Passa ai contenuti principali

Ryanair andata e ritorno

Oggi, in conclusione dell'anno 2014, vi racconto cosa è successo in un volo Ryanair da Catania a Treviso, andata e ritorno.
Oggi racconto l'andata; per il ritorno ... ci vogliono almeno due "puntate".
Arriviamo all'aeroporto di Catania; dico arriviamo perchè sono con mia moglie e mia figlia.
Innanzitutto, dovendo imbarcare due bagagli, ci dirigiamo verso il banco accettazione; ci mettiamo in fila, ed attendiamo l'apertura. La fila, nel frattempo arriva alle vetrate dell'entrata, proprio dove ci sono le porte di ingresso.
Una signorina, di oltre 16 anni, chiede "l'assistenza perchè non è mai salita sull'aereo", ma si accontenta di una signora sconosciuta che la tranquillizza e le dice che la accompagnerà lei ....
Fatto l'imbarco delle valigie, con molta, ma molta calma, ci dirigiamo al controllo passeggeri.
Nel frattempo la fila delle persone era arrivata ... "allo svincolo dell'autostrada".
Il bello è che il 75%-80% delle persone facevano la fila senza che dovessero imbarcare bagagli, ma solo per far vedere il biglietto elettronico ricevuto per email.
Per entrare nel circuito "labirinto" per il controllo dei passeggeri, però, si deve fare lo slalom fra le persone che si "inficcano" (si infilano abusivamente) per veder partire i parenti e gli amici.
Ma la sorpresa "europea" è che di 11 (forse 12) varchi per il controllo passeggeri disponibili, se ne trovano aperti solo quattro (4), così ... la fila delle persone ... lasciamo stare.
Secondo me ne aprono pochi "per farsi fare compagnia" durante la giornata.
Finalmente arriva il momento dello "spogliarello", con persone con le calze bucate, persone che si sistemano anche le mutande, insomma si vede di tutto e di più.
I cannoli dei turisti, o degli emigranti, acquistati prima del controllo passeggeri, notoriamente oggetto di pesanti e pericolosissimi dirottamenti aerei, non vengono fatti passare, e rimangono a disposizione dei controllori, che così possono più tardi fare festa.
Finalmente si passa il varco e si arriva alla porta di imbarco vera e propria, il gate ...
Ecco che in fila si attende l'apertura, ma ... ad un certo punto una signora di circa 65-70 anni, simile ad uno scoiattolo, sia per com'era vestita, ma anche in viso, una signora alta m 1,50, larga m. 0,55, profonda m. 0,55 (quasi una palla con i piedi) passa "all'attacco" insieme al figlio, con tuta blu, scarpette da ginnastica gialle fosforescenti, cappellino blu a coprire le orecchie e sorella al seguito. Il figlio di circa 40 anni, veniva tenuto per mano dalla "mammina", altrimenti si perdeva ...
La signora passa la fila e ... viene bloccata da me: "signora c'è la fila da rispettare".
Mi guarda malamente e dice: "non si passa?"
Io "signora c'è una fila; se vuole passare avanti, deve chiedere permesso".
La signora fa finta di niente, e poi ad un certo punto si gira e dice "e che ho fatto? Passano tutti".
Io mi arrabbio e dico "passi pure, ma si chiede il permesso; e poi signora, lo sa che l'aereo parte quando siamo tutti seduti, quindi questa sua premura a che serve?"
La signora, a questo punto si rivolge al figlio ed alla sorella e dice "fa quello che vuole questo".
A questo punto mi blocco e dico ad alta voce "signora passi pure avanti a tutti, e che tutti sappiano che non ha rispettato la fila; io non mi muovo così lei passa avanti ed è contenta." E continuo "Europa dove sei che non ti vedo".
La signora tentenna ... si ferma ... cerca di andare avanti e si blocca; la faccio breve: la signora è passata avanti, ma nel frattempo esce dalla nera borsetta "stile anni '50" un cellulare "saponetta", quelli da € 9,90. Telefona e ad alta voce riferisce di un ritardo di cui non sa quantificarne il tempo.
Finalmente entriamo nel finger per andare a prendere l'autobus, ma la signora, la sorella ed il figlio "perdono pezzi". Cominciano a cadere le borse, borsette e pacchi e pacchettini ... non avevano trolley, ma solo buste della spesa, quelle rigide ... all'interno delle quali c'era sicuramente il materiale occorrente per "il viaggio"!
Io mi fermo; attendo, e finalmente si riparte verso l'autobus.
Ma ecco che la signora, la sorella ed il figlio, sbagliano autobus ... prendono, dei due disponibili, quello vuoto, forse perchè "così stavano più larghi".
Io, mia moglie e mia figlia, prendiamo quello indicato dall'operatore, ovvero quello in completamento.
E ... miracolo ... noi, nonostante la signora avesse effettuato con successo "il sorpasso" ... arriviamo prima all'aereo.
E, mentre che ci sono devo dire che l'aereo era posteggiato quasi a San Giuseppe La Rena, forse in prossimità del ponte di Primosole ...

Finalmente a bordo, mi "sono sentito a casa": sembrava di essere in via Etnea, con persone che entravano davanti per andare dietro, persone che entravano dietro per andare avanti, e nel frattempo litigavano per i posti, per i bagagli a mano da mettere sulle proprie teste, e nè un metro avanti, nè un metro indietro.
Altri, come quello della foto, che hanno tenuto "coppola", sciarpa e cappotto indossati ... non si sa mai "colpi d'aria in colo" ...
Non ho scritto, invece, che il volo è stato imbarcato con tre quarti d'ora di ritardo, ma che  causa della "passeggiata in via Etnea" è partito con un'ora e mezza di ritardo.
Della signora, del figlio e della sorella nessuna traccia ...
A causa del ritardo accumulato succede anche che ... a Treviso "cala la nebbia", e pertanto il volo viene dirottato a Venezia.
Finalmente atterriamo e ... noi abbiamo preso l'auto a nolo, consegnata a Venezia invece che a Treviso, ma all'aeroporto di Venezia quel pomeriggio si è assistito ad un vero e proprio "formicolio" di persone, spaesate e visibilmente scosse per il dirottamento.

Domani ... continua ... il ritorno ... che "di puntate" ne avrà bisogno due!

Buon 2015 a tutti i lettori del blog!

Commenti

  1. Ancora sto ridendo (per non piangere...) Siamo sempre alle solite, sempre lo stesso film con gli stessi attori... E' un cinema...

    Grazie Dottore, oltre a tenerci sempre informati ci lieta pure di queste delizie.

    Venerdì toccherà a me, tratta quasi simile, chissà che il copione non sia sempre lo stesso.

    Buon anno a lei e auguri.

    Marco

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ...