Oggi è il 31 luglio, ultimo giorno di una estate che sembra non finire mai; caldo, siccità, vento, insomma tutto ciò che in Sicilia si direbbe "normale".
Eppure in altre parti d'Italia stanno vivendo "un'inverno d'estate": pioggia, freddo, grandine.
Un'Italia divisa in due.
Questo il meteogramma atteso su Catania nei prossimi giorni, dal quale si evince che da oggi a domenica le temperature saranno in rialzo significativo, fino a 35-38°C
Qui ... nonostante tutti gli appelli ... la siccità impazza ... non piove significativamente (almeno nella Sicilia orientale) da fine di marzo e ... le falde negli anni scorsi non s sono ricaricate, a causa di mancate piogge.
Riporto il link del SIAS:
ma anche l'intera pagina internet (per i più pigri):
Persistente anomala distribuzione delle precipitazioni da maggio 2012 a aprile 2014 |
Non ha dato segni di interrompersi, nei mesi recenti, l'andamento meteorologico che dal 2012 vede una distribuzione delle precipitazioni regionali persistentemente anomala rispetto al clima, con elevati quantitativi sulle province occidentali e valori decisamente inferiori su tutto il settore sud-orientale.
Il confronto tra i valori medi provinciali cumulati in 24 mesi al 30/04/2014 rispetto alla media degli ultimi 10 anni mostra in modo evidente valori sopra le medie per le province di Trapani, Palermo e Agrigento, inferiori per tutte le altre. Lo scarto è particolarmente significativo per le province di Siracusa, con il 34% in meno, e di Catania, con il 30% in meno. La provincia di Siracusa è l'unica ad aver totalizzato meno di 1000 mm medi nei due anni, vale a dire meno di 500 mm/anno, con il minimo assoluto registrato dalla stazione SIAS di Pachino con 745 mm totali in due anni.
Anche se con un'anomalia climatica meno marcata, i valori delle province occidentali sono pure degni di grande rilievo. Il valore cumulato massimo nei due anni è quello della stazione di Monreale Vigna Api con 2513 mm nei due anni, invertendo la consueta gerarchia che vede le aree orientali, del comprensorio etneo o delle catene montuose del messinese, registrare sempre i valori massimi assoluti. Peraltro i valori superiori alle medie delle province occidentali giungono dopo un decennio che ha visto periodi siccitosi molto limitati e valori cumulati mediamente più elevati del trentennio 1971-2000, confermando così che gli ultimi due anni hanno costituito una vera anomalia all'interno di un ciclo climatico relativamente piovoso iniziato dopo la grande siccità del 2002 e, almeno per il settore occidentale, non ancora giunto alla fine.
All'origine di questa distribuzione sta la tipologia di perturbazioni che si sono alternate con maggiore frequenza anche nell'ultimo periodo invernale - primaverile: netta prevalenza di perturbazioni atlantiche, con infiltrazioni di aria fredda raramente giunte a basse latitudini, minimi depressionari attivi soprattutto sul Tirreno e solo raramente sullo Ionio. Nei 12 mesi da maggio 2013 ad aprile 2014 si è così ripetuta una distribuzione quasi identica già vista nei 12 mesi precedenti: precipitazioni mediamente superiori alle medie climatiche nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo, specie nella sua parte occidentale, inferiori invece nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa
Il deficit pluviometrico sta tuttavia avendo comunque un impatto rilevante, in particolare su frumento e foraggere, dal momento che dopo la perturbazione di fine gennaio-inizio febbraio, nei successivi 3 mesi quasi tutte le aree della Sicilia orientale hanno cumulato valori di pioggia inferiori a 100 mm, anche se relativamente ben distribuiti durante i mesi di febbraio, marzo ed aprile. |
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