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Ricominciamo ... la risposta

Il 22 dicembre scorso ho pubblicato un post nel quale riportavo foto e commento di un agricoltore su arance rosse spacciate per IGP (http://corvigo.blogspot.it/2014/12/ricominciamo.html).
In seguito a questa segnalazione fatta sul blog, il Presidente del Consorzio di Tutela dell'Arancia Rossa di Sicilia IGP dott. agr. for. Luca Ferlito mi ha contattato, ho riferito il nominativo di contatto e il numero telefonico dello stesso, e la località della rivendita.
L'altro ieri ricevo, sempre dal collega dott. agr. for. Luca Ferlito questa risposta ufficiale:
Frodi a danno del consorzio
Caro Corrado,
grazie alla segnalazione del 22 dicembre sul tuo blog siamo riusciti a risalire all'autore del comportamento illecito che è stato subito identificato e la anomala vendita immediatamente interrotta. Il caso sara'oggetto di discussione del prossimo CdA per la comminazione di una sanzione adeguata.
Sono grato a te e a tutti quelli che continueranno a segnalarci casi analoghi che questo nuovo CdA perseguirà' con fermezza, inflessibilità' e determinazione, presupposti imprescindibili se vogliamo "crescere" è affermarci. Non per nulla abbiamo voluto e portato a buon fine il riconoscimento da parte del MiPAAF in tempi rapidissimi dal nostro insediamento; se tutto va bene entro il 15 gennaio 2015 il Consorzio avrà' il giusto e sacrosanto riconoscimento.
Francamente non comprendo perché' il Signor Ciccio Castiglia, che non ho il piacere di conoscere, si rivolge in questi termini nei confronti miei e del Consorzio.
Sin dalla mia elezione sono stato da subito a disposizione di chiunque avesse un problema o necessità' di parlarmi e non mi sono mai negato a nessuno. Peraltro vorrei rassicurarlo che tutti i componenti eletti nel CdA sono fortemente motivati a perseguire un programma articolato e ambizioso che abbiamo tracciato insieme sin dalle prime riunioni. Certamente non sarà' facile e il percorso, per ora, e' tutto in salita, ma ci stiamo provando senza tralasciare nulla e qualche risultato lo abbiamo già' ottenuto. 
Ti ringrazio ancora.
Luca Ferlito

Commenti

  1. Egregio Presidente Ferlito, premetto che non ho nulla di personale nei suoi confronti ne tanto meno nei confronti dei componenti del CDA del Consorzio. Il mio atteggiamento "ostile" nei confronti di determinati avvenimenti e la mia "tagliente" eloquenza emergono da una rabbia interna che ormai da diversi anni mi accompagna.
    In quasi mezzo secolo di vita ho visto nascere diverse realtà dai buoni propositi, che poi per la misera ingordigia e stupidità di alcuni sono svanite nel nulla. Parallelamente a ciò ho assistito al lento ed inesorabile declino dell'agrumicoltura isolana, e alla nascita di un esercito di sciacalli che hanno come unico intento l'arricchimento personale a scapito degli onesti imprenditori del settore.
    Anche se le può sembrare strano e insensato, ho fortemente criticato, in diverse occasioni, il Consorzio perché CREDO e SPERO nella crescita e nel suo rafforzamento e sogno che possa diventare in un futuro prossimo una realtà capace di assumersi l'immane fatica di fungere da connettivo per tutte le "schegge pazze" che oggi costituiscono l'indotto della agrumicoltura siciliana.
    Pertanto eventi come quello pubblicato ultimamente sul blog mi turbano non poco, facendomi reagire senza sconti o false remore nei confronti di chi reputo possa essere preposto ad intervenire.
    Mi congratulo con Lei presidente per la repentina e ferma risposta data, non a me , ma al furbacchione di turno, e le auguro di avere la forza e il sostegno di poter epurare dal consorzio quanti sono convinti che appartenervi sia un mezzo per abilitare i loro "sporchi" interessi.
    E dato che ormai siamo a fine anno solare, colgo l'occasione per augurarLe un buon capodanno e un sereno 2015 pieno di salute e soddisfazioni.
    P.S. Non per questo in futuro non si aspetti da parte mia vivaci critiche o calorosi elogi.
    BUON LAVORO PRESIDENTE.

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  2. Non è che ve la cantate e suonate reciprocamente. ...
    Sereno anno nuovo.

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  3. Il problema non sono gli iscritti al consorzio, ma coloro che ne stanno fuori e che in barba al Consorzio, all'Ente di Certificazione, alle regole più elemantari fanno ciò che vogliono. Sono quelle le mele marce che bisogna colpire senza pietà, sono quelle le schegge che hanno e che continuano a dilaniare la nostra agrumicoltura.

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    Risposte
    1. Gentile Anonimo. Non rispondo al commentatore prima di lei perché reputo, in base al tono del commento, che sia solo fiato sprecato. Per quanto riguarda il suo Le garantisco che nella letteratura giurisprudenziale dello Stato Italiano abbondano le Leggi per perseguire i reati perpetrati da certi "furbi" personaggi. Vanno dalla contraffazione alla falsificazione e all'appropriazione e uso indebito di marchio. Bisogna solo che chi è preposto e interessato agisca per vie legali facendone denuncia all'organo competente, e non si limiti ad un richiamo verbale o una semplice multa se pur "salata". Come vede Caro anonimo la responsabilità, anche se indirettamente, ricade sempre su chi amministra.
      Se non iniziamo TUTTI ciascuno per le proprie competenze a segnalare i casi a chi di dovere, e nello stesso tempo a "spronare" gli interessati ad agire, ogni speranza di rinascita e crescita rimarrà mera utopia.

      Il mio sogno è quello di avere un consorzio al pari se non migliore di quelli che insistono nel territorio del nord Italia per le mele, le pere, e qualche tipico formaggio padano.
      Pertanto gli ingredienti sono semplici, SERIETÀ E RIGORE.

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