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Riaccendiamo l'EPAP


Come ho fatto con lo slogan "Riaccendiamo l'Ordine di Catania dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali", adesso è il momento di "Riaccendere l'EPAP", in considerazione del fatto che nei primi giorni del mese di maggio c'è la votazione per il rinnovo dei componenti degli Organi Statutari.

Però, non tutti sanno esattamente cos'è e com'è formata e come funziona questa cassa di Previdenza,;quindi farò "a puntate" una breve cronistoria.

Ho anche aperto, in considerazione dell'uso e della funzione dei social network, una apposita pagina Facebook (clicca qui) ed un account su Twitter (clicca qui).

L'EPAP è la Cassa di Previdenza dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, dei Chimici, dei Geologi e degli Attuari.
E la cassa di previdenza che fa capo a questi quattro gruppi professionali è nata recentemente, ovvero con una apposita legge e dopo una serie di richieste che partivano proprio dai professionisti.
Ricordo che cominciammo a parlarne nel 1992, e poi vedemmo nascere l'EPAP nel 1996, così come recita lo Statuto al comma 1 dell'art. 1 "L’Ente di previdenza per gli esercenti l’attività professionale di dottore agronomo e dottore forestale, di attuario, di chimico, di geologo è fondazione di diritto privato disciplinata dalle norme del decreto legislativo 10 febbraio 1996 n. 103, e da quelle del Codice Civile in tema di fondazioni, se ed in quanto compatibili."

Sul sito internet dell'EPAP trovate:


... continua ...

Commenti

  1. dott. Ciro Costagliola
    agronomo

    Cari colleghi agronomi iscritti all’EPAP,
    come Vi è noto in data 29 dicembre 2014 sono state indette le elezioni per il rinnovo degli Organi Statutari dell’EPAP.
    Dopo oltre 30 anni di attività ordinistica, avendo ricoperto per più mandati la carica di Presidente Provinciale dell’Ordine di Caserta, della Federazione Regionale della Campania e di consigliere Nazionale, mi sono trovato di fronte ad una scelta essendo stato sollecitato da più parti a partecipare alla competizione elettorale.
    Dalla lettura di articoli di stampa, di mail che mi pervengono, bilanci dell’ente e delle varie discussioni sui blog, sono arrivato al convincimento che l’amministrazione dell’EPAP degli ultimi anni è stata catastrofica: sono stati bruciati 75,5 milioni di euro in 5 anni (mentre altre casse hanno avuto trend positivi), con il risultato che le pensioni degli iscritti saranno pensioni da fame. Persino la Corte dei Conti è intervenuta con la Determinazione n. 119/12 con la quale ha richiamato l’attenzione dell’Ente sui “negativi risultati della complessiva gestione finanziaria”, per non citare la Lehman & Brothers fallita nel settembre 2008 con una notevole perdita di capitali destinati alle pensioni degli iscritti.
    L’art. 6, comma 1, lett. a del Regolamento elettorale, dato che sono Dirigente di ente pubblico economico, mi precluderebbe il diritto di esercizio di elettorato passivo, clausola non contenuta in nessuna disposizione di legge ed in contrasto con l’art. 51 della Costituzione che consente solo a norme di legge, la limitazione del diritto soggettivo di candidarsi alle cariche elettive.
    Mi consulto con autorevoli giuristi e con il conforto di molti colleghi, decido di avviarmi in questo difficile percorso, presentando la richiesta di candidatura al CIG, ben consapevole che la domanda di mi sarebbe stata respinta, decisione prontamente comunicatami con nota dell’EPAP del 10 marzo. Non essendo mia intenzione bloccare la procedura elettorale, ma solo vedermi riconosciuto il diritto a candidarmi, ho presentato ricorso ex art. 700 c.p.c. al Tribunale di Roma chiedendo l’urgente annullamento del rigetto della mia richiesta di candidatura. Dato che l’EPAP dovrà predisporre i plichi da spedire, ho dato avviso al Presidente del ricorso in atto al fine di evitare spese di spedizione aggiuntive. Resto in attesa, a breve, dell’esito del ricorso.
    Ma vorrei invitarVi a riflettere su alcune circostanze. Appaiono quanto mai singolari le clausole di “autotutela e limitazione” che gli amministratori EPAP hanno voluto imporre: l’esclusione dal diritto di candidatura dei liberi professionisti con rapporto di lavoro dipendente (benché questi siano la maggioranza degli iscritti all’EPAP) e limitando il requisito di professionalità (art. 14 dello Statuto) a chi ha ricoperto cariche per un triennio presso i Consigli o funzioni amministrative o dirigenziali presso istituzioni pubbliche e private. In sostanza chi ha titolo a candidarsi è meno del 2% degli aventi diritto al voto!
    Inoltre la modifica dello Statuto e del Regolamento Elettorale ha consentito ai componenti degli organismi dell’Ente di autoperpetuarsi con l’estensione alla terza candidatura e la possibilità di svolgere ulteriori mandati!
    Ultima riflessione sull’utilizzo del voto telematico (peraltro non riconosciuto dalle Istituzioni Pubbliche); questa modalità di votazione non tutela l’elettore in quanto non garantisce: l’identificazione certa dell’elettore, l’inammissibilità della delega del voto, la pubblicità e la trasparenza della procedura del voto, l’inalterazione del risultato elettorale, l’improprio uso delle password.
    L’invito è quindi di valutare accuratamente nelle mani di chi affidare il proprio voto delegandolo a gestire le nostre casse ed il nostro futuro previdenziale.
    Caserta, marzo 2015 Dott. Agr. Ciro Costagliola

    81100 Caserta – via Camusso, 32 – P.co M. Cristina
    tel. 0823.492679 – mob. 349.8812618

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