno il pagamento per l'inverdimento stesso, ossia dopo un periodo di transizione i trasgressori recidivi perderanno anche fino al 125% del proprio pagamento per l'inverdimento.
Le tre misure di base previste sono:
il mantenimento dei prati permanenti, nonché
la diversificazione delle colture (un agricoltore deve coltivare almeno due colture se possiede superfici a seminativo che superano 10 ettari e almeno tre colture se le superfici a seminativo superano 30 ettari. La coltura principale può occupare al massimo il 75% della superficie a seminativo e le due colture principali almeno il 95%);
il mantenimento di un'”area di interesse ecologico” pari ad almeno il 5% della superficie a seminativo dellazienda, per le aziende con una superficie superiore a 15 ettari (esclusi i prati permanenti): si tratta di margini dei campi, siepi, alberi, terreni lasciati a riposo, elementi caratteristici del paesaggio, biotopi, fasce tampone, superfici oggetto di imboschimento. Questo tasso salirà al 7% in seguito a una relazione della Commissione nel 2017 e ad una proposta legislativa.
Equivalenza d’inverdimento: per evitare di penalizzare quanti già affrontano le questioni di sostenibilità ambientale, l’accordo prevede un sistema d’"equivalenza d’inverdimento” in base al quale si considera che le prassi favorevoli all'ambiente già in vigore sostituiscano i suddetti requisiti di base. Ad esempio, gli agricoltori biologici non saranno soggetti a prescrizioni supplementari, poiché i benefici delle loro prassi in termini ecologici sono evidenti. Per gli altri, i regimi agroambientali possono incorporare misure considerate equivalenti, un elenco delle quali figura nel nuovo regolamento. Per evitare il "doppio finanziamento" di queste misure, i pagamenti nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale devono tener conto dei requisiti d'inverdimento di base [cfr. sezione sullo sviluppo rurale di seguito].
Disciplina finanziaria: fatta salva l’approvazione del quadro finanziario pluriennale e nonostante la decisione distinta per l’esercizio 2014, si è convenuto che, in futuro, per ogni riduzione dei pagamenti diretti annuali operata dalla disciplina finanziaria (ossia quando i pagamenti stimati sono superiori al bilancio disponibile per il 1° pilastro) occorrerà applicare una soglia pari a 2 000 EUR. In altre parole, la riduzione NON si applicherà ai primi 2 000 EUR dei pagamenti diretti di ciascun agricoltore. In tal modo si alimenterà anche la riserva di crisi del mercato laddove necessario [cfr. regolamento orizzontale].
"Agricoltori in attività": per colmare alcune lacune giuridiche che hanno permesso ad un numero limitato di imprese di ottenere pagamenti diretti anche se la loro attività economica principale non è agricola, la riforma inasprisce la regola sugli agricoltori in attività. Si è introdotta una nuova lista nera di attività professionali che gli Stati membri sono tenuti a escludere dai pagamenti diretti (aeroporti, servizi ferroviari, opere idrauliche, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti) a meno che le singole imprese interessate riescano a dimostrare che svolgono un'autentica attività agricola. Gli Stati membri potranno ampliare la lista nera aggiungendovi altre attività economiche.
Ettari ammissibili - Il 2014 rappresenterà il nuovo anno di riferimento per le superfici agricole, ma per evitare speculazioni è previsto un collegamento con coloro che hanno beneficiato del regime dei pagamenti diretti nel 2013. Gli Stati membri che potrebbero registrare un considerevole aumento della superficie ammissibile dichiarata possono limitare il numero di diritti all’aiuto da assegnare nel 2015 al 135% o al 145% del numero di ettari dichiarati nel 2009.

Commenti

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ...