Passa ai contenuti principali

A volte ritornano ...

Non è un titolo di un film, ma il ritorno nei nostri agrumeti della "mosca bianca", ovvero l'Aleurothrixus floccosus, un aleirode, introdotto nella nostra regione intorno al 1984-85.
A suo tempo "fece una strage": non si riusciva a debellarlo; poi venne introdotto il suo antagonista, il Cales noacki, e in un paio di anni la mosca bianca venne contenuta e ... quasi sparì.
Piccoli focolai sono rimasti attivi, ma pur sempre contenuti, in qualche area del siracusano, e in qualche limoneto della zona jonica.
Adesso, dopo trent'anni, la mosca bianca è ritornata, e non solo nei limoneti, ma anche negli agrumeti della piana di Catania.
I danni: oltre alla sottrazione di linfa, ed alla elevatissima produzione di melata, per la quale le formiche si "attivano" ed assaltano le piante, proprio su questa melata si instaura la "fumaggine", che non solo riduce la respirazione delle piante, ma anche la fotosintesi, arrivando ad interessare tutta la pagina fogliare. E la fumaggine si localizza anche sui frutti, visto che la melata, prodotta dalla mosca bianca in elevata quantità, cade dalla zona della pagina inferiore delle foglie a ciò che sta sotto, ovvero foglie (pagina superiore) e frutti.
I trattamenti con antiparassitari hanno mostrato scarso effetto, se la mosca bianca è in stato avanzato di infestazione, poichè si protegge da una coltre fioccosa, e da gocce di melata.

Contro la fumaggine, invece, dovrà intervenirsi con prodotti rameici.
Ma il vero rimedio a questo "attacco" rimane il controllo "biologico", ovvero quello effettuato dal Cales noacki, che funziona benissimo.

Commenti

  1. Leggendo il post ci si accorge subito che a scriverlo é un Dott. e non un qualunque "rizzittista" dal principio attivo facile e adatto per ogni occasione.

    "Rizzittista" = termine utilizzato dal sottoscritto per indicare professionisti che propinano soluzioni solo su ricette scritte indicanti molecole di ultima generazione. Fanno parte di questa categoria gli ignoranti ( nel senso buono della parola) , e i furbetti collusi con le case farmaceutiche...... e purtroppo sia gli uni che gli altri sono in tanti.

    RispondiElimina
  2. Funzionano anche le irrorazioni con sapone di potassio.

    Fabrizio

    RispondiElimina
  3. quello che agisce sugli insetti è proprio l'idrossido di potassio con cui sono fatti i saponi liquidi. Il sapone di marsiglia è fatto invece con idrossido di calcio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottima precisazione signor B.S. (per quanto ho letto scritto da Lei sul blog nei vari commenti, non mi va di chiamarla con il suo Pseudonimo……….…. Sino ad ora ).
      Meglio dissuadere quanti si potrebbero convincere che tutto ciò che è “saponoso” e fa bolle vada bene.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ... 

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...